Il primo vincitore di Chicago

L’addio di Paul Edinger ai Bears ha dato il via libera nella posizione di starter come kicker della squadra di Lovie Smith all’ex New York Jets, Doug Brien.
Se questa scelta è la prima “scossa” alla nuova chart di Chicago, insieme al taglio di R.W. McQuarters, è anche da considerarsi come prima mossa alquanto dubbiosa del coaching staff.
Brien non aggiunge molto alle polveri dei cannoni in Illinois, lascia anzi perplessi tutti quelli che vanno a controllarne la carta d’identità, decisamente più datata di quella di Edinger.
Non stupisce invece l’addio a McQuarters, avvenuto negli stessi giorni in cui si è ufficializzato il cambio in zona kicker, per un roster intasato dalle secondarie, tutte molto buone e di cui solo alcune in cerca di conferme. Charles Tillman dovrebbe diventare il CB titolare, mettendo il secondo anno Nathan Vasher nella possibilità di ritagliarsi più spazio rispetto al 2004 e di giocare in ogni situazione di nickel e dime defense.
McQuarters paga il fatto di non aver mostrato la presenza di buone mani e di doti fisiche eccelse, riuscendo a mettersi certamente in mostra con una buona velocità e un discreto senso della posizione, non ha però dato la sostanza che ci si aspetta invece dall’ottimo Tillman e dalla promessa Vasher.
Quest’ultimo è un ottimo prospetto, ha mostrato buonissime cose come rookie (velocità impressionante, ma anche due mani vellutate che lo aiutano negli intercetti, la sua specialità) in campo nella scorsa stagione, esplosività, rapidità, buonissime scelte di tempo per anticipi e placcaggi. Un altro tassello importante per il futuro.

Intanto, però, a Chicago c’è già chi ha vinto.
MVP del World Bowl numero tredici, primo per gli Amsterdam Admirals, è stato Kurt Kittner, quarterback di proprietà degli Orsi, ed attualmente parcheggiato in NFL Europe.
Grande partita qulla di Kittner (15/28 per 239 yds e 2 td passes), che ha permesso ad Amsterdam di aggiudicarsi il primo World Bowl della propria storia battendo, in una gara tiratissima, i Berlin Thunder col risultato finale di 27-21.
Kittner torna quindi a far parlare di sé e lancia una candidatura alla depth chart 2005 di Chicago; per ora è una soluzione piuttosto lontana, ma in futuro chissà che non gli tocchi d’imbarcarsi coi Bears.