I Bills perdono la partita e Spikes
La sconfitta con i Falcons per 24-16 lascia pesanti strascici sul proseguo della stagione, non solo per gli ormai chiari limiti tecnici della squadra, ma anche per il grave infortunio occorso a Takeo Spikes, probabilmente fuori per tutta la stagione.
I Bills recuperano Fletcher ma non Clements, mentre per Atlanta Vick è regolarmente in campo nonostante una mano acciaccata.
La pochezza offensiva dimostrata finora lontano da Buffalo, sembra un ricordo quando Losman e McGahee guidano con autorità il primo drive dell’incontro.
Come sempre pochi rischi per Losman, che preferisce piccoli completi in sicurezza e lascia campo libero alle sgroppate del reparto corse.
Il risultato è il FG di Lindell e il 3-0 Bills.
A questo punto i tifosi dell’Orchard Park si aspettano il solito show della difesa, opposta per di più ad un attacco monodimensionale, cronicamente incapace di far decollare il gioco di lanci.
Ma nel primo drive ospite ecco gli errori che non ti aspetti.
Per due volte consecutive Vick si trova a dover fronteggiare un 3 e lungo, ed in entrambe le occasioni a risolvergli il problema è una penalità per violenza sul QB.
Guadagnata a sbafo la metà campo i Falcons ingranano con le corse di Dunn e dello stesso Vick, colpendo poi col passaggio in endzone per il TD di Blakley.
I bisonti non demordono e con un sofferto drive guidato da McGahee e dalle penalità di Atlanta, riescono subito ad accorciare le distanze con Lindell per il 7-6.
Ancora una volta la palla passa alla difesa, ma ancora una volta è proprio il reparto più celebrato a tradire le attese.
Le corse degli ospiti non trovano resistenza, mentre Vick converte con corse e passaggi tutti i 3 down a sua disposizione, inevitabile allora il secondo TD su passaggio per lui, le mani buone stavolta sono quelle di Jenkins.
Il 14-6 sembra un divario pesante, anche perchè l’attacco comincia a stentare e la difesa deve rinunciare a Spikes in seguito ad un infortunio al tendine d’achille.
Riconquistato il pallone però i Bills vanno alla riscossa.
McGahee è inarrestabile e Losman riesce a chiudere un paio di down su lancio.
La spallata finale la da il RB, che buca per 8yd la difesa avversaria e riporta sotto Buffalo, 14-13.
Ma nei 2 minuti rimasti la difesa conferma la sua giornata no, concedendo a Dunn una corsa di 59yd e fermando Vick sulle 9yd solo grazie allo scadere del tempo, che non evita comunque il FG del 17-13.
Mancherebbe metà partita al termine, ma a questo punto riemergono i limiti dell’attacco.
Solo un intercetto di Kelsay consente a Lindell di accorciare sul 17-16, ma per il resto Losman colleziona solo sack e incompleti.
Duckett ringrazia segnando un nuovo TD all’inizio dell’ultimo quarto e portando il risultato sul 24-16 finale.
L’occasione di rimettere la partita in piedi però ci sarebbe, quando su un innocuo punt Atlanta commette un fumble recuperato dalla difesa dei bisonti.
Il drive è come sempre faticoso e costellato quasi esclusivamente di corse, ma porta i Bills nelle 30yd avversarie.
Sul decisivo 4e1 Losman rischia una corsa, ma la difesa lo stoppa e chiude di fatto l’incontro.
Buffalo va 1-2, mentre Miami e New England, avversari divisionali, colgono vittorie di prestigio con Carolina e Pittsburgh, dimostrando di essere di un’altra categoria.
Contro i Saints, in campo neutro, sarà già dentro o fuori, ma per sperare in una stagione onorevole occorre che l’attacco tiri fuori gli artigli e che Losman dimostri di poter essere il fulcro di un progetto che oggi pare pericolosamente vicino al naufragio.