La NFL Europe? Un vero affare per i Chiefs
Ora che la sua stagione si è chiusa, la domanda sorge spontanea: la NFL Europe è una buona operazione o solo uno spreco di denaro?
Poche squadre hanno appoggiato la filiale europea della Lega, ed hanno ricevuto tanti risultati positivi in termini di sviluppo dei giocatori, quanto i Kansas City Chiefs.
Carl Peterson è Presidente, CEO e GM dei Chiefs, e lo scorso weekend si trovava a Düsseldorf per il XIII World Bowl.
Peterson ha da sempre sostenuto la NFL Europe, ed ha addirittura dato una figlia alla causa.
Dawn Peterson, infatti, occupandosi delle pubbliche relazioni per gli Scottish Claymores, ha sposato il fisioterapista della squadra, uno scozzese il cui secondo lavoro era con la nazionale di rugby.
Ora Carl Peterson ha un nipote scozzese, e teme che il ragazzo finisca col preferire il rugby al football.
Ma secondo Peterson, il valore della NFL Europe dovrebbe essere di per sè evidente.
“In questi anni, abbiamo mandato in Europa 129 giocatori” ha dichiarato.
“Mediamente, 3 di loro a stagione fanno parte della squadra. Diciassette sono stati titolari, e 3 (la guardia Brian Waters, il defensive end Gary Stills ed il kick returner Dante Hall ) sono stati convocati al Pro Bowl. Nessuno di loro avrebbe potuto entrare nella NFL e realizzare risultati simili senza quella stagione supplementare in Europa“.
“Abbiamo mandato 13 giocatori oltreoceano in questa stagione” ha proseguito. “Con ogni probabilità, 7 di loro parteciperanno al training camp. Rich Scanlon sarà in squadra. Jonathan Smith ha buone possibilità di rimpiazzare Derrick Blaylock. Scott Connot, insieme a Ed Canonic, potrebbero dare un valido apporto alla nostra secondaria“.
Ma Peterson sottolinea che non sono solo i giocatori della propria squadra a dare valore alla Lega.
“La spesa effettiva per ogni squadra NFL è di 450.000 $ all’anno” he said. “Se riesci a trovare uno o due giocatori che non servono e non li porti al camp, riesci a risparmiare quei soldi. La gente che sa davvero giocare è un bonus“.
Peterson si guarda intorno, e pensa ai concittadini Kansas City Royals, squadra della Major League Baseball.
“C’è un team le cui rendite locali sono tra le più basse nel baseball, ma spendono tra gli 8 ed i 10 milioni all’anno. Le squadre dell NHL possono spendere fino a 2 milioni ciascuna. La nostra spesa è ridicola“.
C’è un altro beneficio per l’intero movimento.
“La Lega non è solo per i giocatori” ha spiegato Peterson. “Arbitri, dirigenti, front office, allenatori hanno tutti fatto il grande salto nella NFL. Ed ora il programma interno per gli allenatori si orienta verso l’inserimento di ex giocatori negli staff“.
C’è poco da fare, nell’ambito di una Lega propedeutica, se non si hanno a disposizione dei validi coaches per le varie posizioni in campo, che possano concentrarsi sui fondamentali.
Ogni squadra, adesso, ha l’equivalente di Sam Clancy (coach della linea difensiva dei Raiders) o Wes Chandler (coach dei ricevitori dei Vikings), entrambi allenatori di successo agli albori della NFL Europe.
La stagione che Rich Scanlon ha disputato nella Lega europea ha aiutato sia lui che i Chiefs.
Ma molte squadre preferiscono trattenere i giocatori che pensano possano aiutarle in occasione dei minicamps negli States.
Peterson si domanda il perchè. “Anzitutto, i ragazzi che crediamo possano fare bene di solito sono stati con noi, e conoscono il sistema. In secondo luogo, puoi programmare i minicamps al termine della stagione europea. Ma la cosa più importante è che devi giocare per migliorare. Bisogna mettersi le protezioni, e solo allora saprai cosa sono in grado di fare i tuoi uomini“.
Scanlon, l’MVP difensivo della season, ricorda molto un suo predecessore, Mike Maslowski.
Quest’ultimo veniva da una scuola di terza divisione, senza avere un talento fisico eccezionale: nonostante ciò, ha disputato una stagione eccellente a Barcelona.
E’ poi tornato a Kansas City, per ricoprire il ruolo di middle linebacker titolare dei Chiefs.
Peterson è convinto che buona parte del crollo dei Chiefs nel 2003 sia stato provocato dalla defezione di Maslowski a metà stagione.
“La gente non ci presta molta attenzione” ha detto Peterson, “perchè non è fisicamente potentissimo, ma ha un istinto eccezionale, è così intelligente da essere sempre al posto giusto, rendendo migliore chiunque gli stia vicino. Ha lasciato un vuoto enorme nella nostra difesa“.
In Scanlon, Peterson vede molto di Maslowski. “Un giocatore non draftato da Syracuse, ed è sempre al posto giusto, vicino al pallone. Come ‘Mas’, potrebbe anche non partire subito da titolare, ma siamo certi che ci aiuterà molto in stagione“.
E se riuscirà a dare quel contributo alla squadra, sarà stato un affare.
Una scommessa che non ha richiesto grandi puntate, anzi più sicura, avendo Scanlon dimostrato ciò che sa fare nella NFL Europe.
Se Peterson ha ragione, nel prossimo futuro molti alteti daranno prova delle loro doti oltreoceano.