Joe Namath
Nessuno prima di lui aveva “garantito” una vittoria, specialmente se la sua squadra era data perdente di 3 touchdowns.
Questo e molto altro è “Broadway” Joe Namath : a 21 anni era una stella, a 25 una leggenda.
Simbolo della trasgressione in un’epoca di grandi rivoluzioni socio-culturali : grande playboy, amante della bella vita, capelli lunghi, baffi alla Fu Manchu (che si fece tagliare in diretta per pubblicizzare una marca di schiuma da barba in cambio di 10.000 $).
Si fece installare una piscina (!) nel salotto del suo appartamento nell’Upper East Side, fu coinvolto in uno scandalo dovuto al gioco d’azzardo, finì nella lista dei nemici di Richard Nixon (unico atleta). Eppure non stiamo parlando di Jimmy Page o Keith Moon, ma di un quarterback da Hall Of Fame!
–[u]L’ASCESA[/u]–
Nato il 31 maggio 1943 a Beaver Falls, Pennsylvania, Namath dimostra ben presto di non essere uno qualunque. Fin dalla high school pratica con successo il football, ma anche il basket ed il baseball, tanto da spingere i Chicago Cubs ad offrirgli 50.000 $. Namath rifiuta e si iscrive al college optando per Alabama, dove allena il leggendario coach Bear Bryant. Nel 1965 (suo senior year) , nonostante un infortunio al ginocchio, conduce i Crimson Tide all’ Orange Bowl e, seppur sconfitto, completa 18 passaggi per 254 yards e 2 TDs, venendo nominato MVP.
NAMATH E COACH BRYANT
Il giorno dopo, il 2 gennaio 1965, firma con i New York Jets di coach Weeb Ewbank.
Diviene titolare dopo sole 3 partite ed a fine stagione viene nominato rookie dell’anno (2.200 yards e 18 TDs).
–[u]LA VETTA[/u]–
Nel 1967 diventa il primo QB a passare per piu’ di 4000 yards in una stagione (4.007 yards e 26 TDs).
Il 1968 è il suo anno di grazia, quello che lo consegnerà definitivamente alla Storia. Namath porta i Jets al titolo della Eastern Division AFL.
Nel Championship Game contro gli Oakland Raiders è grande protagonista, pur completando solo 19 passaggi su 49: 3 touchdowns nel vento gelido di New York City di cui l’ultimo, un passaggio da 6 yards a Don Maynard nell’ultimo quarto, è quello della rimonta per il 27-23 finale.
DURANTE UNA FASE DEL SB III
Il 12 gennaio 1969 a Miami è di scena il Super Bowl III tra i New York Jets ed i favoritissimi Baltimore Colts di coach Don Shula, sconfitti soltanto una volta durante la regular season.
Namath sale in cattedra fin dai giorni precedenti l’evento, provocando il QB avversario Earl Morrall (subentrato al grande Johnny Unitas, messo KO da un infortunio al gomito) ed il kicker Lou Michaels.
La partita è memorabile, uno dei più grandi Super Bowls di sempre. La difesa dei Jets annulla Morrall, intercettandolo 3 volte. L’attacco dei newyorchesi non è da meno: 337 yards, di cui 121 guadagnate dal running back Matt Snell. Risultato : Jets 16, Colts 7.
Namath completa 17 passaggi su 28 per 206 yards, portandosi a casa anche il titolo di MVP.
A fine partita esce dal campo puntando l’indice al cielo di Miami: e’ l’immagine DEFINITIVA di Joe Namath, immortalato all’apice della sua grandezza.
–[u]IL DECLINO[/u]–
I problemi alle ginocchia lo tormenteranno nelle stagioni successive: solo 9 presenze tra il 1970 ed il 1971.
Nel 1972 un segnale di ripresa: con 2.816 yards su passaggio (e 19 TDs) è il leader della Lega.
Il declino però è inarrestabile, e nel 1976 si sottopone al quinto intervento al ginocchio destro.
Dopo una stagione coi Los Angeles Rams (1977), il Nostro si ritira.
Le sue cifre totali :
– 27.663 yards passate;
– 173 TD passes;
– 7 TDs su corsa;
– 1 TD segnato su un fumble recuperato;
– primo in assoluto a passare per più di 4.000 yards;
– nominato nella squadra all-time della AFL;
– giocatore dell’anno AFL nel 1968;
– 4 volte all’All-Star Game AFL;
– 1 volta al Pro Bowl AFC-NFC.
Nel 1985 viene introdotto nella Hall Of Fame.
Ma chi è veramente Joe Namath? Un genio, un artista, un figlio di puttana, uno sbruffone. Un antieroe. Un vincente. Una stella di primissima grandezza nata rapidamente e spentasi dopo poco.
sempre gloria ai figli di puttana.
certo, sempre gloria !
Grande Snake, bellissimo l’articolo!!! Cos
Grande, bell’articolo!!!!!
Joe Namath, un mito!!!!!
Il vero orgoglio di NY .
I guarantee it !
GO AFC EAST !