Colts, record e qualche rischio

Indianapolis è l’unica squadra imbattuta di tutta l’Nfl, il 6-0 iniziale di questo 2005 eguaglia quello del 1958, quando la squadra guidata da Johnny Unitas cadde solo alla settima giornata. Ma nella vittoria sui Rams di lunedì sera è caduto anche un altro record: quello dei TD combinati tra un QB e un WR. Infatti Peyton Manning e Marvin Harrison hanno raggiunto quota 86, battendo il record precedente che apparteneva a Young e Rice. Finiti i festeggiamenti c’è però da pensare alla prossima partita, quella che potrebbe regalare ai Colts un nuovo record (la partenza 7-0 è merce rara, solo 20 squadre ci sono riuscite negli ultimi 35 anni). La trasferta di Houston sulla carta pare abbordabilissima, i Texans al momento sembrano la peggior squadra della Nfl, ma i Colts non posso assolutamente distrarsi, come avvenuto nel primo quarto della sfida con i Rams.

I Colts, considerando anche le ultime nove partite del 2004, hanno vinto 14 delle ultime 15 partite di stagione regolare (unica sconfitta, ininfluente, a Denver lo scorso dicembre nell’ultima partita di campionato, con Manning in campo per due soli giochi), ma Tony Dungy sa benissimo che questi numeri lasciano il tempo che trovano: “In ottobre ci si mette nelle migliori condizioni, ma è tra novembre e dicembre che si decide davvero la stagione. Anche se questa è la miglior striscia vincente della mia carriera, è adesso che dobbiamo aumentare il nostro livello di gioco. La partita con i Rams non mi preoccupa, anzi, nonostante la brutta partenza. Siamo partiti male ma la reazione è stata importante, ed è un buon segno. Se siamo in serie positiva non può essere un caso. Adesso comunque dobbiamo guardare avanti, cioè a Houston, senza occuparci dei record, di quello che pensa la gente, di niente. Solo della partita e dei prossimi avversari“.