NFL e televisione
Prima dell’avvento della televisione il football professionistico era visto, nei confronti del baseball, come una lega minore. C’erano atleti di grande talento ma ugualmente esso occupava un piccolo spazio nel panorama degli sport nazionali.
La radio, con i suoi metodi tranquilli, era perfettamente adatta a descrivere sport come il baseball, ma non riusciva a trasmettere la drammacità e la furia delle azioni di una partita di football.
Il 28 dicembre 1958, i Baltimore Colts si aggiudicarono il titolo NFL sconfiggendo i New York Giants 23-17 in overtime.
Championship ’58: Colts-Giants
L’America quel pomeriggio scoprì il piacere del football come spettacolo televisivo.
Molti affermano che fu quella partita a stabilire il grande valore che questo sport ha guadagnato riguardo i diritti televisivi.
Steve Sabol, uno dei più grandi giornalisti sportivi americani, e profondo conoscitore della NFL, in un suo articolo di qualche tempo fa ha invece espresso la convinzione che gran parte del merito vada a Vince Lombardi e ai suoi Packers adducendone i seguenti motivi: la vittoria dei Colts col finale in overtime tenne tutti col fiato sospeso e catturò il momentaneo interesse del pubblico come in un thriller, ma fu nel corso degli anni ’60 che esso venne consolidato dal carisma di Lombardi.
Steve Sabol
Era durante quegli anni che il Presidente John F. Kennedy predicava il sacrificio di ogni americano, una sorta di adunata per gli eroi.
Lombardi espresse lo stesso spirito sul campo da gioco.
La sua prorompente personalità e la sua leadership aggressiva lo resero immediatamente una celebrità della televisione.
La sua popolarità crebbe istantaneamente perchè era un personaggio facile da comprendere. La sua squadra esprimeva due qualità: disciplina e semplicità. In difesa non esistevano ‘cover 2’ o ‘difese nickel’ o sostituzioni di situazione. I Packers schieravano una linea di quattro uomini e dicevano “Di qua non si passa” e solitamente riuscivano nell’intento. In attacco non usavano più di 15/20 giochi e raramente ne sbagliavano l’esecuzione.
Lombardi e i Packers
Nel 1962 Green Bay vinse il suo secondo e consecutivo titolo.
Gli ascolti TV aumentarono del 10% e Lombardi fu il primo coach della NFL ad apparire sulla copertina del TIME. Il titolo recitava: “Lo sport degli anni 60”, e l’articolo inneggiava a come il football si fosse ritagliato un nuovo posto nella vita americana.
Anche con la sconfitta trovarono il modo di accrescere l’interesse del pubblico. Durante il Thanksgiving day del 1962, gli imbattuti Packers (che avrebbero finito la stagione con un record di 13-1) giocarono a Detroit perdendo 26-14. Qualcosa come 12 milioni di telespettatori seguirono l’evento, un record per una partita di regular season. Ma più importante, dopo la vittoria a sorpresa dei Lions, fu la frase pronunciata dal Commissioner della NFL, Pete Rozelle, per motivare quel risultato, “Ogni domenica, qualsiasi squadra NFL può sconfiggerne un’altra” (dimenticando che quella partita si era disputata il giovedì).
Ad ogni modo alla fine della stagione apparve chiaro che il football professionistico e la televisione erano fatti l’uno per l’altra.
Pete Rozelle
Sul finire degli anni ’60 si svilupparono nuovi conflitti generazionali, era il periodo della guerra del Vietnam e di Woodstock, crescevano a dismisura i movimenti dei figli dei fiori e dei diritti civili. Lombardi divenne una figura di transizione tra la vecchia e la nuova era. Per la vecchia America egli rappresentava la sentinella dell’autorità in un periodo turbolento, che imponeva di preservare i vecchi valori rivalutando vecchie frasi come: duro lavoro, rispetto per l’autorità, ricerca della perfezione. Anche i giovani ribelli della nuova generazione poterono rifarsi a lui, fu infatti il primo allenatore ad usare la parola amore: “Ama i tuoi compagni di squadra. Ama il gioco“.
Marines in Vietnam e Janis Joplin a Woodstock
Si accorse che l’amore per il gioco sul campo valeva più della potenza. Non voleva dire di abbracciarsi gli uni agli altri , ma spiegava l’importanza del sacrificio per gli altri sul campo come nella vita. Diceva: “L’Amore è tutto ciò che resta in una relazione quando non rimane traccia di egoismo”, “Non puoi avere collaborazione se non c’è amore”.
L’amore di cui parlava è la lealtà, l’amore più grande. La collaborazione è l’amore che ogni uomo ha per un altro, rispettandone gli sforzi e la dignità.
Nel 1965, secondo i sondaggi, la NFL aveva superato il baseball fra gli sport preferiti dagli americani. Gran parte del merito di questo enorme successo era dovuto al matrimonio fra i Packers di Lombardi e la TV.
Il valore delle parole di Lombardi stava nel fatto che erano valide per il cittadino qualunque come per l’atleta di successo.
Era lo spirito a cui si appellava la nazione e dimostrava che il football professionistico era lo sport adatto al nostro tempo.
Bellissimo articolo, Keena, grazie.
Meno tecnico, ma molto istruttivo.
Spero che lo leggano in parecchi.