Redskins vs Cowboys. La Rivalita’
Le ultime tre partite di stagione per i Redskins (7 vittorie e 6 sconfitte il bilancio attuale) saranno tutte contro le dirette rivali divisionali. Al Fed Ex Field riceveranno i Dallas Cowboys (8-5) per una delle rivalità piu classiche della NFL. Poi, sempre sul campo amico, sarà la volta dei New York Giants battistrada (9-4). Infine a Philadelphia con gli Eagles (5-8).
I Pellerossa dovrebbero vincere tute e tre le partite per poter avere qualche speranza di playoff. Più realisticamente, l’obiettivo minimo dovrebbe essere quello di chiudere con un bilancio positivo,visto che l’ultimo precedente è datato 1999 col record di 10-6.
Ma torniamo alla rivalità Redskins – Cowboys. Domenica sarà la sfida numero 92. Nell’ultima a Dallas, nella seconda settimana di campionato, vinsero i Redskins 14-13 grazie a due memorabili bombe di Mark Brunell per Santana Moss, rispettivamente da 39 e 70 yards, con i Pellerossa sotto 13-0 a 3:46 al termine della partita.
Così Brunell e Moss hanno aggiunto i loro nomi alla lista di giocatori che hanno fatto grande questa sfida con momenti indimenticabili.
Dai primi anni ’70 continuando nella metà degli anni ’80, l’ NFC East è una battaglia epica dopo l’altra. Kenny Houston che placca Walt Garrison sulla goal line per mantenere una vittoria nel Monday Night nel 1973 per i Redskins. Il rookie Clint Longley lancia un TD pass da 50 yard a Drew Pearson negli ultimi secondi del giorno del Ringraziamento nel 1974. L’intercetto di Darryl Grant riportato in endzone chà da la vittoria nel Championship del 1982. Darrell Green che placca Tony Dorsett in un Monday Night nel 1983. Momenti memorabili.
“L’intensità che avevamo giocando contro Dallas era incredibile” dice Kenny Houston, safety nella Hall Of Fame, che ha giocato per i Pellerossa dal 1973 al 1980, “avrei desiderato giocare ogni partita contro di loro“.
Aggiunge Roger Staubach, QB di Dallas di quell’epoca, “Entrambe erano davvero intense, non ci piacevano e noi non piacevamo a loro, ma c’era grande rispetto“.
Lo stesso George Preston Marshall, fondatore dei Pellerossa, mise un voto di opposizione alla nascita della franchigia texana, per il timore che questa potesse portare via tifosi ed interesse verso i Redskins negli stati del Sud.
Ma alla fine Marshall dovette cedere, ed i Cowboys presero vita. I Redskins vinsero la prma partita 26-14 nel 1960, dall’anno successivo i Cowboys furono inseriti nella NFL Eastern Conference e il doppio scontro annuale esiste da allora. Negli anni ’60 la forza di Washington era un potente attacco aereo capeggiato da Sonny Jurgensen, Charlie Taylor, Bobby Mitchell e Jerry Smith. I Cowboys, che persero il titolo contro Green Bay nel 1966 e 1967, (tra cui il famoso IceBowl) avevano Don Meredith, Bob Hayes e una grande difesa. “Avevano un gioco aereo esplosivo” disse Bob Lilly, defensive tackle dei Cowboys, inserito nella Hall Of Fame, “Sonny faceva sempre paura, Bobby era veloce, Taylor sempre libero e Smith un’ottimo ricevitore per essere un tight end. Il gioco di corse non era granchè, ma con Sonny non ne avevi veramente bisogno“. Ma i Cowboys vinsero 6 partite consecutive tra il 1968 e il 1970, prima dell’arrivo di qualcuno che avrebbe poi intensificato drasticamente la rivalita: George Allen. Oltre alla sua attitudine difensiva, Allen portò ai Redskins anche un’altra caratteristica: detestava Dallas.
Washington vinse subito il primo confronto del 1971 per 20-16, perdendo poi il ritorno per 13-0. Ma i Redskins andarono ai playoffs per la prima volta da un quarto di secolo. Ancora nel 1972 sfida per il Championship della NFC. Billy Kilmer gioca la partita della vita con 14/18 per 194 yards e 2 TDs per Charlie Taylor, nella vittoria dei Redskins per 26-3. “Ci sentivamo in cima al mondo dopo quella partita” disse il DE Ron McDoyle, “ Fu una specie di nostro SuperBowl“.
Tra il 1979 ed il 1982 ci furono sei vittorie consecutive dei Cowboys, striscia che finì in un freddo e grigio giorno a Washington, il 22 Gennaio 1983. L’allenatore era un giovane Joe Gibbs, ed era di nuovo il Championship della NFC. Due giochi su tutti. Dexter Manley che atterra il QB di Dallas Danny White, il quale deve lasciare il campo nel secondo quarto e l’intercetto di Darryl Grant su una palla pizzicata sempre da Manley, riportata poi da Grant in endzone per il TD che chiude la partita 31-17. L’RFK Stadium in quel momento ruggì come mai prima… “La gente batteva i piedi sui sedili dalla felicità, sentii la terra tremare…” disse Joe Theismann.
L’11 Dicembre del 1983, Washington vinse a Dallas per 31-10, e durante il viaggio i giocatori indossarono uniformi militari per provarsi che la loro missione era “Invasione di Dallas”.
Fu la prima di tre vittorie di fila, prima striscia dei Redskins nella serie, poi ne verrà un’altra da 4 verso la fine degli ’80. Nel 1989 Dallas chiuse con un record di 1-15, ma, è inutile dirlo, immaginerete gia con chi vinsero quell’unica partita. Con i Redskins, per 13-3.
Nel 1991 i Redskins erano 11-0 nella marcia verso il terzo SuperBowl della loro storia, e la striscia, manco a dirlo, fu interrotta dai Cowboys (24-21 il punteggio).
Poi vennero Troy Aikman, Emmith Smith e Michael Irvin, 3 vittorie nel SuperBowl per Dallas ed anni bui per i Redskins.
Il 19 Settembre 2005 il trio dei Cowboys è al Texas Stadium per entrare nel prestigioso Ring Of Honor dei Cowboys. E’ un Monday Night contro i Redskins, e Brunell e Moss scrivono l’ennesimo capitolo di questa epica saga.
Il prossimo capitolo è li, è domani.