Niente di nuovo sotto il sole?
Nel secondo incontro di pre-season, sono tornati ad affacciarsi gli spettri della scorsa stagione: ovvero le pessime prestazioni della difesa di St. Louis.
Pur privi di una delle loro stelle, Antonio Gates (che ha, in data odierna, accettato l’offerta fattagli dal front office), i San Diego Chargers si sono imposti senza troppe difficoltà, superando i Rams per 36-21.
LaDainian Tomlinson ha messo a segno un TD correndo indisturbato per la bellezza di 55 yards (l’unica azione della giornata, oltre il danno la beffa…) ed altrettanto ha fatto il suo backup, Michael Turner (55 yards in una sola portata, oltre ad una corsa in endzone per 2 yds).
Il cornerback dei Chargers, Drayton Florence ha riportato in meta un intercetto per 44 yards, dopo che il compagno Clinton Hart ha colpito Marshall Faulk, che aveva ricevuto il passaggio di Marc Bulger, “pizzicando” il pallone a mezz’aria.
Il TE dei Rams, Roland Williams, si è infortunato al ginocchio sul primo kickoff, ma ha continuato a giocare.
“Non so quanto sia grave l’infortunio” ha detto coach Martz, ovviamente non soddisfatto della prestazione dei suoi.
“Alcuni placcaggi sbagliati ci sono costati 100 yards in 2 soli giochi di corsa. Quello dei Chargers è un football veramente ottimo, sono una squadra eccellente, specie in attacco. Sono probabilmente tra i migliori nella Lega sotto il profilo offensivo. Ci hanno dato una bella sveglia, che ci deve portare a migliorare in diversi settori. Abbiamo mancato di disciplina. E’ colpa mia” ha proseguito Martz.
Bulger, che non aveva brillato all’esordio contro i Bears, ha lanciato 2 TD passes: uno da 41 yards per Torry Holt a 2’12” dalla fine del primo tempo (con Quentin Jammer letteralmente bruciato), ed il secondo, da 13 yards per Kevin Curtis.
Quest’ultimo ha anche ricevuto un vero e proprio missile (ben 78 yds) dal giovane rookie QB Ryan Fitzpatrick a 1’35” dallo scadere. Anche per Fitzpatrick si è trattato dell’unica azione dell’incontro. Se il buongiorno si vede dal mattino, probabilmente Jamie Martin dovrà sudare sette camicie per tenersi il posto di backup….
“Non ero sicuro se dovessi far scadere il tempo o provarci“, ha detto il giovane QB, che ha guidato Harvard ad una stagione senza sconfitte lo scorso anno. “Mi ha dato il segnale. Ho lanciato a Kevin, che ha fatto una giocata strepitosa“.