In confidenza…
Terrell Owens ancora non conosce l’applauso dei 65.000 del Texas Stadium, ma ha avuto un assaggio del trattamento che i tifosi di Dallas riservano alle star ieri, in un superstore della catena Wal-Mart a Irving, dove una miriade di fans lo ha atteso per potersi far autografare il suo ultimo libro, intitolato “T.O.“, uscito nelle librerie la scorsa settimana.
Proprio questo libro ha dato la scossa ad una off-season piuttosto tranquilla intorno al Valley Ranch: i tifosi infatti hanno finalmente qualche cosa su cui affondare i loro denti nelle prossime due settimane, in attesa dell’inizio del training camp di Oxnard. Jason Hicks, un sedicenne di Dallas, è stato il primo tifoso in fila alle due e mezza del pomeriggio, più di tre ore prima dell’arrivo di Owens in un tripudio di tifosi.
Vestito casual con una maglietta ed un cappellino da baseball, il receiver ha anche risposto a qualche domanda dei giornalisti. Lui ed il co-autore Jason Rosenhaus accompagnano i lettori dalla ascesa nel mondo del football, iniziata nella piccola città natale di Owens, attraverso il periodo ai 49ers, fino ai due turbolenti anni passati a Philadelphia, comprensivi del famoso dissidio con Donovan McNabb e della sospensione dalla squadra per comportamento lesivo del morale del team.
Il capitolo finale racconta l’approccio dei Cowboys a Owens, che ha firmato un contratto triennale di 25 milioni di dollari. Owens ringrazia il GM dei Cowboys Jerry Jones dal profondo del cuore, affermando di essere felice di essere a Dallas e di voler vincere con i Cowboys. Owens ha anche dichiarato che il libro non è un’autodifesa o un’apologia, ma più semplicemente una spiegazione dei fatti che lo hanno portato a Dallas.
“Credo che in questo libro ci sia molto della mia anima. Come sempre ci sono due facce della stessa verità. Per un pò, di questa storia se ne è conosciuta una sola. Questo è il motivo che mi ha spinto a scrivere questo libro, anche per dare ai tifosi di Philadelphia, a mente fredda, la mia spiegazione ed il mio punto di vista su quello che è davvero accaduto“.
“Ho avuto un buon feedback da questo libro di 242 pagine, e non è stato un caso che sia uscito prima dell’inizio del training camp del 28 luglio. Non volevo distrazioni dopo quella data, specialmente per rispetto verso i miei nuovi compagni. Ricordo cosa è successo l’anno scorso, ed anche negli anni precedenti. Desideravo poter mettere da parte tutto e guardare avanti pensando solamente a giocare a football“.
Owens si è detto sopraffatto dall’accoglienza ricevuta a Dallas. Probabilmente ne riceverà una molto diversa dai tifosi degli Eagles il prossimo 8 ottobre, quando i Cowboys giocheranno la partita a Philadelphia: “Li sto aspettando. Sapevo di doverci tornare, e di dover fare i conti con questa realtà. E sono pronto“.