I Browns cedono la prima ai Bengals: 27-13
Carson Palmer, l’attacco dei Bengals e una marea di penalità hanno affossato le speranze dei Browns di esordire al Cleveland Browns Stadium di fronte a 73.013 spettatori con una vittoria.
Il QB di Cincinnati ha giocato una partita eccellente lanciando per 280 yards e due TD. Rudi Johnson ha completato l’opera correndo 26 volte per 126 yards ed un TD.
L’attacco dei Browns si è reso protagonista di una prova dignitosa, Trent Dilfer ha lanciato per 278 yards su 6 ricevitori diversi (e due intercetti) con Frisman Jackson che si è particolarmente distinto con una ricezione di 68 yards “all the way” fino in end zone dei tigrotti di Cincinnati. 8 ricezioni per 128 yards il suo fatturato finale. La linea offensiva ha retto bene permettendo a Dilfer, pur con qualche spavento, di concludere la partita intoccato.
Reuben Droughns, finchè i Browns sono stati in partita, ha fatto la sua parte correndo 12 volte per un totale di 78 yards, ma quando negli otto minuti a cavallo tra la fine del secondo quarto e l’inizio del terzo i Bengals hanno segnato 17 punti, ai Browns non è rimasta che l’arma del gioco aereo e per la difesa di Cincinnati, sebbene non abbia fornito una prova di solidità, il gioco è diventato più facile.
Nonostante una manifesta superiorità di squadra dei Bengals, i Browns avrebbero potuto catturare il “momentum” della partita se un ritorno di punt in TD da 73 yards di Dennis Northcutt nel primo quarto non fosse stato vanificato da una penalità per blocco illegale da parte di Corey McIntyre. Nel secondo tempo, sul risultato di 27-10 per Cincinnati, un intercetto di Leigh Bodden riportato in TD, che poteva riaprire una flebile speranza di rientrare in partita, veniva a sua volta vanificato da una penalita (a dir la verità un po’ fiscale, ma non inventata) di Charles Mickens per uso illegale delle mani.
I Browns accumulavano nei quattro quarti di gioco un totale di 7 penalità per 56 yards, ma soprattutto due TD annullati. E quando alla fine perdi di 17 punti…
La difesa di Cleveland ha mostrato tutti i suoi limiti attuali, soprattutto nella secondaria, lasciando ai Bengals alla fine dei 60 minuti di football ben 420 yard totali e 26 primi down (contro le 373 yard e 16 primi down dei Browns). Sicuramente il processo di assimilazione del nuovo sistema 3-4 richiederà ancora del tempo (e nell’NFL, si sa, non c’è nessuno che ti aspetta: se non segui la velocità del gruppo vieni presto lasciato indietro) ma Domenica prossima contro i Packers, che saranno senza il playmaker Javon Walker, purtroppo perso per la stagione a causa di un infortunio al ginocchio, ma che avranno pur sempre giocatori del calibro di Brett Favre e Ahman Green, ci vorrà una prestazione superiore al 100% che questa squadra può al momento fornire.
Incrociamo le dita e…wooofff!