E i Bills stanno a guardare

Offseason sino ad ora letargica per i Bills.
Il GM Tom Donahoe si trova in una situazione delicata, schiacciato dalla necessità di rafforzare un organico ricco di incognite e l’obbligo di rispettare un salary cap che ha già imposto rinunce dolorose (Jennings,Williams).
A complicare le cose un draft che non sembra riservare grosse soddisfazioni.
I Bills infatti non avranno opportunità al primo giro e la 55esima scelta assoluta non pare garantire gli standard sufficienti per migliorare la qualità di una linea offensiva tra le peggiori dell’ NFL.
A Donahoe allora il compito di inventarsi stratega, sfruttando ogni minima risorsa che l’organico gli mette a disposizione.
In questo senso le trade potrebbero essere il vero salvagente di Buffalo in questa offseason.
La più scontata resta quella con protagonista Travis Henry.
Il rb pareva destinato ai Cardinals con l’arrivo dell’ offensive lineman Shelton ai Bills, ma l’affare si è raffreddato, e a meno di ripensamenti si dovranno trovare nuove strade.
Tra i nomi avvicinati a possibili trade anche quello del ricevitore Josh Reed, in ombra dopo l’arrivo del rookie Evans, ma qui siamo nel campo minato dei rumors.
Proseguono infine le visite dei free agent.
Particolarmente gradita quella dell’ ol DeMulling, colonna dei Colts nelle ultime quattro stagioni, che nelle interviste di rito si è detto positivamente impressionato dall’accoglienza ricevuta, e se son rose…
Altro possibile innesto per la linea offensiva è Floyd Womack, a Seattle da quattro stagioni, interessante per la sua duttilità, che lo ha portato a rivestire più ruoli.
Uno scenario da affrontare con coraggio e creatività per i dirigenti dei Bills, una sfida da non perdere per non fallire ancora i playoffs, che ormai mancano da cinque stagioni.