California Comeback

Quanta differenza può fare a volte una settimana. O, nel caso dei Cowboys, una breve settimana.

Eppure è stato così: sei giorni dopo aver perso una partita che sembrava imperdibile, i Cowboys ritrovano la via maestra con una vittoria che era stata inimmaginabile per tutta la durata dell’incontro. Sotto di 15 punti nel secondo quarto, e di una dozzina all’inizio dell’ultima frazione, i Cowboys agguantano una drammatica vittoria per 34-31 sui 49ers al Monster Park, portanto il loro record a 2-1.

In una partita dove le difese hanno spesso avuto la meglio, Dallas è stata nuovamente tratta d’impaccio da Drew Bledsoe, che non solo ha collezionato 363 yards su lancio e due touchdown passes, ma ha anche corso realizzando un altro touchdown personale. E più importante ancora, come quindici giorni prima a San Diego, Bledsoe ha orchestrato il drive vincente, lanciando il passaggio decisivo per Keyshawn Johnson nella parte finale della partita.

La vittoria sicuramente lenisce la delusione patita per la debacle dello scorso Monday Night contro Washington. Grazie a Bledsoe, alle molteplici soluzioni in attacco e a qualche tempestivo gioco difensivo, i Cowboys regalano ai loro tifosi un’altra avvincente vittoria sul filo di lana. Non c’era modo migliore per iniziare questa settimana di trasferta californiana: i Cowboys infatti rimarranno nella Bay Area a preparare la partita di domenica prossima contro i Raiders.

“Sono molto soddisfatto di loro stasera” ha detto Parcells, quasi ad anticipare qualche domanda negativa durante la conferenza stampa del post-partita “Vorrei dire che ci sono state buone cose durante l’incontro. Parlerei di un’ottima rimonta. Quando sei sotto di due segnature… un’ottima rimonta. Dovete dar loro merito per questo”.

Sotto per 31-26 e dopo aver prodotto tre drives inconcludenti, i Cowboys alla fine mettono insieme qualcosa raggiungendo le 13 di San Francisco al two-minute warning. Preparandosi durante il time-out, Dallas è riuscita a costruire il gioco del touchdown decisivo. Bledsoe pesca Johnson per il 32-31 a 1:51 dal termine. “Ho solo corso più veloce che potevo” ha detto Johnson “Drew ha sprintato e ha lanciato. E’ stato esattamente come racconta Jerry Rice nel suo libro, quando lui punta la bandiera e il quarterback sprinta a destra e lancia”.

Sullo stesso terreno dove Rice e Montana e molti altri grandi giocatori dei 49ers hanno prodotto grandi momenti per la loro squadra, come quello del 1981 conosciuto semplicemente come “The Catch”, la difesa dei Cowboys ha dimostrato di aver fatto tesoro di qualche brutta esperienza passata.

Mentra i 49ers stavano tentando di raggiungere la distanza per calciare il field goal che avrebbe impattato la gara, i Cowboys hanno posto il sigillo alla vittoria quando il cornerback Terence Newman ha alzato in aria uno slant pass al centro, permettendo al linebacker Dat Nguyen di avventarsi sulla palla all’altezza delle 37 dei Niners. Da quel momento in poi, Dallas ha bruciato il tempo rimanente fino alla fine dell’incontro.

“Prendetela come volete” ha detto Parcells, quando gli è stato fatto notare che le prime tre partite sono state decise da soli otto punti complessivi di scarto. “Sono state decise sul filo di lana. I 49ers hanno giocato bene, ma sono contento della rimonta e del fatto che siamo riusciti a batterli. Abbiamo dimostrato di avere cuore”.

“La sola cosa che conta è che abbiamo vinto” ha detto Keyshawn Johnson. Provate a pensare quanto sarebbe stata lunga questa settimana californiana, se questo non fosse avvenuto. Ma grazie a Bledsoe, Johnson e un buon cast di comprimari, i Cowboys non devono più preoccuparsi di questo, adesso.