Jacksonville – Indianapolis game preview

Quella che i Jaguars affronteranno domani pomeriggio all’RCA Dome di Indianapolis è una partita che sa già di big game, di partita che può decidere l’esito di una stagione. I Jaguars vogliono essere la squadra che porterà via la divisione dalle mani dei Colts, possibilmente già in questa stagione. Vogliono essere per i Colts quello che i Buffalo Bills furono per i Miami Dolphins di Dan Marino: la squadra che ti soffia la vittoria proprio quando pensavi di avere messo tutti i tasselli al loro posto per raggiungerla.

E Indianapolis i tasselli li ha messi in modo quasi disperato fino a all’inizio di questa stagione: l’ultimo, un tassellino da 293 libbre di nome Corey Simon, è arrivato 10 giorni prima del kickoff a Baltimore. Questa potrebbe essere l’ultima stagione utile per i Colts di Peyton Manning: la strada verso il declino è già segnata, ed è la stessa che recentemente ha fatto ruzzolare giù per il burrone i Tennessee Titans: troppi contratti ristrutturati, troppi bonus, troppi soldi sui cap futuri. La pressione sulle spalle dei Jaguars sarà alta, ma quella sulle spalle dei Colts è un macigno.

Per uscire dall’RCA Dome vittoriosi, i Jaguars dovranno certamente giocarsi una partita ai limiti del perfetto. L’impresa è possibile, ed è già stata compiuta la scorsa stagione (i Jaguars sono stati l’unica squadra in grado di battere i Colts a Indianapolis) ma se una rondine fa primavera la difesa di Indianapolis non è la stessa della scorsa stagione. Contro i Ravens, non ha concesso punti per 59 minuti andando a un passo dal primo shutout in otto anni.

La cosa più importante che i Jaguars dovranno riuscire a fare è tenere Peyton Manning fuori dal campo per più tempo possibile: nella partita a Indianapolis l’anno scorso i Jaguars hanno vinto anche grazie a un vantaggio nel tempo di possesso che sfiorava i 12 minuti, risultato di un buon gioco di corse e un’ottima prestazione di Byron Leftwich, che ha completato 23 passaggi su 30 per 300 yards e 2 touchdowns.

Correre la palla e convertire terzi down. Questa è la formula vincente contro i Colts (si potrebbe dire contro quasi tutte le squadre della NFL, ma è particolarmente vero quando in campo scende un Peyton Manning). Poi si possono aggiungere tutte le formule accessorie che si vuole: mettere pressione su Manning, “punire” i ricevitori, stoppare Dwight Freeney, sfruttare i mismatch con la secondaria, i cui giocatori regalano in media 18 cm ai ricevitori di Jacksonville… Si potrebbe andare avanti per sempre. Ma quello che ti farà vincere è tenere Manning a scaldare la panca il più possibile.