Il Draft dei Chiefs

Vadiamo, dopo i Rams, quali sono state le scelte dell’altra formazione del Missouri.

Il primo ad essere selezionato, nonostante molte squadre avessero in mente di farlo più avanti (stante le sue non eccelse prestazioni alla combine), è stato il DE Tamba Hali, prodotto di Penn State.
La sua è una storia molto particolare: è infatti riuscito a scappare dalla Liberia, Paese africano devastato dalla guerra civile, nel quale la madre Rachel ancora risiede.
Tamba la parla al telefono, ma non la vede da ben 12 anni. Il padre, Henry, ha lasciato la Liberia 7 anni fa, raggiungendo il ragazzo quando aveva 10 anni
Hali spera, con le proprie abilità nel football, di avere redditi sufficienti per acquisire la cittadinanza e per e portare sua madre a Kansas City.
Tamba ha un carattere solido ed eccellenti doti fisiche.
Il coach di reparto di Hali al college, Larry Johnson Sr., è il padre del RB Pro Bowler running back Larry Johnson, anch’egli giocatore dei Chiefs.

Il secondo giovane ad essere scelto è stato la safety Bernard Pollard, proveniente da Purdue.
Ha giocato da titolare 35 delle 36 gare in 3 stagioni per quel college, guidando i Boilermakers in fatto di placcaggi sia nella stagione da sophomore che in quella da junior.
Pollard è il grande colpitore che Herman Edwards ed il dfensive coordinator Gunther Cunningham vogliono per la loro secondaria; se la cava discretamente con le corse, ma dev’essere più consistente; inoltre, ci si interroga da più parti circa la sua abilità nella copertura sui passaggi.
Ha avuto parecchio problemi coi propri allenatori, ma Cunningham ed Edwards sono bravi a gestire certe personalità. Il ragazzo sarà certamente un pungolo per il titolare Sammy Knight.

Al terzo giro, è stato il turno del QB Brodie Croyle, provenienza Alabama.
Il giovane signal caller deteiene i records del college in fatto di passaggi completiati, yards su passaggio e TD passes.
Il sistema in cui ha giocato sinora è piuttosto simile a quello di Kansas City, e non dovrebbe avere quindi eccessivi problemi nella transizione alla NFL.
E’ un QB istintivo, con un buon braccio e doti di leadership.
Potrà giocarsi il posto di backup con l’attuale secondo di Trent Green, Damon Huard.

La quarta scelta è caduta sul DB Marcus Maxey, da Miami; presso quel college, il giovane si è laureato in psicologia.
In carriera, ha gicoato in diverse occasioni da cornerback, nickel back e free safety. E’ divenuto titolare solo nell’anno da senior.
Maxey ha notevoli doti atletiche e può diventare un giocatore estremamente produttivo: ha grande abilità nella pressione sui ricevitori.

Al sesto giro è stata presa la guardia Tre’ Stallings, prodotto di Mississippi, il cui padre Robert è stato in passato TE dei St. Louis Cardinals.
Ha giocato titolare per 4 anni al college dove ha giocato da tackle; i Chiefs però intendono impiegarlo come guardia.

Sempre al terzo giro, è arrivato il WR Jeff Webb, da San Diego State: è stato compagno di college del figlio di Herman Edwards, Marcus.
Per 3 stagioni, ha guidato gli Aztecs in fatto di ricezioni. Ha chiuso al secondo posto nella storia del college quando a ricezioni e quarto per yardaggio.
E’ più un ricevitore di possesso che un giocatore bravo ad andare in profondità.

L’ultimo giocatore ad essere selezionato, al settimo giro, è stato la safety Jarrad Page, uscito da UCLA.
Lì ha giocato anche a baseball: è stato draftato da Milwaukee nel 2002 e da Colorado nel 2005.
E’ stato la strong safety titolare per 4 anni al college, mettendo a segno 9 intercetti in carriera.
E’ un giocatore imponente, che non ha paura di colpire: tuttavia, sembra più idoneo a difendere sulle corse che sui passaggi.