Avanti di un piede
I Cowboys ci hanno provato e riprovato a regalare la partita ai Giants. Non ci sono riusciti, ma comunque li hanno “costretti” all’overtime.
Dopo aver lasciato che i Giants pareggiassero la partita a 19 secondi dalla fine del tempo regolamentare, Dallas ha trovato la forza di racimolare 51 yards nel primo drive del supplementare, chiuso da Cortez con un field goal di 45 yards, che vale una vittoria per 16-13, e spinge i Cowboys solitari in vetta alla propria Conference.
Naturalmente Bill Parcells non ha alcun interesse per la classifica, soprattutto in Ottobre, ma tutto sommato è sembrato soddisfatto del fatto che la sua squadra è riuscita a venire fuori da una lunga litania di errori e a trovare la strada della vittoria.
“Mi sento abbastanza fortunato per aver vinto. La nostra difesa ha giocato un’ottima gara, a parte un piccolo errore di concentrazione negli ultimi 20 secondi. Ma in attacco, siamo stati troppo approssimativi. Non vinceremo molte partite facendo questo tipo di errori. Per questo oggi mi considero abbastanza fortunato.”
D’altra parte, c’è da dire che i Giants sono stati a loro volta fortunati a rimanere in partita. Per il secondo incontro consecutivo, infatti, i Cowboys hanno tenuto palla per più di 40 minuti. Tuttavia, a differenza dell’accelerazione offensiva della gara contro gli Eagles, che ha visto realizzare 33 punti e nessuna palla persa, questa volta i Cowboys non sono riusciti a proteggere bene la palla.
Bledsoe ha fatto fumble su uno snap ed ha lanciato un intercetto. Keyshawn Johnson ha fatto fumble a metà campo dopo una grande ricezione. E Cortez ha sbagliato un field goal e se ne è visto bloccare un altro. Tutto ciò nella prima metà di gara, chiusa in vantaggio per 7-6. Nel secondo tempo, Bledsoe ha perso un’altra palla su un sack, ed un passaggio da touchdown su Jason Witten è stato vanificato da un holding del centro Al Johnson.
All’apertura dell’ultimo quarto, sempre sul punteggio di 7-6, Dallas non ha convertito un terzo-e-uno sulle 11 di New York. Dopo aver tentato di indurre la linea dei Giants ad un offside, i Cowboys piazzavano un altro field goal con Cortez, portandosi sul 10-6 con 12:48 da giocare. E dopo aver recuperato e ritornato un fumble sulle 33 dei Giants, ancora Dallas non riusciva a segnare un touchdown, accontentandosi di un altro field goal che fissava il punteggio sul 13-6 a 4:40 dalla fine.
Non bastava nemmeno il recupero di un fumble sulla 1 yard a decidere l’incontro: dopo tre tentativi inconcludenti, Dallas calciava un punt, respingendo i Giants sulle loro 48. A questo punto, i Giants, che non avevano segnato un touchdown in tutta la gara, con due buone azioni impattavano l’incontro a 19 secondi dalla fine, anche approfittando di una approssimativa copertura su Jeremy Shockey.
A quel punto il fantasma di Washington si è affacciato nelle menti delle 62.278 persone presenti al Texas Stadium. “Ci ho pensato.” ha detto Jerry Jones “Era come se un’oscura presenza fosse appollaiata sulla traversa della porta, scrutandosi attorno. Sembrava che qualsiasi cosa facessimo, venisse comunque fermata sul campo. Ma quando abbiamo iniziato l’overtime, ho sentito che era il nostro turno, di segnare…”.
Infatti, i Cowboys hanno vinto il sorteggio, hanno preso il possesso di palla ed organizzato lo schema vincente con un drive da 51 yards che ha visto partecipare, a turno, tutte le armi offensive dei Cowboys.
Bledsoe (26/37, 312 yards, 93.1 di rating), ha aperto il drive con un lancio da 13 yards su Patrick Crayton, che putroppo usciva malconcio dalla ricezione (probabile frattura all’anca). Il sacrificio di Crayton fruttava un primo down sulle 33 di Dallas. Quindi Bledsoe lanciava su Terry Glenn (12 yards) e poi su Jason Witten (26 yards) raggiungendo le 28 di New York. Dopo poche corse di Marion Barber, Dallas decideva di affidare la gara ai piedi di Jose Cortez, che aveva solo un 2/5 in questa stagione da quella distanza.
“Non ero troppo preoccupato, dopotutto.” Ha detto Cortez “Anche se mi sono tranquillizzato solo dopo che la palla ha superato la traversa tra i pali. Mi sono sentito bene. E’ bello quando una giornata iniziata male finisce in questo modo.” E Cortez è l’immagine di come l’attacco si sia ricompattato ed abbia ricominciato a lottare per riacciuffare l’incontro.
La vera nota positiva della partita contro i Giants è in fondo stata proprio questa: la difesa ha portato sulle spalle la partita quando l’attacco non girava. E l’attacco ha risposto nel momento in cui la difesa stava sbandando. Ma comunque si guardi, Dallas ha trovato il modo di vincere una partita che, in passato, avrebbe trovato invece il modo di perdere.
E forse, questo è un segno dei tempi che stanno per arrivare…