La NFLPA contraria ai test ematici per l’HGH

Il sindacato dei giocatori NFL dubita dei metodi attualmente in uso per l’esecuzione dei controlli ematici volti ad individuare l’HGH, l’ormone della crescita; l’Associazione sostiene altresì che la Lega non intende implementare tali controlli per i propri giocatori, secondo quanto riporato dal “Washington Post” nella giornata di ieri.

Il Direttore Esecutivo della NFLPA, Gene Upshaw, ha dichiarato al quotodiano che lui ed altri dirigenti della Lega dubitano dell’affidabilità dei tests, utilizzati per la prima volta in occasione delle Olimpiadi di Atene nel 2004.

A questo punto, stiamo rivedendo il metodo di esecuzione dei controlli“, ha detto Upshaw. “Non siamo sicuri che funzionino. Non c’è test delle urine, e persino quello ematico non è affidabile“.

Il pitcher degli Arizona Diamondbacks, Jason Grimsley, ha confessato agli investigatori federali di aver assunto l’HGH, steroidi ed amfetamine, secondo i verbali degli inquirenti.

A detta del “Post”, l’ormone della crescita è incluso nella lista delle sostanze proibite dalla NFL, ma allo stato non v’è alcun test delle urine che possa riscontrarne la presenza nell’organismo.
Upshaw ha fatto sapere che si opporrà ad eventuali test ematici.

Quando si comincia a parlare di qualcuno che entra in spogliatoio per prelevare del sangue, bè, è una situazione totalmente diversa da un prelievo di urine“, ha detto Upshaw alla NFLPA.
So che, personalmente, avrei problemi se così si agisse. Non sono pronto a fare quel salto“.