Il Super Bowl del destino

1- Cincinnati Bengals
2- Indianapolis Colts
3- Denver Broncos
4- Seattle Seahawks
Quattro imprese una in fila all’altra e i Pittsburgh Steelers alzano il Vince Lombardi Trophy al cielo, forse increduli, sicuramente non ancora completamente consci di quello che hanno fatto dal finire della stagione fino a The Game.

No, non parlerò dell’arbitraggio che tutto è stato tranne che degno di un Super Bowl (errori più a favore di Pittsburgh, ma anche alcune cantonate a favore di Seattle), parlerò di un’impresa che non ha precedenti tra i Pro del Football Americano, l’impresa di una squadra che ha vinto meritatamente il titolo perché ha saputo sempre approfittare delle situazioni favorevoli, alcune delle quali cercate, l’impresa scaturita anche e soprattutto da un cambio di approccio ai match che Cohwer, memore di alcune dolorose sconfitte nei playoffs delle stagioni precedenti, ha voluto.

Vincere il Super Bowl giocando sempre fuori casa è come scalarel’everest a mani nude. In ogni partita si trovano condizioni climetiche diverse, in ogni partita c’è il pubblico che fa di tutto per farti sbagliare. Io stento ancora a credere che ci siano riusciti. Incredibili, davvero incredibili questi ragazzi!

Non è facile che un Coach metta in discussione la sua filosofia e rischi un cambiamento di gioco nel momento clou della stagione, ma Cohwer l’ha fatto meritandosi i complimeti che tutti gli dobbiamo.
Forse non è il miglior capo allenatore in circolazione, ma di sicuro ha un carisma eccezionale e sa motivare i suoi come pochi altri, forse nessuno.

Gli Steelers, in questa post season, sono sembrati dei predestinati, come ci fosse una mano invisibile a spingerli verso il traguardo; una mano che però, non ci avessero messo tanto del loro, li avrebbe travolti.
Hanno corso verso quello che era il loro obiettivo, un obbiettivo voluto più di tutti gli avversari che, turno dopo turno, si sono messi loro davanti.

I Seahawks sono parsi più forti, ma hanno perso molte occasioni soprattutto nel primo quarto quando hanno avuto diverse posizioni di partenza favorevoli. Per vincere un Super Bowl bisogna saper far tesoro delle situazioni che capitano, reagire in fretta ai momenti difficili della gara, mantenere la calma e avere pazienza. Big Ben e soci hanno fatto tutto questo, Hasselbeck e compagni no. Pittsburgh ha vinto, Seattle no.

Conta questo, conta arrivare ad alzare il trofeo a forma di palla lunga un piede, sul resto si può discutere, ma non su questo.

Ben Roethlisberger ha offerto una brutta prestazione e ci sta dopo 3 partite perfette, ma nonostante questo e a soli 24 anni, ha dimostrato di avere la lucidità di un campione navigato in diversi momenti del match. Questo ragazzo ha una forza mentale incredibile, non si fa scalfire dagli errori, ne fa tesoro. I compagni lo hanno seguito ciecamente e lui li a portati a Detroit, dove hanno alzato il VLT.

La partita è stata brutta e arbitrata in maniera pessima; la tensione era alle stelle, la posta in palio importantissima. Ha vinto chi alla tensione ha saputo far fronte nel modo migliore.

Il risultato finale è stato di 21-10 con questo ordine di segnature:

1ST QUARTER
SEA FG Josh Brown 47 Yd, 0:22. Drive: 7 plays, 22 yards in 3:39. 0-3

2ND QUARTER
PIT TD Ben Roethlisberger, 1 Yd run (Jeff Reed kick is good), 1:55. Drive: 11 plays, 59 yards in 6:20. 7-3

3RD QUARTER
PIT TD Willie Parker, 75 Yd run (Jeff Reed kick is good), 14:38. Drive: 2 plays, 75 yards in 0:22. 14-3
SEA TD Jerramy Stevens, 16 Yd pass from Matt Hasselbeck (Josh Brown kick is good), 6:45. Drive: 3 plays, 20 yards in 0:53. 14-10

4TH QUARTER
PIT TD Hines Ward, 43 Yd pass from Antwaan Randle El (Jeff Reed kick is good), 8:56. Drive: 4 plays, 56 yards in 1:50. 21-10

Il premio come MVP della partita è andato a Hines Ward.

Complimenti a Cohwer, a Jerome Bettis che ha vissuto la gioia più grande che un atleta possa provare vincendo l’anello nella sua Detroit, a Big Ben, a Polamalu e atutti gli Steelers. E di Dick Lebeau che dire? fate voi, nessun complimento può essere abbastanza grande per questo immenso defensive coordinator.

Complimenti anche agli sconfitti che hanno visto svanire il sogno sul più bello, ma che hanno disputato una stagione bellissima.

Ci aspetta ora una offseason coi botti e una lunga attesa che ci porterà alla prossima stagione nella quale tutti ripartiranno con l’obiettivo di riuscire laddove sono arrivati, meritatamente, i Pittsburgh Steelers.