Una classe ricca di classe…
Troy Aikman ce l’ha fatta entrando in una delle classi più numerose degli ultimi anni. Il ragazzo che riceveva i suoi lanci, Michael Irvin, dovrà invece aspettare ancora un pò. Con Aikman sono stati eletti anche Reggie White, Warren Moon, Harry Carson, John Madden e Rayfield Wright. Non veniva introdotta nella Hall of Fame una classe così numerosa dal 2001.
Emmitt Smith, che formava la “Tripletta” con Aikman e Irvin che ha portato tre Superbowls ai Dallas Cowboys, ha condotto un’appassionata campagna a favore dei suoi vecchi compagni di squadra. Ma Irvin, coinvolto in fatti extrasportivi in tempi recenti, dovrà attendere una seconda occasione.
“Non voglio entrare nel merito del perchè non sia stato eletto” ha dichiarato Aikman. “Non so cosa possa rendere un giocatore più o meno degno della Hall of Fame. Ma posso dire, a puro titolo personale, che se c’è mai stato un wide receiver degno della Hall of Fame, quello è Michael Irvin“.
E Irvin ha celebrato l’elezione di Aikman più di quanto non si sia rammaricato della sua esclusione: “Qualunque sia il livello del mio disappunto, è comunque inferiore a quello della mia gioia per Troy. L’anno scorso di questi tempi, ero a piangere nella mia stanza. Non volevo uscire. Ora sono qui a Canton, e sto ridendo e godendomi questo momento per Troy. Non sono io il festeggiato: oggi è la festa di Troy“.
Aikman, Moon e White (leader nei sack in carriera al momento del suo ritiro nel 2000) sono stati eletti al loro primo anno di eleggibilità. Moon diventa il primo quarterback di colore nella Hall of fame. “Tutti i quarterbacks afroamericani stanno dividendo la mia gioia con me. Non voglio fare un discorso razziale, ma penso che questo sia un evento significativo. Vuol dire che siamo arrivati all’apice del nostro sport“.
Madden e Wright erano alla loro seconda nominaton. Carson era alla settima volta in finale. La classe 2006 verrà introdotta ufficialmente a Canton con una cerimonia nel weekend del 5 e 6 agosto.
Smith, rushing leader NFL eleggibile alla Hall of Fame tra quattro anni, ha puntato l’indice difendendo l’amico Irvin: “Questa è la Pro Football Hall of Fame, non la Life Hall of Fame. Le sue statistiche sono quelle che sono. E questo nessuno può cambiarlo“. Irvin ha avuto problemi per possesso di cocaina e marijuana, e l’esito di questa votazione a molti ha fatto tornare in mente ciò che accadde per un altro grande ricevitore dei Cowboys, Bob Hayes, che si vide preclusa la Hall of Fame per analoghi problemi.
Aikman, prima scelta assoluta nel draft 1989, ha guidato Dallas nuovamente al vertice dopo un periodo opaco, conquistando tre Superbowl in quattro stagioni e risultando quasi il quarterback più preciso della lega. Aikman vinse 90 partite negli anni ’90, più di qualsiasi quarterback in qualsiasi decade.
White, scomparso il 26 dicembre 2004, era conosciuto come il “Ministro della Difesa”, anche a causa del fatto che era un pastore Battista. “Vorrei fosse qui, questo è l’unico mio rammarico” ha detto sua moglie Sara. “Ma chissà? Forse c’è. Forse è proprio qui, con noi“. White aveva totalizzato 198 sacks quando lasciò la NFL dopo 15 stagioni con Philadelphia, Green Bay e Carolina. Iniziò la sua carriera nella USFL, ha avuto 13 convocazioni consecutive al Pro Bowl e venne scelto per la squadra NFL del 75esimo anniversario della lega.
La carriera itinerante di Moon parte dalla CFL, dove ha vinto cinque Grey Cup consecutive, fino a Houston come free agent nel 1984. Ha anche giocato a Minnesota, Seattle e Kansas City, completando passaggi per 51.061 yards e 313 touchdowns. Qualche osservatore aveva preconizzato che la mancanza di un Superbowl vinto avrebbe ridotto le sue possibilità di venire eletto. Non è stato così.
Carson, linebacker nove volte Probowler ritiratosi nel 1988 con la maglia dei New York Giants, aveva espresso frequenti critiche al meccanismo della Hall of Fame, affermando spesso che avrebbe preferito restare fuori da qualunque ballottaggio. Ieri era alle Hawaii, irreperibile e non disponibile per qualsiasi tipo di commento sulla sua elezione. Era la sua settima nomination, la terza negli ultimi sei anni.
Wright era il cardine della linea di attacco dei Cowboys degli anni ’70, dopo che coach Tom Landry lo aveva spostato da tight end a tackle. “Gli dissi che non avevo mai giocato in quella posizione, e lui mi rispose: ‘Sarai un grande tackle. Devi soltanto guadagnare un pò di peso’“. Wright era già entrato tra i finalisti nel 2004.
Madden, famosissimo per le sue apparizioni televisive e cinematografiche, oltre che per i videogames che portano il suo nome, ha la migliore percentuale tra gli allenatori NFL con le sue 100 vittorie (.759). Ha guidato gli Oakland Raiders per 10 anni vincendo il Superbowl XI nel gennaio 1977. “Sono confuso, grato, riconoscente. Ho solo bisogno di sedermi… Grazie, grazie, grazie“.
Il primo escluso è stato Thurman Thomas, MVP di lega nel 1991 e catalizzatore dei quattro titoli AFC consecutivi nei primi anni ’90 dei Buffalo Bills.