Il Super Bowl dei Giaguari

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Per tutti i Giaguari, di ieri, oggi e domani il 6 Luglio è Festa Nazionale.
6 Luglio 1991 un giorno che rimarrà nella storia, anche se noi tutti speriamo non rimanga l’unico.

Un pomeriggio torrido in quel di Monza, quando il football italico seppur in calo come popolarità sapeva ancora riunire in uno stadio almeno un migliaio di appassionati per quello che da sempre è considerato il clou , cioè il mitico SUPERBOWL.
Arrivati due giorni prima, dal ritiro nella campagna nei pressi di Piacenza, ospiti di un convento che anche se non lo fosse già stato, dopo il nostro passaggio senz’altro avrebbero sconsacrato, grazie alle conoscenze del nostro head coach il Conte o meglio lo “Zar Pietro il Grande” Zoncati. Grande, grandissimo e fantasioso personaggio ex campione come giocatore ed allenatore in terra lombarda, prima ancora che come trainer, come trait d’union fra una grandissima crew di coach italo-americani ed un gruppo di giocatori tanto talentuosi, quanto diciamo cosi “bizzarri”. Il tutto sapientemente condito da un gruppo dirigenziale ad hoc e da un “più che discreto apporto monetario” del nostro sponsor nota catena di giocattoli e gadgettistica.

Dough Fiore, italo americano che non sapeva una parola di italiano, espertissimo ed inflessibile allenatore della difesa già campione d’Italia con i Rhinos Milano, con assistente un certo Giorgio Costa un nome, un mito in casa giallonera, ex Defensive End forse uno dei giocatori migliori italiani di tutti i tempi nel suo ruolo.
Mike Fournass coach d’attacco anche lui scudettato con i milanesi, ed in campo una coppia di giocatori Yankee come poche mai arrivate da noi. Il quarterback David Riley, forse meno talentuoso del suo connazionale Robert Frasco, ma che in questa finale si dimostrerà a lui superiore ed un wide receiver, SeanJones, al quale solo una piccola imperfezione d’udito ha sbarrato la strada fra i pro della Nfl.
E cuore e zoccolo duro, una scelta truppa di giocatori italiani, che dai primi anni novanta, grazie anche alla fusione con i Tauri hanno formato quel nucleo che diventerà campione d’ Italia e l‘anno successivo vice-campione d‘Europa.
Apporto determinante e ciliegina sulla torta i “Genovesi”. Un gruppo di ragazzi ex Squali e Rhinos provenienti da Genova guidati da quello che per noi è stato il vero allenatore in campo Beppe Pittaluga, senza ombra di smentita il migliore centro mai apparso in Ialia. Grande uomo prima ancora che grandissimo player. E con lui il gigantesco “ballerino” Paolo Taccone, Sisti, LaTerza, Mazzone, Rossi, tutti nomi ben conosciuti ieri ed oggi nell’italico panorama del mondo del football.
La cronaca della partita, si perde in un turbinio di sensazioni ed emozioni.
Ricordi confusi ma vivissime emozioni, dopo un primo tempo combattuto ed equilibrato fra due squadre che dovevano essere eliminate in semifinale, in quanto nessuno mi toglie dalla testa che Giaguari–Phoenix non era quello che i più si attendevano, infatti noi ed i bolognesi, in quel campionato eravamo visti come “simpatiche sorprese”, protagoniste di un campionato buono ma non eccellente,sempre secondo “gli esperti” che si basavano sui nomi ed i risultati non eclatanti e non avevano visto mai o poco le nostre partite.
Pertanto eravamo destinati prima o poi a svanire e la finale annunciata era Lions-Pharaones, ed invece le semifinali sono state entrambe senza storia e le “simpatiche sorprese” sono sino in fondo.
La ripresa non aveva storia e dopo la prima parte terminata in parità di segnature, i nostri colori consci della superiorità dimostrata anche nello scontro in regular season alla fine si impongono con un perentorio 38 a 16 che va al di là di ogni commento.
Premio Scandellari come miglior uomo di difesa a Paolo Paschetto, capostipite di tre fratelli tutti gialloneri, ed ancora oggi alla ribalta dei vari forum nazionali sul football.
MVP il nostro runner Mauro Dho, anche se a molti è sembrato un riconoscimento alla carriera più che alla prestazione seppur ottima della giornata.
Il nostro attuale vice presidente Giacomo Oggero è quello che tutti noi consideriamo il vero MVP di quel SuperBowl.
TRE intercetti al miglior qb mai apparso in Italia Robert Frasco e tutti decisivi, meritano senza ombra di dubbio il titolo di migliore in campo, ma si sa un difensore è sempre meno in evidenza almeno per chi si ferma solo all’apparenza e non a va alla sostanza.
Ho volutamente fatto solo alcuni nomi, perche tutti sarebbero da ricordare… dal WR Alessandro Lazzaretto, tra i cinque migliori di sempre nel ruolo, al suddetto runner Dho, primo in Italia a correre oltre 1000yds in una stagione e… come si puo notare anche io sono caduto nel tranello di nominare solo gli attaccanti, mentre tutti sarebbero da menzionare e pertanto mi fermo qui,anche perchè, mi accorgo di essere ora che scrivo piu emozionato di allora… ma se sti benedetti Giaguari anni 2000 mi facessero tornare ai bei tempi, sarebbe come per gli amici orobici una consuetudine la vittoria ,ed allora….

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IL MOMENTO DELLA VITTORIA, 6 luglio 2001

Mauro “Moor91” Mangiavacchi

Giaguari Torino