The Greatest Show? In Arizona
Potrà sembrare esagerato, ma se lo dice Kurt Warner bisogna crederci: gli Arizona Cardinals nella prossima stagione vanteranno una batteria di ricevitori che non ha nulla da invidiare alle mani d’oro che contribuirono a fare dell’attacco dei St.Louis Rams il già storico “greatest show on turf”. Warner, fresco di nomina ufficiale a quarterback titolare, si è allineato al grandissimo ottimismo che regna in questi giorni. Un paio di firme di Sports Illustrated, per dirne una, hanno dato i Cardinals come squadra favorita per la vittoria della Nfc West: “Ogni volta che hai la possibilità di circondarti di grande talento, come quello che abbiamo noi“, ha detto Warner, “sei caricato perché sai che a questi livelli non puoi affermarti da quarterback senza avere grandi giocatori intorno a te“.
Larry Fitzgerald e Anquan Boldin come Isaac Bruce e Torry Holt? Il talento sicuramente c’è, ma i sogni di gloria che coltivano a Tempe dovranno passare sotto la lente d’ingrandimento del campo (chi sarà l’alter ego di Marshall Faulk?).
Anche perché tra il successo e la sconfitta spesso corrono pochi centimetri: il placcaggio di Mike Jones su Kevin Dyson negli istanti finali del Super Bowl del 2000 è forse l’esempio più calzante e meno casuale, per parlare dei Rams di Warner.
Ma i mezzi, prudenza a parte, ci sono tutti.
La difesa, rinforzata in offseason, potrà facilmente confermarsi tra le prime 10 della Nfl.
L’attacco, invece, dovrà crescere e, soprattutto, cambiare pelle. Warner porterà i Cardinals a giocare un football veloce, poco improntato al controllo della palla e del tempo e orientato alla profondità. “Siamo determinati a schierare in campo un attacco che possa competere proprio come la nostra difesa“, ha detto coach Dennis Green; “il ritmo migliorerà parecchio, riusciremo a correre…e credo che andrà bene“.