I consigli dei giovani colleghi
Nella penultima giornata del simposio NFL dedicato ai rookies, gli esordienti hanno ricevuto la visita ed hanno potuto ascoltare le parole di chi li ha preceduti.
“Avrei voluto che tutti mi dicessero quanto il football sia un gioco mentale“, ha detto il defensive back degli Atlanta Falcons DeAngelo Hall. “Potresti essere il giocatore più veloce ed atletico. Ma se non sei nel playbook e non sai cosa succede, non conta. Non avrai una chance di giocare“.
Hall, la safety dei New York Jets Erik Coleman, la safety dei Seattle Seahawks Michael Boulware, il wide receiver degli Arizona Cardinals Larry Fitzgerald e l’halfback dei Washington Redskins Chris Cooley, tutti al secondo anno tra i pro, hanno condiviso la loro esperienza con i rookies.
Fitzgerald ha rilevato come la gestione del tempo sia stato il problema più difficile per lui da risolvere nel suo primo anno.
“Dopo l’allenamento, c’è molto tempo libero” ha detto il ricevitore. “Hai tanti soldi; sei visibile. Con tutto quel tempo, puoi cacciarti nei guai quando non fai le cose giuste. Ti trovi in una nuova città, senza la tua famiglia. Allora, devi circondarti delle persone giuste e trovare quanto di meglio e più produttivo vi sia da fare nel tempo libero“.
“Al college, terminati gli allenamenti, esci con qualche compagno di squadra, vai a vedere un film o cose del genere” ha aggiunto Hall. “Nella NFL, ti trovi con uomini adulti, che tornano a casa dalla moglie e dai figli. Te ne stai a casa da solo, pensando a cosa devi fare. Ed è in quel momento che finisci nei guai“.
La soluzione di Hall? Ha cominciato a giocare a golf. Il gioco non è facile, ma trova che sia un buon diversivo.
Cooley e Coleman hanno detto che il loro più grande problema è stato quello di adattarsi ad una stagione molto più lunga di quelle del college.
Un’ulteriore grande sfida è stata quella di gestire il denaro. Tutti i relatori hanno parlato dell’importanza di imparare a dire no ai molti famigliari ed amici che chiedono aiuti economici.
Altra realtà difficile è il dover pagare tasse salatissime sui propri guadagni.
DeAngelo Hall ha imparato molto lo scorso anno, e ne ha parlato con la Classe del 2005.
“Ogni cosa che ottieni è tagliata a metà” ha detto Coleman. “Non porti a casa tutto quello che guadagni. E’ ridicolo“.
Ancora, un altro problema è rappresentato dal primo conto che un agente presenta per i servizi svolti.
E’ stato a quel punto che Cooley ha compreso che il suo agente lavorava per lui, e non il viceversa.
Tutti i relatori hanno posto l’accento sulla necessità di essere costantemente coinvolti in tutto quanto riguarda la contrattazione e la gestione finanziaria.
I rookies dovrebbero essere costantemente a conoscenza del signing bonus e del salario, così da comprendere pienamente se i loro agenti stiano loro procurando un buon affare o meno.
“Seguite ed interessatevi del Vostro lavoro e dei Vostri affari” ha detto Boulware. “Si tratta di Voi. Non lasciate che altri lo facciano al Vostro posto“.
Boulware ha raccomandato ai rookies di cercare un mentore tra i veterani della loro squadra. Ma li ha esortati a scegliere oculatamente.
“Il veterano al quale sono stato vicino era un free agent appena giunto in squadra, ma la sua etica di lavoro era molto migliore di quella di altri veterani che già facevano parte del team. Alcuni di noi hanno scelto i veterani sbagliati, gente che non lavorava molto duramente. Avevano partecipato ad una o due edizioni del Pro Bowl, ed i rookies hanno cercato di imitarli, saltando gli allenamenti. Alcune squadre hanno dei buoni veterani, ed ognuna ne ha uno pessimo. Mostrate saggezza al momento di scegliere il Vostro punto di riferimento“.
Rich Eisen, il moderatore del dibattito, ha chiesto ai relatori se vi è stato un momento in particolare nel quale hanno realmente compreso di aver finalmente fatto il grande salto dal college football alla NFL.
Hall ne ha avuti due, entrambi durante partite di preseason.
Il primo è stato contro i Baltimore Ravens, quando si è confrontato con Jamal Lewis.
“E’ uno dei più grandi runningbacks che io abbia mai visto” ha detto Hall.
Il secondo è arrivato nella sfida contro i Minnesota Vikings, quando si è trovato di fronte Randy Moss.
Hall ha ammesso di aver fatto un pò lo spaccone prima della gara, sostenendo che Moss, marcato da lui, non avrebbe ricevuto nemmeno un pallone, non potendo competere in termini di velocità ed abilità nel salto.
Nei primi due giochi dell’incontro, Hall ha tenuto a bada Moss.
Ma in occasione del secondo possesso dei Vikings, con Hall che giocava 10 più indietro, Moss gli è scivolato alle spalle, andando a ricevere un TD pass da 67 yards lanciatogli da Daunte Culpepper.
“Ve lo assicuro, quel ragazzo è davvero fenomenale” ha detto Hall. “Alla fine, sono riuscito a mettergli le mani addosso, ma solo in end zone, dopo 70 yards”.
Boulware ha realizzato di aver fatto il salto di qualità nel primo allenamento di squadra con i Seahawks.
“Dovevo contenere le corse, Shaun Alexander stava arrivando, ed ero pronto a bloccarlo” ricorda Boulware. “Si è spostato da un lato, e mi si è piegata la caviglia destra. Si è spostato dall’altro, e mi si è piegata la sinistra. Ed era solo il primo allenamento“.
“Ho pensato tra me e me: ‘Sarà una stagione lunga con questi ragazzi’ “.