Stavolta hanno vinto gli Indiani
Nella serata in cui i Cowboys hanno celebrato tre grandi superstars, il loro scontro con i Redskins è stato deciso da tre grandi giocate.
Ma sfortunatamente per i Cowboys, solo una giocata da loro. Non solo i Redskins hanno segnato due touchdown su lanci lunghi, ma entrambi nell’ultimo quarto, a completare un’incredibile rimonta.
E così i Washington Redskins, con i loro due big plays, non solo battono i Cowboys 14-13 nel Monday Night (rompendo un digiuno di dieci anni al Texas Stadium), ma rovinano anche la festa del Ring of Honor per Troy Aikman, Emmitt Smith e Michael Irvin.
“Dobbiamo imparare come fare a chiudere l’incontro, noi stasera non l’abbiamo fatto” ha dichiarato un disgustato Bill Parcells dopo la partita “E’ stata un’enorme delusione. Pensi di avere la partita in pugno. Ma questa è la NFL. Bisogna chiudere la partita, e in questo siamo mancati stasera!”.
I Cowboys erano sembrati nel pieno controllo della partita per i primi 56 minuti di gara. Erano avanti 13-0 ed avevano messo a segno un touchdown da 70 yards su un lancio di Bledsoe su Terry Glenn. Sembrava che Washington fosse sulle ginocchia, ma poi un quarto down convertito da Mark Brunell con un lancio perfetto cambiava l’inerzia dell’incontro, e Dallas si trovava a dover rimpiangere un field goal da 41 yards fallito, sullo 0-0, da Cortez.
Una qualche nota positiva è comunque venuta da Tyson Thompson, il rookie di Irving, che dopo il 14-13 di Washington mancava di pochissimo il big play sul kickoff return, anche a causa della sua inesperienza.
Ora una settimana di passione per il coaching staff di Dallas, che sarà impegnato a portare i dovuti correttivi nelle strategie del team.