In vista del draft

Con il draft 2006 ormai alle porte, non c’è dubbio che i Bengals si presentano all’appuntamento con sentimenti molto diversi rispetto a 2 mesi fa. L’amaro epilogo di campionato, con Carson Palmer azzoppato da un brutto colpo, e una difesa non ancora preparata a contenere l’attacco dei futuri campioni, gli arcirivali Pittsburgh Steelers, era ben chiaro quali dovessero essere le prime mosse da operare in vista dell’apertura del mercato dei free agent.
Il primo obiettivo era quello di sopperire alla mancanza di Palmer, per il quale i tempi di recupero potrebbero protrarsi fin oltre l’inizio del prossimo campionato. In considerazione della probabile dipartita di Jon Kitna che si è difatti accasato con Detroit, i Bengals hanno da subito acquisito Doug Johnson e terminato una lunga e affannosa ricerca, con l’inserimento nel proprio roster di Anthony Wright, l’anno scorso con i Ravens. Entrambi garantiscono esperienza, avendo accumulato un totale di 30 partenze da titolare nella loro carriera, ma rimane chiaro che si spera siano soluzioni a breve termine, in attesa del rientro del numero 9.
Inserimenti importanti riguardano anche la difesa: Dexter Jackson garantirà un upgrade nella secondaria che l’anno scorso ha dovuto battagliare con gli infortuni. L’ex MVP del Superbowl XXXVII è nella parte discendente della carriera, ancora porterà esperienza e solidità al reparto.
Un altro veterano è stato acquisito per rafforzare la linea difensiva, e malgrado i suoi 33 anni, Sam Adams dovrebbe essere ancora in grado di contribuire efficacemente nel contenere le corse. Adams è una vecchia conoscenza di coach Marvin Lewis, avendo fatto parte insieme dell’organizzazione dei Baltimore Ravens vincitori di un anello 5 anni fa.
Un’altra importante acquisizione, il WR Antonio Chatman, che portarà nuova linfa anche negli special teams come ritornatore.
Importante in vista del draft, sono state le rinegoziazioni di alcuni contratti in scadenza. Su tutti spicca quello di Chad Johnson, che ha fimato un contratto da 35.5M di dollari che lo legherà alla franchigia dell’Ohio fino al 2011. Importanti anche le conferme del FB Jeremy Johnson e della G Bobby Williams.
In virtù di queste decisioni, Cincinnati si presenta al draft, non più con la necessità di tappare i buchi di un reparto, ma con la possibilità di scegliere il miglior giocatore disponibile. Non è neanche da escludere una trade per scendere di posizione e assicurarsi un maggior numero di scelte. Perchè da quando Lewis a messo piede nella Queen City il discorso è sempre quello: una squadra da titolo si costruisce soprattutto attraverso il draft.