LaMont Jordan, l’arma in più per gli Oakland Raiders.
Tutti gli occhi sono puntati su Randy Moss, ma la chiave dell’eventuale successo per Oakland, potrebbe essere invece un altro giocatore, l’ex Jet LaMont Jordan che può rivitalizzare il gioco sulle corse.
Durante i suoi quattro anni con i Jets, Jordan ha imparato ogni cosa potesse dal suo ex-compagno di squadra Curtis Martin.
Quando gli allenatori consigliavano Martin durante le partite, Jordan ascoltava. Mentre Martin portava la palla, Jordan studiava come il cinque volte Pro-Bowler leggeva i blocchi, e trovava gli spazi per correre.
Ci son state notti in cui Jordan vedeva Martin toccare la propria celebrità, mettendosi in mostra sotto i riflettori di New York City.
Jordan voleva sapere come affrontare la celebrità, perchè credeva che il suo tempo sarebbe arrivato, e voleva farsi trovare pronto.
Dopo aver siglato un accordo di cinque anni per 27.5 milioni di dollari con i Raiders, Jordan ha finalmente avuto la sua chance.
Egli deve far rivivere un attacco che, sulle corse, ha avuto la peggior statistica della lega nella scorsa stagione.
“Sono felice quanto mai di essere qui, e non solo per i soldi!“, ha dichiarato Jordan, “ma perchè finalmente potrò giocare un ruolo importante nell’attacco. Non ho giocato molto, negli ultimi quattro anni, e so quindi che la Domenica ci sarà molto da fare e da divertirsi per me!”
Sebbene l’acquisto di Randy Moss abbia catalizzato l’attenzione nella Bay Area, e nel resto della nazione, l’acquisizione di Jordan è stato il più importante movimento di mercato dei Raiders, dato che egli ha la robustezza per poter portare la palla per venti/venticinque volte a partita, con un’ottima velocità.
In più la presenza di Jordan, potrà bilanciare al meglio l’attacco di Oakland, rendendolo meno prevedibile, sebbene il gioco aereo di Collins verso Moss, Porter e Curry, sarà l’opzione primaria.
Inoltre un maggior gioco di corsa, potrà incrementare i tempi di possesso, dando maggior respiro alla difesa.
Il coach Norv Turner non può stabilire quante volte Jordan toccherà la palla in una partita, ma tradizionalmente Turner ha sempre ottenuto il meglio dai running backs talentuosi.
Come altri suoi ex rushers, tipo Emmit Smith, LaDainian Tomlinson, Stephen Davis, Ricky Williams, Jordan ha il potenziale per dominare “LaMont può puo fare ogni cosa vuole in questo attacco” dice Turner. “Tutti vogliono un runner, ma LaMont è anche un eccellente ricevitore, ed un buon bloccatore. In più egli ha avuto la fortuna di essere il back-up di un grande veterano, e non aver così consumato troppe energie in precedenza. Credo davvero che lui sia pronto per il decollo!“.
Pur se stimolato da questa opportunità, Jordan non vuole lasciar nulla al caso. Egli si definisce un perfezionista, che non tollera di perdere una palla, o sbagliare un assegnamento.
Essendo rimasto seduto dietro un perenne rusher da 1.000 yards per quattro anni, vuole raggiungere gli stessi risultati “Se non fosse stato per Curtis Martin e Richie Anderson, io non giocherei più nella Lega. Sono stati loro ad insegnarmi come deve lavorare e comportarsi un vero professionista“.
Jordan non dubita della propria abilità. Quando ne ha avuto la possibilità, egli ha portato la palla per una media di 4.9 yards a portata, e persino quando Martin vinse lo scorso anno la statistica dei rusher, egli collezionò un totale di 479 yards, record della carriera, più di ogni altro portatore di Oakland.
Egli sapeva benissimo che Oakland era il posto per lui, conoscendo bene l’offensive coordinator Jimmy Raye, che lo ha già allenato per due anni a New York, ed amando l’immagine e la storia della franchigia californiana.
Jordan pensa che la pressione più forte che dovrà sopportare, sarà quella di vestire la maglia n.34 “Bo Jackson ha vestito questa maglia, che è carica di storia, e quindi l’unico modo per onorarla è continuare nella tradizione, facendo grandi cose, ed è giusto quello che ho intenzione di fare!”