Io, Jim, il football e la vita…

L’anno scorso in giugno i Gladiatori Roma decisero di organizzare un Summer Camp di football a Roma, invitando Jim Tomsula e Richard Kent. Francamente non avevo mai sentito nominare nessuno dei due, e non me ne preoccupai più di tanto, considerata la pletora di misconosciuti “fuoriclasse” americani che ogni anno sbarcano nel football nostrano. Poi qualcuno mi disse che erano i due allenatori che si erano giocati, su opposte sponde, il World Bowl XIII della NFL Europe.

Kent e Tomsula con il World Bowl

Kent e Tomsula con il World Bowl

La cosa mi colpì. Non tantissimo, a dire il vero, ma mi colpì. Decisi di documentarmi, e mentre feci un pò di fatica a trovare notizie su Richard Kent, scovai montagne di informazioni su Jim Tomsula, il più giovane dei due. La prima cosa che mi balzò davanti fu una foto di Tomsula con in testa un cappello a foggia di fetta di gruviera. “Che razza di tipo è costui?“, pensai tra me e me. Ed iniziai a leggere.

Jim Cheddarhead

Jim “Cheddarhead”

Scoprii che Jim era cresciuto al Catawba College, una minuscola università situata in una minuscola città chiamata Salisbury, in North Carolina. Che come giocatore dei Catawba Indians aveva giocato 20 partite in due stagioni, totalizzando 109 placcaggi e giocando anche nei playoffs universitari. E che appena uscito dall’università, nel 1989 con un bachelor in Sports Management, aveva iniziato ad allenare nello staff di quella sua stessa università. Dopo due anni a Catawba, aveva allenato per cinque anni Charleston Southern University, per poi tornare alla sua alma mater nel 1996, restandovi fino all’anno successivo. “Un altro fuoriclasse, lo sapevo“, pensai dentro di me, proseguendo la lettura. Ma poi lessi che nella primavera del 1998 Tomsula si era unito allo staff dei London Monarchs in NFL Europe, e che malgrado la squadra valesse realmente pochino la sua linea difensiva si era dimostrata una delle più dominanti del campionato, permettendosi il lusso di asfaltare per ben cinque volte nello stesso incontro un signore di nome Kurt Warner, quarterback degli Amsterdam Admirals… Questo si che mi aveva impressionato.

Warner con la casacca degli Admirals

Warner con la casacca degli Admirals

Allo scioglimento dei Monarchs, Tomsula era passato agli Scottish Claymores, dove rimase fino al 2003 diventando uno degli allenatori (di qualunque sport) più famoso ed amato di Scozia, tanto che nel 2004 venne introdotto nella Cheddarheads Hall of Fame (“Ecco cos’era quel cappello strano…“). In quell’anno passò ai Berlin Thunder come defensive coordinator, indossando anche l’anello del World Bowl. Aveva ripetuto l’impresa della finale anche l’anno dopo, ma l’esito non era stato positivo come nel tentativo precedente, e dunque veniva a Roma a disintossicarsi delle tossine del campionato appena concluso, prima di tornare in Florida, a Boca Raton, dove passa i momenti liberi dal football con la sua famiglia.

L'affetto dei tifosi scozzesi per Jim

L’affetto dei tifosi scozzesi per Jim

Venni coivolto in quel camp come “accompagnatore” dei coach americani dai loro alloggi allo Stadio Flaminio. Non che la cosa mi piacesse molto, ma bisogna dare una mano… Abituato ai nostri divi del calcio, ero convinto che avrei avuto a che fare con due “soloni” pieni di scienza e filosofia sportiva, che si sarebbero degnati di cospargere i nostri giovani atleti col seme della sapienza. Niente di più sbagliato. Scoprii invece due persone di una gentilezza squisita e di una sollecitudine fuori del comune verso i nostri ragazzi. Uno, Richard Kent, un pò introverso ma dal grande metodo e dalla grande pazienza, l’altro, Jim Tomsula, dal carattere vulcanico, entusiasta ed estroverso, un vero trascinatore per chiunque voglia fare football. Entrambi dotati di un carisma e di una conoscenza tecnica del football senza eguali, almeno nel panorama italiano.

Lo staff tecnico al Gladiatori Summer Camp 2005

Lo staff tecnico al Gladiatori Summer Camp 2005

Ma a terminare di sgretolare i miei preconcetti verso i “divi” del football, venne la cena offerta a casa sua da Marcello Loprencipe ai coach ed alle loro famiglie, a cui si unì anche Bill Currier, indimenticato difensore dei New York Giants. In quell’occasione uscì fuori il grande spessore umano di Jim Tomsula. Si stabilì una grande empatia, e conobbi sua moglie Julie e le figlie Britney e Brooke. Parlammo delle nostre esperienze di vita e solo marginalmente di football. Alla fine di quella serata, nel momento del congedo, provai quella nostalgia che si prova per gli amici che stanno per partire, anche perchè avevamo, tutti noi italiani, vissuto in quei giorni l’essenza vera del football: un’essenza di purezza cristallina, non inquinata da rivalità, campanilismi o polemiche sterili come spessissimo accade qui da noi.

Jim tra i giovani Gladiatori

Jim tra i giovani Gladiatori

Il resto è storia recente, e spiega anche il titolo dato a questo articolo un pò sui generis: Jim è nominato head coach dei Rhein Fire. A 38 anni è il più giovane head coach della storia delle leghe professionistiche di football. Molti analisti, considerando che viene dall’entourage di Carl Peterson, presidente dei Kansas City Chiefs e convinto sostenitore della NFLEL, lo considerano il futuro allenatore in pectore dei Chiefs. Che colpo sarebbe avere un’intervista con lui per Endzone! Al termine della stagione NFLEL, una sera di qualche settimana fa, vado al campo di allenamento dei Gladiatori e, con grande sorpresa, al centro del campo vedo Jim Tomsula tra i ragazzi della giovanile. “Ecco il momento“, penso tra me e me, e mi avvio verso di lui… Jim mi vede, si gira, mi viene incontro e mi apostrofa: “Ehi, amico mio! Come stai? Come va la tua schiena? Hai ancora la tua bella macchina?“, come se fossero passati cinque minuti da quando ci eravamo lasciati l’anno precedente. Abbiamo parlato di tutto, meno che di football, di NFLEL e di Rhein Fire. Come due vecchi amici.
Nella vita ci sono delle priorità, e mi scuserete per quella intervista mancata.
Almeno spero…

Jim e Marcello

Jim e Marcello…

Nota dell’autore – Sei mesi dopo la pubblicazione di questo articolo, Jim Tomsula è diventato defensive linemen coach per i San Francisco 49ers, a dimostrazione delle sue grandi capacità tecniche ed umane. In bocca al lupo, Jim…