Il sublime sapore della vendetta

Buone notizie per i Niners dalla quarta giornata: nella loro division perdono sia i Rams, contro i Giants, sia i Seahawks contro i Redskins, mentre gli unici a vincere (per la prima volta quest’anno) sono i derelitti, storici Cardinals. Peccato solo che Arizona giocasse proprio contro i Niners nella tanto celebrata prima partita di regular season all’estero che ha visto poco piu’ di centomila “tifosi” gremire il mitico stadio Azteca di Citta’ del Messico (com’era facilmente prevedibile record di pubblico per una partita di regular season).
Che non sarebbe stata una partita facile c’era da sospettarlo vista la settimana trascorsa dopo la sconfitta contro i Cowboys, ma in pochi si aspettavano una debacle di queste proporzioni; il risultato non rende onore ai Cardinals che dopo un paio di sbavature iniziali fanno tutto quello che vorrebbero riuscire a fare i Niners: erigere trincee in difesa e arrivare quantomeno a distanza field goal in attacco. Ma andiamo con ordine.
I 49ers avevano bisogno di una vittoria dopo la controversa esclusione dal roster di Winborn, l’infortunio di Plummer, il ritorno di Rumph a cornerback e, soprattutto, dopo le dure dichiarazioni di coach Mike Nolan a seguito della sconfitta contro i Cowboys di 7 giorni fa. Il tempo di scendere in campo e subito le cose si mettono alla grande per i californiani. Nel primo quarto Derek Smith e il rookie Derrick Johnson (uscito nella seconda meta’ per infortunio) ritornano entrambi 2 fumble nella endzone avversaria: Smith la realizza nella prima giocata della partita grazie ad un sempreverde Bryant Young che realizza un sack sulle 10 sul qb di Arizona McCown (titolare al posto dell’infortunato Warner e autore della suo miglior partita nell’NFL) che perde palla, la recupera Brandon Moore (in campo al posto dell’infortunato Julian Peterson) che la porta per 9 yards la perde a sua volta su contrasto di Shipp e lascia cosi’ a Smith il compito di recuperare il fumble e percorrere la fatidica ultima yard per il primo TD di giornata. Johnson invece recupera il fumble forzato dall’ex Falcons Travis Hall su Shipp e la deposita in endzone dopo una corsa di 78yards. Nonostante l’unico drive giocato dall’attacco fosse stato scandito da un eloquente -1,0,6 yards guadagnate, San Francisco alle stelle sul 14-0. Ma qui finisce la partita dei Niners visto che i Cardinals segneranno per tutti gli altri quarti, vendicandosi cosi’ di fatto delle 2 sconfitte subite l’anno scorso in overtime.
Nel secondo quarto infatti, mentre l’attacco degli ‘once proud’ veniva polverizzato il kicker di Arizona Neil Rackers prendeva subito la mira e con una realizzazione dalle 40 e una dalle 45 yards accorciava il distacco. L’unica volta che Tim Rattay riusciva a trovare il ritmo giusto al 4o completo su 4 tentativi Lloyd perdeva l’ovale. I Cardinals dal canto loro mettevano subito sotto pressione le gia’ tribolate secondarie dei Niners con McCown che prima lanciava a Charles Lee per 21 yards e poco dopo per Larry Fitzgerald che saltava sopra un Willie Middlebrooks (fresco di firma) per un TD pass di 17yards mettendo fine alla prima mezzora con il risultato di 14-12 per i Niners. Le statistiche dell’attacco dei 49ers nella prima mezzora parlano chiaro: 20yards di corsa su 5 portate, 3 primi down, Rattay 7 su 13 con 76 yards.
Chi si aspettava una partita quantomeno equilibrata nella ripresa rimane deluso. I Cardinals ci mettono veramente poco a dimostrare la loro superiorita’. Prima fermano agevolmente Rattay con un sack sul 3&2, poi portano con un buon drive di McCown Rackers in zona field goal: calcio di 48yards e altri 3 punti in saccoccia, San Francisco 14 Arizona 15. Palla in mano a Barlow e Rattay che alternano corse e lanci: poche corse (2) e pochi lanci (1) per la verita’ visto che al secondo lancio Rattay si fa intercettare; i Cardinals avanzano piano ma ordinati e permettono a Rackers di calciare: field goal da 23 yards, San Francisco 14 Arizona 18. L’ultimo drive del 3o quarto dei Niners li vede incapaci di conquistare il down. 7 yards poi punt del sempre piu’ allenato punter Andy Lee. Comincia l’ultimo quarto, e comincia cosi’ com’era finito il 3o: 7 giocate, 26 yards ed ennesimo field goal di Rackers che porta i Cardinals a 21. Rattay dentro per il suo ultimo scampolo di partita ma non combina ancora nulla di buono: palla ancora ai Cardinals che con un McCown-to-Boldin realizzano un TD. Arizona e’ a 28 ormai e San Francisco manda (finalmente?) in campo la prima scelta assoluta del draft Alex Smith per farsi le ossa: e se le fa discretamente visto che realizza subito due completi annullati pero’ dal fumble dell’altro rookie Frank Gore, altri 3 punti dei Cardinals e ultimo drive d’attacco dei Niners con 4 completi su 8 tentativi per 25 yards per il giovane quarterback, una penalita’ per falsa partenza, 2 sack subiti e una mancata trasformazione di un quarto down. A questo punto la partita e’ finita anche per i Cardinals che dopo aver ‘rubato’ i tifosi ai Niners durante la partita infliggono loro un’ultima umiliazione: con 3 minuti da giocare arrivano fino a 13yards dalla endzone e qui lasciano scorrere il tempo senza infierire ulteriormente con Rackers (autore, per chi avesse perso il conto, di un bel 6/6 field goal).