Walter Payton (1954-1999)

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Devo dirvi la verità, sono combattuto.

Sono combattuto tra il fatto di sapere di non essere all’altezza di parlare di Walter Payton e il fatto di essere convinto che questo grande uomo debba avere una pagina del sito dedicata a lui.
Ci provo, non senza emozione. Ci provo convinto che darò il meglio di me scrivendo questo pezzo, proprio come lui ha sempre dato il meglio in campo e nella vita risultando in entrambe le cose un vincitore.

La frase più bella pronunciata dal grande Walter, per me, resta questa:

Il football è la mia professione, io sono un essere umano e se sarò ricordato da tutti solo per le yards corse e per i tanti TD realizzati avrò fallito. Voglio essere ricordato per aver fatto crescere dei bravi figli e per aver insegnato loro ad essere delle grandi persone. Per favore scrivetelo questo parlando di me

In poche parole Walter Payton è stato un grande atleta, ma il suo scopo era quello di vincere nella vita e non solo nello sport. Purtroppo quella vita gli ha riservato una morte prematura a soli 45 anni. Ma l’essere stato sia un grande uomo sia un grande sportivo gli hanno consegnato l’immortalità.
Un’immortalità non solo sportiva, visto che la moglie Connie sta portando avanti la Walter & Connie Payton Foundation che si occupa dei bambini dell’Illinois più sfortunati, dando loro una possibilità di crescere lontani dall’alcool, dalla criminalità, dalla droga, ecc. tentando quindi di assicurare loro generi di prima necessità, istruzione e quant’altro. E non solo, a nome di Walter Peyton, Connie sta portando avanti un programma di raccolta fondi da destinare alla ricerca contro il cancro. Le sue parole:

Come mio marito Walter ha giocato a football con determinazione e generosità, allo stesso modo ora noi vogliamo portare avanti la raccolta di fondi per aiutare la ricerca“.

Walter Payton nasce a Columbia, Miss., il 25 luglio 1954. Frequenta la Jackson State University e nei 4 anni nei quali gioca per quel college colleziona ben 3.563 yards su corsa. Il 9 novembre del 1974 nella partita vinta per 34-28 contro Texas Southern infrange il record di TD realizzati da un universitario superando Leo Lewis.

Nel 1975 diventa prima scelta, nonchè quarta assoluta del draft di quell’anno, dei Chicago Bears e per quella squadra gioca fino al ritiro, avvenuto nel 1987 dopo 13 strepitose stagioni, per descrivere le quali basta citare i numeri dei suoi records:

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La targa celebrativa del record di yard corse

– Nella sua stagione da rookie vince la NFL Kickoff Return Championship;
– 130 gare consecutive giocate;
– 10 stagioni sopra le 1.000 Yards;
– 77 partite con più di 100 Yards corse;
– 16.726 Yards su corsa in 3.838 portate (superato dal grandissimo Emmitt Smith, RB dei Dallas Cowboys).
– 4.538 Yards in 492 ricezioni;
– 21.803 Yards totali (corse, ricezioni, ritorni);
– 125 TDs per 750 punti realizzati;
– 275 Yards di corsa in una singola partita contro Minnesota nel 1977 (battuto da Coney Dillon che nel 2001 ne corse 278 e quest’anno da Jamal Lewis dei Baltimore Ravens, che contro Cleveland ne ha corse 295, impossessandosi del record);
– NFL Player of the year nel 1977 e nel 1985;
– 7 volte vincitore dei titoli ALL PRO e ALL NFC;
– Per 9 volte viene selezionato per il Pro Bowl;
– Per ben 5 volte (dal 1976 al 1980) vince il titolo di miglior rusher NFC;
– Nel 1986 vince il Superbowl XX a New Orleans contro New England (Chicago-NE 46-10).

Nella sua stagione migliore, il 1977, Sweetness (così venne soprannominato per la bellezza delle sue evoluzioni in campo) corre per 1.852 Yards e segna 40 TDs per un totale di 96 punti. Nel 1993 Walter entra nella Hall of Fame.

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Il grande Payton muore prematuramente di cancro alla giovane età di 45 anni il 1° novembre 1999. Da nove mesi era in lista per un trapianto che non arrivò mai. Ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dei suoi tifosi e in quello di tanta gente a cui ha fatto del bene.

Suo figlio Jarrett firma un contratto con i Tennessee Titans nell’aprile del 2005. Nel suo ultimo anno di college, dopo l’infortunio del RB Frank Gore che gli ha dato la maglia da titolare dei Miami Hurricanes, ha corso per 985 yards e 7 touchdowns.
Difficilmente potrà ricalcare le orme del padre, ma ha un certo fascino avere il figlio del grande Walter nella NFL. In bocca al lupo a Jarrett per la sua carriera.

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Jarrett Peyton in maglia Hurricanes, dedica un TD al padre

La chiusura di quest’articolo è impossibile. Cosa dire? Com’è possibile trovare un modo per finire questo pezzo? Non esiste una chiusura degna.

Immagine articoloCredo che la miglior cosa sia tenerlo in sospeso, non terminarlo. Come Walter sopravvive alla sua morte tramite la sua fondazione, tengo in sospeso il finale.
Tutti i bambini sfortunati, tutti i malati di cancro chiedono silenziosamente, nel loro dolore, di non essere dimenticati. Lo tengo aperto e spero che grazie anche a questo grande uomo tutti possiamo ricordarci che qualcuno soffre.

Spero che tutti noi possiamo, come fece Walter, dedicare qualcosa di nostro a quelli che soffrono.
Io dedico loro questo pezzo, così avrebbe voluto Sweetness, e così farò. Con tre puntini di sospensione ed un suo sorriso…

 

GRAZIE WALTER, GRAZIE!