Steelers, il presidente Rooney: E’ ora di vincere
Parola d’ordine: vincere il Super Bowl…tenendo d’occhio il salary cap. Se quello di Art Rooney II non è un ordine, poco ci manca. Dal meeting della NFL a Kapalua, meta hawaiiana resa celebre dal prestigioso Plantation Course, paradiso del golf, il presidente degli Steelers ha parlato di un tempo ormai maturo. L’obiettivo, dopo 4 finali di AFC ed un Super Bowl persi in 11 anni, sarà quello di vincere il quinto Vince Lombardi Trophy: “Ci siamo andati vicini, ora dobbiamo fare l’ultimo passo. So che la pensa così anche Bill“, ha detto il numero uno di Pittsburgh riferendosi a coach Cowher. “Ci dobbiamo riuscire. Lui ha un ottimo staff e sente che siamo in grado di farcela ora. Vorremmo provare a tenere insieme questa squadra per più tempo possibile, c’è un nocciolo duro che ci può portare a fare quell’ultimo passo“.
Un nocciolo che, al momento, ha comunque perso – senza rimpiazzarle adeguatamente – quattro pedine fondamentali come Kendrell Bell, Plaxico Burress, Oliver Ross e Keydrick Vincent arrivando a mettere nero su bianco contratti con uomini che, sulla carta, non garantiscono il salto di qualità.
Cedrick Wilson arriva a Pittsburgh con l’obiettivo di lottare con Antwaan Randle El per un posto da titolare come secondo ricevitore, mentre Larry Foote, Willie Williams e Jeff Reed hanno ottenuto dei rinnovi di contratto che, comunque, lasciano parecchi dubbi sull’effettivo miglioramento della squadra.
Foote nella scorsa stagione si era spremuto – con ottimi risultati nella posizione di linebacker centrale – in attesa del rientro, posticipato all’infinito, del plurinfortunato Bell. Ora, senza la pressione di un fenomeno come Bell, è destinato ad un anno sotto la lente di ingrandimento.
Williams è un veteranissimo, unico superstite della squadra che 10 anni fa perse il Super Bowl con i Dallas Cowboys.
Reed, invece, resta una certezza: kicker affidabile, sempre decisivo nelle situazioni pesanti.
Un quadro simile andrebbe bene per una squadra già vincente, non per chi, come gli Steelers, rischia di restare prigioniero di un sogno e dei propri limiti caratteriali.
Il prossimo passo sarà quello di rivedere i contratti di Joey Porter ed Alan Faneca, punti di forza della difesa e della linea offensiva.
Rooney II ha messo in chiaro la situazione: “Non abbiamo totalmente ipotecato il futuro“, ha continuato il presidente, “ma siamo riusciti a fare un buon lavoro cercando di non metterci in una posizione aperta a delle difficoltà. Fino ad ora non abbiamo preso decisioni che ci potessero portare a rischiare. Non conviene, è solamente un aspetto della gestione del cap“.
E il tetto salariale, si sa, alla famiglia Rooney sta parecchio a cuore. Media e tifosi spesso hanno criticato questo aspetto prudente della gestione della franchigia e, a quanto pare, l’insoddisfazione non tarderà a ripresentarsi anche in questa offseason. La filosofia resta la stessa: nessun free agent di grido, si sceglierà un veterano a costi contenuti per rinforzare la linea d’attacco e poi si vedrà al draft.
“Anche se abbiamo perso diversi giocatori, ci sentiamo felici per aver messo sotto contratto Cedrick“, ha concluso il nipote del fondatore degli Steleers. “Non ci sentiamo affatto senza speranza“.