Critiche dalla NFL alla proposta di legge sui controlli anti – doping

La NFL avrebbe voluto fornire il proprio parere circa la proposta di legge sui controlli anti-doping, a firma del Senatore John McCain e del deputato Tom Davis, prima che la stessa venisse esaminata da una delle commissioni del Congresso nella giornata di ieri.

Basato sul modello olimpico, il Clean Sports Act introduce criteri di controllo omogenei per la NFL, la NBA, la NHL e la Major League Baseball.
Pesanti le sanzioni irrogabili: la sospensione per due anni in caso di prima positività, la squalifica a vita in caso di recidiva, e 5 controlli annuali per ciascun atleta.

Davis è a capo della Commissione Governativa di Riforma, che ha tenuto audizioni sull’uso di sostanze dopanti nel baseball, football e basket, con numerosi testimoni, da Mark McGwire ai genitori di un atleta di liceo, suicidatosi dopo aver assunto steroidi.

Siamo rammaricati per non aver avuto l’opportunità di commentare la proposta di legge prima del voto della sottocommissione. Crediamo vi siano aspetti della stessa che sviliscano il nostro programma, ed altri, tra i quali la sospensione biennale, non applicabili al nostro sport“, ha dichiarato il portavoce della Lega, Joe Browne, lo scorso mercoledì al meeting dei proprietari NFL.
A differenza dei Giochi Olimpici, giochiamo ogni anno, non ogni quattro“, ha aggiunto.

Il commissioner Tagliabue ha detto di non aver visto la proposta di legge di Davis.
Ha altresì chiarito che la Lega, la quale ha recentemente portato a sei il numero di controlli sugli atleti nella offseason, non ha intenzione di cambiare la propria politica nel tentativo di evitare la legislazione.

Crediamo di stare facendo tutto il possibile” ha dichiarato Tagliabue.

Un’altra sottocommissione parlamentare, nella giornata di mercoledì, ha approvato le modifiche ad una diversa proposta di legge, tra le quali l’introduzione di 2 controlli annuali, anzichè uno solo, per ciascun atleta.

Il Drug Free Sports Act è stato presentato lo scorso mese da Cliff Stearns, deputato repubblicano a capo della sottocommissione.
E’ prevista la possibilità di consentire al Segretario al Commercio di redigere la lista delle sostanze proibite “su misura” per ogni singola disciplina sportiva, e quella di comminare penalità in misura ridotta nel caso in cui un atleta dimostri di non essere stato a conoscenza dell’illegalità della sostanza assunta.

Se approvata, la proposta troverebbe applicazione non solo rispetto alle quattro Leghe già interessate dalla proposta a firma di Davis, ma altresì alla Major League Soccer ed all’Arena Football League.

Edward Markey, Democratico del Massachusetts, ha dapprima presentato e poi ritirato un emendamento alla proposta di Stearns, che avrebbe profondamente cambiato il sistema sanzionatorio: mezza stagione di sospensione per la prima positività, un’intera stagione per la seconda, e la squalifica a vita per la terza.
Un simile cambiamento potrebbe essere riconsiderato allorquando la proposta giungerà all’esame della Commissione a ranghi completi, presumibilmente all’inizio del prossimo mese.

L’idea di Markey è un buon approccio al problema” ha affermato Stearns.
Potremmo introdurre delle variazioni, a seconda degli sport“.

Attualmente, una positività comporta 10 giorni di sospensione nel baseball, 5 nella NBA e 4 nella NFL.
La NHL non prevede controlli anti-doping per i propri atleti.