Anche Marshall Faulk alle prese con l’uragano
In ogni momento di un giorno qualsiasi, tante cose possono venire alla mente di Marshall Faulk. Quando sei un runningback destinato alla Hall of Fame, con la reputazione di giocatore estremamente cerebrale nell’approccio al gioco, tutto rientra nella normalità.
Ma in questi giorni, i giochi, le tracce, gli schemi di bloccaggio sembrano lontani da lui migliaia di chilometri. E chi può fargliene una colpa?
Faulk è cresciuto a New Orleans, una città che, al momento, essenzialmente, non esiste. L’uragano Katrina ha spazzato via la casa in cui abitava da bambino, ed ogni momento che passa, Marshall pensa a dove si trovino i suoi familiari.
L’unica cosa che Faulk sa è che sua madre ed uno dei fratelli sono al sicuro.
A parte questo, Faulk è ancora in attesa di notizie riguardo tutte le altre persone care, tra le quali gli altri 4 fratelli: ovvio che, in una situazione del genere, sia difficile cercare di concentrarsi sul football.
“E’ davvero dura” dice Faulk. “Mi trovo preso tra due fuochi: da una parte il game plan e dall’altra quello che sta succedendo nella mia città, il tutto mentre sono agli incontri con i compagni e gli allenatori. Solo col passare del tempo comprenderò che tipo di sfida sarà, non so, non ho mai avuto altre distrazioni mentre ero impegnato a giocare a football”.
E’ facile comprendere quanto il gioco sia la cosa più lontana dalla mente di Faulk.
Ma al contempo, il football potrebbe essere il suo rifugio personale dal disastro che si è abbattuto sulla sua città.
Con la prima di campionato ormai alle porte, c’è molto da fare dal punto di vista del football.
Anche se i primi giorni sono stati difficili, Faulk spera che il football possa essere la sua via di fuga.
“Non lo so”, dice Faulk. “Sono qui, cercando di pensare che il football mi darà un pò di tempo per staccare la mente. Nei 2 giorni appena trascorsi, è tutto quello che sono stato in grado di fare. Ovunque ti giri, ogni giornale che leggi, su ogni canale televisivo, anche se si tratta di ESPN, ne stanno parlando. Non puoi non pensarci. Bisogna farci i conti, e spero che stare qui mi aiuti ad affrontarlo”.
Quando Faulk era ragazzino in quel di New Orleans, il pensiero di qualcosa di così devastante non l’aveva mai sfiorato.
Certo, a volte la pioggia veniva giù davvero forte ed il vento soffiava impetuoso, ma questo era normale, e Faulk ci si era abituato.
La sua famiglia era della stessa idea: rimani dove sei, e lascia che passi la tempesta.
“Tutti dovrebbero essere stati evacuati” dice Faulk.
“Ora, con la storia degli uragani, di solito ti dicono di evacuare ed oguno fa armi e bagagli immediatamente. Spero che tutti siano al sicuro e che non abbiano pensato si trattasse della solita evacuazione“.
Una persona che davvero non si fa spaventare dalla tempesta, secondo Marshall, è sua madre, Celeste.
Ma stavolta lo cose sono diverse. Quando suo fratello è arrivato a casa della loro mamma prima dell’arrivo dell’uragano, è riuscito a convincerla a trasferirsi altrove.
Dopo una veloce visita alla casa degli zii, il fratello e Cecile si sono portati al sicuro, in Texas.
“Mia madre è il tipo di persona che pensa di poter superare una cosa come questa, è stata la sola volta in cui è andata a controllare i miei zii, per accertarsi che stessero bene, e mio fratello, in realtà, l’ha fatta andare via. Sono finalmente riuscito a parlarle ieri pomeriggio, ed è stata la prima volta che l’ho sentita piangere in vita mia, mai l’avevo sentita così preoccupata per la casa, gli amici o la famiglia. Era molto nervosa, col cuore a pezzi e provava un senso di profonda devastazione interiore per quello che stava accadendo”.
Sfortunatamente, gli zii di Faulk e la maggior parte dei suoi familiari hanno deciso di aspettare che la tempesta passasse.
Dal momento che l’energia elettrica e quasi tutto il resto delle cose sono state spazzate via a New Orleans. Faulk non è ancora stato in grado di contattare nessuno dei suoi.
La combinazione di disperazione e preoccupazione altro non fa se non rendere tutto ancora più difficile per il giocatore.
“Ti siedi davanti al video e non c’è niente che tu possa fare, non è una bella situazione. Fnora, non si è in grado di comprendere la gravità della situazione. Mai avrei pensato che una cosa simile potesse davvero succedere”.
Al momento, Faulk sta facendo del suo meglio per concentrarsi sul suo lavoro, ma la prima priorità è la sua famiglia.
“Non posso dire di aver iniziato a pensare ad altro che ai miei familiari, a dove siano o a cosa stia loro succedendo” dice Faulk.
Date le circostanze, nessuno può incolparlo di questo.