Vittoria con qualche spavento per Pittsburgh

Jeff Reed, ancora lui. Per l’ennesima volta nella carriera e per la seconda in stagione, esattamente come nell’altro Monday Night contro San Diego, è il Kicker proveniente da North Carolina a dare la vittoria agli Steelers. Questa volta si tratta di un calcio dalle 37 yards con 1 minuto e 36 secondi sul cronometro. Ma facciamo un passo indietro…

Alla vigilia questo “Halloween Monday Night” sembrava chiuso già in partenza, tutti si chiedevano come Baltimore potesse contrastare Pittsburgh avendo l’ultimo attacco dell’NFL e una difesa orfana di due “pro bowler” come Ray Lewis e Ed Reed. Oltretutto gli Steelers non avevano mai perso un Monday Night all’Heinz Field sotto Coach Cowher, l’ultima sconfitta risale infatti al 1991.
Come però ben sappiamo nel Football niente è scontato e una squadra in netta difficoltà con un Record di 2-4 come i Ravens può benissimo presentarsi a Pittsburgh per giocare contro gli Steelers senza nessun timore reverenziale. I “corvi” sono infatti caricatissimi, con una tremenda voglia di vincere, proprio come vuole la filosofia del Coach Brian Billick e quella del loro uomo immagine, il LB Ray Lewis oggi sulla Sideline a causa di un infortunio muscolare che lo terrà fuori per altre 3 settimane.

Nel primo quarto entrambe le squadre partono fortissimo con due drive che portano subito a due TD. Prima sono gli Steelers a portare palla per 79 yards chiudendo con un TD pass per il Rookie Heath Miller. Baltimore riesce a rispondere subito, drive da 73 yards e TD pass per Chester Taylor.

Dopo questo primo, roboante, quarto gli attacchi frenano un po’ e sono quindi le difese, ma direi soprattutto i turnovers, a farla da padrone. Oltre a 2 FG, uno da una parte e uno dall’altra, in questa frazione di gioco si vedono solamente errori. Un Fumble di Jamal Lewis che regala una posizione eccellente a Pittsburgh, un intercetto di Adalius Thomas che porta a 2 quelli subiti in stagione da Roethlisberger, poi un altro Fumble questa volta degli special teams degli Steelers ed infine due intercetti lanciati da Wright, il primo nelle mani di Ike Taylor prima dell’Halftime e il secondo in quelle di Chris Hope per aprire la seconda metà di partita.

Ad inizio terzo quarto Pittsburgh riesce a mettere in piedi un altro ottimo drive, da 64 yards che tiene in campo la difesa avversaria per quasi 8 minuti. Big Ben è autore di ben 7 passaggi completi, l’ultimo dei quali è valido per la seconda segnatura, ancora per lo stesso Heath Miller che porta così a 4 i suoi TD stagionali.
A questo punto Pittsburgh sembra in controllo della partita entrando nell’ultimo periodo con 7 lunghezze di vantaggio. La squadra di Cowher è anche la detentrice della striscia più lunga di vittorie iniziando appunto negli ultimi 15 minuti di gioco con almeno touchdown di vantaggio.

Ma ricordate quello che abbiamo detto prima, vero? Nel Football, se si parla di NFL soprattutto, niente è mai scontato. I Ravens infatti aumentano la pressione sul QB avversario lasciando solo le briciole all’attacco degli Steelers che infatti è anche costretto all’errore in occasione di un punt, errore che regala all’attacco di Baltimore una posizione di campo ottimale. Sfruttando questo momento di crisi dell’attacco avversario e la buona vena di Wright (che chiuderà con 252 yards, 1 TD e 2 INT) coadiuvato egregiamente da Mason (7 ricezioni per 91 yards) i vincitori del SuperBowl XXXIV mettono a segno ben 3 FG nell’arco di 10 minuti rendendo vano lo sforzo di Pittsburgh e portandosi in vantaggio sul 19-17.

Con 3 minuti sul cronometro Coach Cowher, da vero motivatore qual’è, si rivolge al suo quarterback pronunciando le seguenti parole: “This is what it’s all about, Ben!”. Roethlisberger senza proferire parola rientra in campo, a testa alta, conscio dei suoi mezzi e quelli della sua squadra sapendo che ancora tutto è aperto e che tutto è nelle sue mani… Dalla Shotgun formation infatti il ragazzo uscito da Miami (Ohio) completa prima un passaggio per Rande El, poi una slant per Quincy Morgan arrivando sulle 35 avversarie. A questo punto, invocato anche dal pubblico, entra in scena Jerome Bettis, “The Bus”, fin’ora abbastanza in ombra. Con tre solide portate da 18 yards il #36 regala un’ottima posizione per Jeff Reed che non ha difficoltà a mettere tra i pali l’ovale calciato dalle 37 yards. Con poco più di 1 minuto rimasto un QB mediocre come Anthony Wright non può fare niente contro la difesa degli Steelers ed infatti la palla muore sulla linea di metà campo dopo un quarto down non convertito.
La partita si chiude sul 20-19, una vittoria importantissima per Pittsburgh che rimane a mezza partita dai Bengals che guidano la Division con un Record di 6 vittorie e 2 sconfitte.
Sicuramente questa non era la partita che Coaching Staff, giocatori e tifosi di Pittsburgh si aspettavano ma, come sottolineato dal LB Joey Porter, quando si incontrano dei rivali di Division come i Ravens si prende sempre quello che si può, “you take what you can get”.

Guardando le statistiche a fine partite si capisce perché Pittsburgh non sia riuscita a comandare il gioco, le yards guadagnate su corsa sono deficitarie (solamente 101 rispetto alle 221 di settimana scorsa) e anche i turnovers sono troppi per una squadra che ha come filosofia di gioco quella di non perdere palloni sfiancando la difesa avversaria correndoci sopra. La difesa invece ha fatto il suo egregio lavoro anche se non nella maniera semi-perfetta a cui siamo abituati. Il RB avversario è stato sì tenuto per l’ennesima volta sotto le 100 yards, ci sono stati sì 2 turnovers ma è stato concesso un pò troppo sui passaggi con almeno due big play per Derrick Mason che si potevano evitare. Inoltre và sottolineato come gli stessi Ravens abbiano dato una grossa mano ai loro avversari nel portare a casa la W con un FG sbagliato da Stover e un errore grossolano di Wright che in occasione di un terzo and goal non si avvede di un Mason completamente libero nell’angolo destro della Endzone. Queste due occasioni avrebbero potuto significare una partita totalmente diversa e forse una svolta alla loro stagione, a quella degli Steelers sicuramente.