Chiaroscuri

Si chiude con un inaspettato pareggio 10-10 contro i Minnesota Vikings e con una prestazione ricca di lati oscuri più che di chiari la preseason dei Dallas Cowboys. E’ pur vero che la squadra chiude imbattuta sul 3-0-1 per la prima volta dal 4-0 del 1985, ma le ombre riguardano proprio i due grandi acquisti dei Cowboys, Terrell Owens e Mike Vanderjagt.

Nel suo debutto stagionale T.O. ha giocato 19 azioni e ricevuto un solo passaggio per 6 misere yards, forse anche perchè Drew Bledsoe ha subìto un forte contatto casco contro casco con un linebacker dei Vikings, che lo ha costretto a lasciare il campo prima della fine del primo quarto di gara. Vanderjagt ha invece mancato due semplicissimi field goal da 33 e 32 yards durante l’overtime, che hanno costretto Dallas a chiudere l’incontro in parità.

E’ pur vero che entrambi hanno passato in campo più tempo in questa gara che in tutta la loro preseason, tormentati come sono stati da diversi piccoli infortuni, ma di sicuro entrambi devono ancora dimostrare a Bill Parcells di valere il denaro che sono stati pagati. ma mentre Owens si è mosso abbastanza bene sul campo, anche se i numeri prodotti sono stati deludenti, Vanderjagt deve ancora dimostrare di essere affidabile sui kickoffs (finora battuti da Suisham) e soprattutto sui field goals.

Le condizioni di Bledsoe invece non sembrano preoccupare Parcells. Prima dell’uscita forzata, il quarterback aveva inanellato un ottimo 9 su 11 per 69 yards, prestazione però macchiata anche da un intercetto (il primo della preseason). Dopo la sua uscita, le buone notizie sono arrivate invece da Tony Romo, autore di un lusinghiero 30 su 45 per 349 yards ed il touchdown pass a 17 secondi dalla fine sul terzo runningback Tyson Thompson, che ha portato la partita in overtime. Romo ha passato per altre 99 yards in overtime, di cui ben 85 sul rookie Sam Hurd, che ha terminato la gara come miglior ricevitore dei Cowboys con un totale di 110 yards.

Ma nonostante ciò, Vanderjagt ha calciato larghi sulla destra entrambi i facili field goal che avrebbero potuto dare la vittoria ai Cowboys. “Non ho scuse“, ha detto il kicker, “Lo snap era perfetto, l’hold era perfetto, erano davvero due calci facili facili. Me li sognerò di notte! Ma non mi preoccupo: nel 2003 dopo la preseason ero a un calcio realizzato su tre, e in quell’anno non sbagliai nulla. Sono capace di ben altro quando la posta in gioco conta“.

Vedremo, dato che da adesso in poi tutto “conta”…