Favole della ricostruzione
E’ inevitabile. Sui quotidiani, nei forum on line dei tifosi, nelle birrerie e nelle steck house dell’upstate c’e sempre
qualcuno che crede di aver intuito cosa succederà tra pochi giorni durante il tanto atteso draft. Chi si sente esperto a sufficienza per poter prevedere ogni mossa, ogni scelta, c’e chi invece giura di conoscere persone che lavorano nelle stanze dei bottoni, gente che da due mesi ormai sta valutando e analizzando ogni ragazzo con la speranza di scoprire ed intuire potenzialità che altre squadre reputano appena sufficienti.
La verità e’ che quest’anno, più di altri, la parola “ricostruzione” è apparsa sui titoli dei giornali. Sempre smentita però da chi vuol far credere che il solo ritorno di Favre possa garantire automaticamente prestazioni convincenti.
Certo la squadra rimarrà sotto gli occhi di tutti, tre Monday Nights e la tanto odiata, dai giocatori, partita di Natale contro Chicago, ma l’opinione comune è che la lega abbia voluto omaggiare in questo modo uno dei più grandi quarterback di sempre, Favre al capolinea della sua memorabile carriera. Non c’e dubbio, Favre, Green, Walker e compagni garantiranno spettacolo e yards macinate velocemente come da consuetudine.
Si parlava quindi di ricostruzione. Ebbene, in difesa pare proprio che l’epurazione dei giocatori non sia ancora terminata. Dopo Sharper, Jue, Hawthorne, Navies e McKenzie il prossimo candidato a lasciare la città pare essere prorpio Aaron Kampman. Il giocatore avrebbe firmato un contratto con i Vikings che i Packers difficilmente vorranno pareggiare. Un’altra posizione scoperta si aggiunge quindi ad una starting lineup che pare ormai un vero e proprio cantiere. Sarà così facile completare il roster soltanto con il draft ?
Così pare intenzionato il GM Ted Thompson. Il defensive end Marcus Spears potrebbe essere il giusto complemento per Gbaja-Biamila, la safety Thomas Davis o un linebacker centrale che potrebbe far scivolare Nick Barnett sull’esterno, posizione a lui forse più congeniale. Non c’e’ un reparto difensivo che non abbia bisogno di nuovi giocatori di valore. E poi quest’anno una pick verrà investita per un quarterback dopo che lo scorso anno Sherman venne aspramente criticato per non avere scelto J.P. Losman poi finito a Buffalo.
Inutile negarlo, è frustrante vedere giocare bene un attacco e poi perdere le partite in difesa. Non ci sarà niente di meglio che alzare una pinta di rossa Leinenkugal per celebrare una vittoria e, al tempo stesso, per onorare uno dei più grandi giocatori che abbiano mai vestito la casacca verde oro dei Packers.
Speriamo che la società si senta almeno in dovere di provarci.