Dopo il “bye” Chicago a Cleveland con qualche novità.
Il bye week, giorno più odiato da molti tifosi NFL, sarà forse servito ai Bears per riprendere energie, allenarsi con tranquillità e trarre beneficio da una domenica senza football. Kyle Orton avrà smaltito i cinque intercetti della difesa di Cincinnati non dovendo ributtarsi subito nella mischia sette giorni dopo con una spada di Damocle sulla testa grossa così. Per Orton arrivano alcune novità interessanti. Lovie Smith ha infatti dichiarato di recente che sono state messe al vaglio alcune nuove plays da inserire nel playbook, plays che utilizzeranno soprattutto la shotgun formation per cercare di facilitare il quarterback, ancora molto abituato a queste chiamate che a Purdue erano il pane quotidiano. Orton verrà quindi messo nella condizione di giocare come meglio preferisce, almeno in questo momento. Viene da se che giocando in shotgun dovrà forzare giocate spesso medio-lunghe, e la frittata fatta contro i Benagls scotte ancora…
Una settimana di pausa per testare quale sia la condizione di Cedric Benson, rookie scelto al quarto pick dell’ultimo draft che ha tenuto banco tutta estate per il suo holdout e che sembra destinato a una stagione di sideline. Se così fosse la scelta al draft di Chicago diventa ancora più misteriosa, visto che il RB titolare Thomas Jones ha ottimi numeri, ma già li si conoscevano, e il reparto wide receivers continua a soffrire. Tra le notizie fresche c’è anche quella che vuole Justin Gage già fuori dal giro titolari e che domenica sarà sostituito dal rookie Mark Bradley che finora ha fatto vedere cose discrete ma non è ipotizzabile possa portare davvero tanto peso in avanti per i Bears.
Ma la politica “giovane” di coach Smith si fa avanti un po’ ovunque: Orton, Bradley, Benson (più o meno), Berrian, Wade, Gage e ora anche il kiker Tyler Jones, rookie, rilasciato in giugno dopo la prima parte del camp, quando venne tagliato anche il titolare delle ultime stagioni Paul Edinger. Jones non fu draftato ad aprile e venne scelto dalla lista FA da Chicago. A giugno il rilascio con la preferenza su un altro free agent come Doug Brien, altra mossa piuttosto discutibile della società. Brien non ha cominciato bene la stagione ed è in forse per le prossime partite. Grazie ai piccoli acciacchi di Brien arriva quindi la (ri)chiamata di Jones, inserito attualmente nella practice squad.
Chicago vola quindi a Cleveland con un Orton voglioso di riscatto e un nuovo WR come starter. Tanti dubbi ancora sull’utilizzo di Benson, ma Jones rimane una certa garanzia quando ingrana. I Browns hanno i loro problemi, la difesa fatica a contenere le corse e questo è certamente un vantaggio per gli uomini di Smith che possono concedere a Orton una giornata di gestione sul corto e tentare di scatenare il running game. L’attacco di Cleveland non è devastante, la difesa di Chicago può contenerlo a patto che in attacco non si perdano troppi palloni. Le ultime partite hanno mostrato evidenti problemi per quel che riguarda Charles Tillmann, cornerback partito piuttosto male e completamente sconfitto nel duetto con Chad Johnson di due settimane fa. Forse è l’assenza di una più completa forma fisica, ma con anche un Jerry Azumah con qualche problemino fisico sarebbe probabilmente buona cosa spostare da nickel a CB starter Nathan Vasher, il quale pare molto reattivo in questo avvio. Rischiare di complicarsi di nuovo la vita su qualche lancio profondo di troppo è pericoloso, Chicago deve approfittare di una division che non decolla e portare a casa una vittoria. Sarà probabilmente una partita strana, di difficile pronostico, ma se l’attacco riesce a tenere palla e segnare, la difesa sarà la certezza in più di poter uscire vittoriosi da Cleveland.