Si avvicina il “Grande Ballo”
Si avvicina il “Grande Ballo” e sale la febbre in casa Steelers, che hanno deciso di giocare con la maglia bianca la finalissima.
La squadra è in grande spolvero e i ragazzi di Cohwer hanno approfittato di ogni occasione che si è loro presentata e che si sono creati, per battere a domicilio le tre squadre prime classificate della AFC (Bengals, Colts e Broncos), meritandosi il viaggio a Detroit.
Se, come è vero, ci vuole bravura e fortuna per vincere, gli Steelers hanno dimostrato che questo potrebbe essere il loro anno; infatti, senza nulla voler togliere al merito di Polamalu, Roethlinsberger & Co., che hanno dimostrato di avere qualcosa in più degli avversari sotto l’aspetto caratteriale e di concentrazione, non possiamo scordarci l’infortunio a Palmer dopo un gioco del Wild Card Game, l’evidentissima ruggine dei Colts dopo quasi 2 mesi senza partite che contano e la minor forza dei Broncos, che già contro i Patriots, suicidatisi con troppi errori, era uscita allo scoperto.
Senza nulla togliere ai meriti, dicevo, perché 3 vittorie così, da padroni del campo, non sono solo frutto di casualità, ma sono sintomatiche di una forma impressionante e raggiunta al momento giusto della stagione.
Le tre immense prestazioni del QB Big Ben, ci consegnano un giocatore dal carisma eccezionale e che la squadra segue con piena fiducia. Ben è il secondo più giovane giocatore a raggiungere il Super Bowl (dopo Dan “the Man” Marino), ma pare avere già tutto sotto controllo. Se così è, ce ne accorgeremo domenica 5 febbraio.
La partita è tutt’altro che facile; i Seattle Seahawks sono tornati in forma dopo le 2 partite di playoffs, ed il pieno recupero dell’MVP della stagione Shawn Alexander potrebbe essere determinante in una partita che gli Steelers affronteranno da favoriti per la prima volta in questa post season.
La difesa degli Steelers ha la qualità e soprattutto il carattere per affrontare un attacco fortissimo come è quello dei Seahawks, ma, di contro, Holmgren è un genio e le sue contromosse le ha già studiate. Interrogativi invece per quanto riguarda Cohwer, HC di Pit, che potrebbe fare l’errore di affrontare, nonostante la forma strepitosa del suo QB, la partita in maniera troppo conservativa.
La partita, insomma, non è di facile lettura e i 2 coach potrebbero essere costretti a stracciare e reinventare più volte il gameplan. Vedremo.
Gli Steelers sono carichi, confidenti nella loro forza che li ha portati a compiere un filotto di imprese che li consegna, vada come vada, agli annali della storia della NFL. Ma non si accontenteranno, potete starne certi.
“Come dice il Coach (Cohwer), in pochi si ricordano di chi ha perso, tutti di chi ha vinto” dice il Kicker Jeff Reed.
“Hey, ascoltami – ha detto Dan Marino al giovane Ben – “goditi il momento, ma concentrati e impegnati per vincere, perché non puoi sapere se ti ricapiterà un’altra occasione”.
“Lo scorso anno ero un po’ troppo fiducioso – dice Roethlinsberger – quest’anno ho capito dove sono, dove siamo come team e la situazione; penso di essere più preparato dello scorso anno”
“Non si può paragonare questa squadra a nessun altra – dice il defensive lineman Kimo von Oelhoffen (protagonista involontario dell’infortunio a Carson Palmer nel match di Wild Card contro i Cincinnati Bengals) parlando dei Seattle Seahawks – loro corrono a destra o a sinistra, non sai mai da dove arrivano e hanno dei giocatori fortissimi. Loro fanno cose diverse da tutti gli altri e le fanno bene.”
Per ultime le parole del grande Bus, Jerome Bettis, che giocherà in casa, essendo di Detroit, il Super Bowl: “E’ lo stesso tipo di città di Pittsburgh, lo stadio è un Dome come quello di Indianapolis, quindi sono fiducioso.”
Insomma c’è grande rispetto verso gli avversari, ma anche la convinzione, che credo giusta, sul fatto di poter fare una gran bella figura, da parte dei giocatori della squadra di Pittsburgh.
Il verdetto, tra pochi giorni, al campo.
E che sia un bel Super Bowl.