Jacskon riceve il testimone dallo Sceriffo
Per il numero di yards ed i punti messi a segno dai St. Louis Rams durante l’era di Mike Martz, improntata ad un football estramente offensivo, gli Arieti sono sempre stati visti come una delle squadre più morbide della Lega, una bella macchina da punti che, però, non era tosta a sufficienza per portare il pallone quando necessario.
Quando si chiude una stagione al 29° posto in fatto di corse, cosa che i Rams hanno fatto nel 2004, è difficile levarsi di dosso una simile reputazione.
Steven Jackson ha corso per 673 yards in sole 134 portate lo scorso anno. Ma le cose stanno per cambiare.
Martz preferisce ancora il gioco di passaggio – e per questo va sicuramente apprezzato – ma ci sono ben 231 ragioni per le quali è pronto ad affidarsi ad un running game per la prima volta da quando siede sulla panchina di St.Louis.
231 sono infatti le libbre di peso del running back titolare, Steven Jackson, che va a ricoprire il ruolo prima spettante al grande veterano Marshall Faulk.
Faulk è destinato alla Hall of Fame, ma ci arriverà con l’abilità sui tagli e la velocità abbagliante che l’ha reso capace di convertire una portata da 12 yards in una corsa in endzone da 70.
Jackson è potenza allo stato puro, qualcosa che i Rams non potevano vantare nel backfield dai tempi di Jerome Bettis.
La finezza è pronta a fare i bagagli.
“Porta la potenza“, ha detto il ricevitore dei Rams Torry Holt.
“E’ un runner durissimo, davvero tosto. E’ un Eddie George con più velocità e spinta. Apporta un’aria ulteriore di forza al nostro attacco“.
Guardando Jackson, non vi sono dubbi sul fatto che sarà davvero difficile da fermare per i difensori avversari.
Alto 190 cm, è davvero massiccio, e sembra ancora più grosso di quanto dicano le misure dichiarate.
Non è bello pensare a lui che ti arriva addosso a tutta velocità….
Nella stagione da rookie, ha mostrato di saper correre alla grande nel mezzo, ma anche di saper accelerare verso l’esterno.
Martz ha fatto partite Faulk come titolare – qualcuno dice perchè ha un debole per lui, (dal punto di vista sportivo, s’intende…) – ma prima della fine della stagione, Jackson ha preso il suo posto, pur limitato da problemi al ginocchio.
Martz l’ha ufficialmente promosso a titolare in primavera – Jackson l’ha saputo guardando la televisione a casa sua, in quel di Las Vegas – ma il giocatore ha dichiarato che la transizione ha avuto luogo nella scorsa stagione.
“Il passaggio di consegne è avvenuto molto prima che i media lo sapessero“, ha detto Jackson. “Guardate le partite dello scorso anno. Stavo giocando più di lui verso la fine della stagione. Il cambio c’è stato prima dell’annuncio. Voi giornalisti non lo sapevate“.
Prendere il posto di un giocatore dello status di Faulk può essere difficile. Ha fatto così tanto per i Rams, aiutandoli a vincere un Super Bowl ed a giungere ad un altro.
Era il tipo di runningback capace di mettere in apprensione le difese ad ogni portata.
Faulk ha accettato il cambio serenamente. Talvolta, nella sua carriera, è stato scontroso, ma fino ad ora è stato affabile durante il camp, secondo fonti interne ai Rams.
Il cambiamento è inevitabile, anche per i grandi, e Faulk sembra capirlo.
Jackson riconosce a Faulk il grande merito di aiutarlo nelle piccole cose necessarie a giocare da running back nella Lega..
“Non ci sono contrapposizioni“, ha dichiarato Jackson. “Se non altro, siamo più vicini di quanto non lo fossimo l’anno scorso. Mi aiuta in quelle piccole cose che i miei giovani occhi ancora non sono in grado di vedere o capire. A volte, gli allenatori possono essere troppo tecnici. Marshall riesce a comportarsi come un giocatore e come un allenatore. Ha visto e fatto tutto. Questo mi aiuta molto“.
Jackson ha disputato 14 partite lo scorso anno, 3 da titolare, dopo essere stato una prima scelta nel draft 2004.
Jackson ha totalizzato 673 yards in 134 portate, con la ragguardevole media di 5.0.
Ha corso per 20 o più yards in 5 occasioni, ricevendo anche 19 passaggi.
La sua miglior partita è stata alla fine di Dicembre, quando ha corso per 148 yards in 24 portate contro i Campioni NFC, i Philadelphia Eagles. La media è stata di 6.2 – un indizio di quello che potrebbe fare nell’imminente stagione.
Quella partita ed un’altra sono state le uniche 2 occasioni nella quali Jackson ha portato il pallone per 20 o più volte.
Dopo averlo fatto una prima volta, è rimasto fuori per due gare a causa di problemi al ginocchio. E’ stato da quella volta che ha cominciato a sentire voci sulla sua scarsa tenuta fisica.
“Qualcuno deve per forza dire qualcosa“, ha detto il runner. “Ne ho sentito parlare molto. Ma so che ce la posso fare. Non fa notizia“.
Durante il camp ha indossato una maglia gialla. Questa sta a significare che lui e Faulk sono entrambi off-limits per i difensori, un modo di salvaguardare i migliori runners della squadra.
Ciò non ha comunque limitato i contatti.
Ci sono state occasioni nelle quali la difesa l’ha toccato una volta o due e Jackson non ha avutoi problemi.
Si è preso a spintoni, una volta, con la safety Adam Archuleta durante una seduta d’allenamento.
“Steven sa punire la gente“, ha dichiarato Martz.
Vedere il suo volto illuminarsi quando parla di Jackson dice tutto sul giocatore, specialmente considerato lo stretto rapporto del coach con Faulk.
“Ha un vigore, un’energia speciali“, ha detto Martz di Jackson.
“E’ un runner potente, che ha la velocità e l’agilità per far sbagliare gli avversari“.
Jackson ha giocato per larga parte della scorsa stagione con un ginocchio malconcio.
Si era infortunato ad Oregon State nel 2003, era stato operato, ma non aveva mai pienamente recuperato.
Ha giocato così per la maggior parte dell’anno, ma si è sottoposto ad un intervento al termine della stagione.
“Non mi sono mai sentito a posto“, ha detto Jackson. “Ora sì“.
Non è una buona notizia per coloro che dovranno cercare di fermarlo
Morbido è una parola che non si addice puù al gioco di corsa dei Rams.
“Il running back detta il tempo all’attacco” ha dichiarato il giocatore. “Se sono là fuori a scontrarmi con gli avversari, questo fa capire alla difesa che è tempo di andarci. Tutto deve cambiare, ripartire da capo. I Rams giocavano un football potente con Eric Dickerson e Bettis. E’ ora di tornare a quei tempi“.
Poco dopo aver detto questa frase, Jackson è sceso dal davanzale che occupava mentre rendeva l’intervista, per poi andarsene tranquillamente. E’ un grande runningback, gente.
Buona fortuna a tutti i placcatori che ancora credono che i Rams siano ancora un team improntato alla finezza.