I BROWNS DEL 2005, PARTE 1: LA LINEA DIFENSIVA

Con l’apertura del training camp, Venerdì 29 Luglio, inizia una delle fasi più delicate della storia moderna dei Cleveland Browns. L’era Romeo Crennel avrà così il suo battesimo sul campo d’allenamento e tutti i fans dei Kardiak Kids seguiranno con trepidazione lo svolgersi delle operazioni in quel di Berea, Ohio dove il successo o l’insuccesso della stagione a venire verrà in gran parte determinato. Si può scommettere che ogni piegamento, ogni corsa, ogni “rep” alla panca dei pesi sarà scrutato, vivisezionato dai tifosi che seguiranno numerosi gli allenamenti dei loro beniamini, facilitati da un programma di allenamento che prevede molti momenti aperti al pubblico.

Praticamente ogni posizione del roster ha subito un rivoluzionamento a seguito dell’arrivo della coppia Romeo Crennel/Phil Savage e sono in molti (in realtà tutti tranne Crennel e Savage) a chiedersi: ma come giocheranno i Browns del 2005?

Cercheremo di rispondere a questa domanda presentando una serie di servizi che metteranno a fuoco le caratteristiche, i punti forti (speriamo molti) e quelli deboli (speriamo pochi) dei Browns su “entrambi i lati della palla”.

L’onore di aprire la serie degli articoli di preview sui Browns del 2005 spetta di diritto alla Linea Difensiva. E’ dal fischio di chiusura del Super Bowl di Jacksonville, quando fu ufficialmente confermato che Romeo Crennel sarebbe passato a condurre la franchigia dell’Ohio, che tutti auspicano un passaggio allo schieramento 3-4 (3 uomini di linea difensiva e 4 linebacker) tanto caro all’Head Coach, ex-Defensive Coordinator dei New England Patriots. E, come se non bastasse, la off-season dei Browns ha visto partire gran parte dei giocatori di linea difensiva che le gestioni passate di Cleveland avevano scelto al draft, spendendo anche delle gran prime scelte, o acquisito dalla free agency. Un tifoso che, stufo degli insuccessi del 2004, avesse idealmente spento la TV e chiuso il giornale all’inizio di Gennaio per riaprirli oggi stenterebbe a credere che quella è la stessa linea difensiva per cui si disperava l’anno passato!

Gerard Warren, Courtney Brown, Ebenezer Ekuban, Micheal Myers sono partiti per le Rocky Mountains e giocheranno per i Broncos. Kennard Lang, forse il migliore uomo di linea l’anno scorso, verrà utilizzato come linebacker dal nuovo coaching staff.
Non ci sono state solamente cessioni però. Ad esempio è arrivato il defensive tackle Jason Fisk dai San Diego Chargers. A Fisk verrà affidato il delicatissimo compito di ricoprire il ruolo di nose tackle, fondamentale in una difesa di tipo 3-4. Con Fisk i Browns aggiungono un giocatore d’esperienza, con un curriculum vitae sgombro da infortuni degni di nota (dal 1996 questo veterano con 11 anni di esperienza NFL ha saltato solo 2 partite su 144, giocando per Minnesota, Tennessee e San Diego e collezionando anche una presenza da titolare al Super Bowl XXXIV con i Titans).
“Ho giocato nose tackle sin dalla High School e il ruolo per me non ha misteri” ha dichiarato Fisk. “E’ una posizione dura, ingrata. Ma per me la squadra viene prima di qualunque altra cosa. Avrò molta pressione su di me, perché se il nose tackle cede, cede anche la difesa sulle corse. Ho una grossa sfida davanti a me, ma sono pronto”.

I soli veterani rimasti in squadra sono Orpheus Roye e Alvin McKinley, i quali hanno sempre giocato defensive tackle nello schieramento 4-3 ma che saranno utilizzati come defensive end titolari nella nuova 3-4 (va segnalato che i 60 tackle di McKinley nel 2004 sono stati più di quelli di Roye, Myers, Ekuban e Warren messi insieme!).

Perciò Roye–Fisk-McKinley sarà il trio di “linesmen” titolari al servizio di Romeo Crennel. Ma, dopo di loro? Effettivamente questo è un po’ il punto critico per la linea difensiva dei Browns.
Le riserve rispondono ai nomi di Amon Gordon (al suo secondo anno a Cleveland. Esperienza totale: 6 partite in cui ha portato alla squadra 10 tackle), Corey Jackson e Nick Eason (anche loro al secondo anno nell’NFL ma con solamente una partita a testa nella lega) e il rookie Andrew Hoffman (che ha giocato nose tackle a Virginia).
Crennel sembrerebbe avere identificato Nick Eason come l’unico talento con un possibile futuro da titolare (scelto al quarto round del draft 2003 dai Broncos…guarda caso!). Anche il Defensive Coordinator Todd Grantham ha speso delle parole positive per il giovane defensive end.
I ranghi sono completati dagli “undrafted rookies” Simon Fraser (da Ohio State dove era il co-capitano), Kevin Carberry da Ohio University, Doug Sims, Ellery Moore (nativo dell’Ohio) e J’vonne Parker.

Considerando la mancanza di esperienza dei rincalzi, è assolutamente necessario che i titolari evitino gli infortuni (come se si potesse scegliere…) e che magari strada facendo qualcuno tra le giovani ed inesperte seconde linee si metta in luce come buon backup.
Sicuramente il fatto di avere in questo schieramento tre uomini di linea anziché quattro riduce il potenziale fabbisogno di rincalzi.

Una buona parte del training camp verrà speso ad imparare il nuovo sistema difensivo, ma il gruppo sembra aver già sposato in pieno la filosofia del nuovo Head Coach.
Jason Fisk, che ha passato gran parte della sua carriera giocando in una difesa 3-4, crede in questo sistema. L’ha già visto funzionare ed è convinto che darà dei risultati anche a Cleveland. “Per molti aspetti è molto più versatile ed imprevedibile di una 4-3” dice. “Gli attacchi fanno sicuramente più fatica a trovare delle contromisure. Con il modo in cui giochi e porti i blitz, puoi portare un attacco a giocare come vuoi tu. E’ una difesa decisamente più versatile”.