Cardinals, grane nel deserto: Boldin in “sciopero”

Dopo l’ottimo draft della scorsa settimana arriva il primo intoppo per gli Arizona Cardinals. Al momento si tratta di un piccolo caso, ma l’assenza di Anquan Boldin nel primo giorno di minicamp potrebbe trasofrmarsi in una vera e propria grana per coach Dennis Green. Il wide receiver, rookie offensivo dell’anno nel 2003, non si è aggregato al resto della squadra per divergenze contrattuali con la proprietà. Secondo quanto fa intendere il sito ufficiale dei Cardinals, Boldin non gradirebbe l’enorme disparità tra i 680mila dollari che dovrebbe guadagnare nel 2005 e i 60 milioni di dollari – spalmati in 6 anni – che la dirigenza ha garantito all’altro ricevitore titolare, Larry Fitzgerald. Dal vicepresidente Rod Graves e dall’agente del giocatore, Drew Rosenhaus, non sono arrivate reazioni.

Chi invece ha deciso di parlare, suggerendo anche la linea che adotteranno i Cardinals, è proprio Green: “Chiunque vuole avere i suoi migliori giocatori, non c’è dubbio”, ha detto l’head coach dal quartier generale di Tempe; “ma bisogna andare aventi e giocare. Vedete, non credo che in questa squadra ci sua qualcuno che dica ‘o mio Dio, non riusciremo a fare bene perché non abbiamo un giocatore…'”. Filosofia di squadra, dunque: il gruppo prima, Boldin poi. Anche perché gli sforzi compiuti dalla proprietà nell’allestimento di una squadra finalmente competitiva, sulla carta, impongono rispetto: “Quest’anno sarò meno paziente rispetto alla scorsa stagione”, continua Green; “non mi interessa molto chi c’è e chi no, perché credo che di giocatori ce ne saranno abbastanza. Abbiamo cambiato e credo che vinceremo”.

Comprensivo Kurt Warner, che vestendo ancora casco ed armatura si mostra più vicino al suo compagno: “Ci sono passato anch’io in un momento della mia carriera. Sono parecchi i giocatori che ad un certo punto hanno dovuto prendere decisioni simili. Bisogna occuparsi della propria condizione finanziaria, perché si tratta del tuo lavoro, di quello che fai, e la gente ha bisogno di essere ricompensata sulla base di quello che fa”. E Boldin, come suggerisce il quarterback veterano, ha fatto parecchio: due anni fa stabilì il record da rookie con 101 ricezioni eguagliando anche il primato di squadra e nelle sue prime 26 partite nella NFL portò la cifra totale a 157. Un numero senza precedenti. Indiscutibile. Proprio come le cifre del suo contratto?