Seattle soprende tutti, soprattutto i Giants

L’arrivo dei Giants a Seattle era stato preceduto da polemiche sul “12 uomo” ovvero sul rumorosissimo pubblico di casa che l’anno scorso aveva fatto commettere alla squadra di New York numerose penalità, con insinuazioni sul fatto che la rumorosità fosse amplificata artificialmente per rendere impossibile agli avversari le comunicazioni. Il problema non è stato portato alla luce dai Giants stessi ma ovviamente il fatto che se ne parlasse proprio prima che questa squadra arrivasse in città ha fatto nascere qualche sospetto. Il tutto però non ha fatto altro che eccitare il pubblico di Seattle che è accorso numerosissimo per l’importante partita registrando un’affluenza record di 68.161 spettatori.
E i Seahawks li hanno subito ripagati offrendo una prima metà di gara praticamente perfetta portandosi subito in vantaggio nel primo quarto per 21-0 ed arrivando all’intervallo sul punteggio di 35-3. Se settimana scorsa i Seahawks avevano battuto i Cardinals praticamente nella prima metà del primo quarto, questa settimana invece hanno pensato bene di prendersi un vantaggio ben più consistente, consci anche che i Giants la domenica precedente avevano rimontato 17 punti agli Eagles vincendo la partita in overtime.

Seattle al primo gioco in attacco si è vista intercettare un passaggio di Hasselback inteso per Jackson ma ha subito annullato il tutto contraccambiando il favore. Ken Hamlin ha tagliato la traiettoria del passaggio di Eli Manning per Plaxico Burress riportando la palla per 37 yds sulle 15 di New York. 13 yds di passaggio a Jackson e quindi ecco il primo TD della stagione di Shaun Alexander che ha aperto le marcature, almeno per i Seahawks.

I Giants sono stati costretti dalla difesa ad un punt e nel drive successivo è arrivato anche il primo td Nate Burleson portando il risultato dopo soli sette minuti di gioco a 14-0.

L’attacco dei Giants ha continuato a latitare per tutta la prima metà di gioco (Eli Manning arriverà all’intervallo con 8 su 16 passaggi completati per sole 65 yds e 3 intercetti) lasciando alla difesa avversaria, guidata da un ritrovato Hamlin , la possibilità di prendere il sopravvento. Su un terzo down e due yds Manning ha tentato un passaggio per Toomer, momentaneamente libero, ma The Hammer, Ken Hamlin, ha intuito il gioco ed intercettato il suo secondo pallone riportandolo per altre 26 yds sulle 27 dei Giants. Hasselback ha impiegato solo 4 giochi per portare i suoi in vantaggio 21-0 con un passaggio di 4yds per Darrell Jackson (che concluderà la partita con 7 ricezioni per 57 yds e due TD).

Nel secondo quarto l’incubo per i Giants non ha accennato a finire: alle difficoltà di comunicazione di Manning con i propri compagni, e le conseguenti penalità per false partenze, si sono aggiunti gli errori di Plaxico Burress che prima ha commesso un’interferenza vanificando la sua ricezione di 13yds (su un terzo down) e poi non ha trattenuto un passaggio che è stato quindi intercettato da Micheal Boulware. I Seahawks hanno quindi sfruttato anche questa occasione con un drive da 12 giochi per 63 yds, concluso con il TD da 10 yds per il TE Heller (pure per lui il primo della stagione), hanno aumentato il divario a 28-0. Che diventeranno 35-0 due minuti dopo: l’attacco dei Giants ancora una volta perde il possesso (con un fumble di Burress che colpito da Trufant non riesce a trattenere il pallone, poi ricoperto dal LB Leroy Hill) e quindi dopo una serie di giochi Hasselback trovava questa volta Bobby Engram per un TD da 21 yds.

Prima dell’intervallo c’era poi finalmente tempo per i Giants per segnare i primi punti con un FG sbloccando il risultato. Al rientro in campo i Seahawks chiudevano praticamente la partita con un lungo drive che, oltre a portar via quasi dieci minuti dal cronometro, si chiudeva con il secondo TD di Jackson (una ricezione da 12 yds). Il punteggio a quel punto era di 42-3 con meno di un quarto e mezzo da giocare.
I Giants comunque non si sono dati per vinti ed hanno voluto tentare una quasi impossibile rimonta.

Aiutati da un attacco dei Seahawks che ormai pensava più a star lontano dagli infortuni ed a far trascorre il tempo che a conquistare yards, New York è entrate nella endzone di Seattle quattro volte nell’ultimo quarto. Ma pur riuscendo, grazie anche a due intercetti di Hasselback, di cui uno riportato in meta da McQuarters, a segnare 21 punti in 6 minuti, l’impresa non è riuscita. I Seahawks non si sono fatti prendere dal panico, giocando praticamente solo giochi di corsa con il Rb di riserva Maurice Morris, hanno consumato ulteriori minuti. Il td pass di Manning (che finirà la partita con un buone statistiche a discapito del tremendo inizio: 24 su 36 per 275 yds e 3 TD, oltre ovviamente ai 3 intercetti) per David Tyree fisserà il punteggio sul 42-30 a pochi minuti dalla fine.

Seattle si presentava a questa partita con l’attenzione puntata sul suo attacco e tante domande : lo stato di salute di Shaun Alexander, la situazione dei TightEnd e come il nuovo acquisto Deion Branch si sarebbe inserito nella rotazione. Alexander, pur non giocando al massimo a causa di un infortunio al piede, ha segnato il suo 102 TD diventando il miglior realizzatore nella storia dei Seahawks (sorpassando a quota 101 il leggendario Steve Largent). Ma la nota più interessante per la squadra di Seattle è arrivata dal passing game. Con tutta l’attenzione della difesa avversaria volta a fermare le corse dell’MVP della scorsa stagione e la mancanza dei due importanti TE Jeremy Stevens e Itula Mili i Seahawks hanno schierato un’inedita formazione con 4 ricevitori che ha colto di sorpresa la difesa avversaria. La possibilità di avere quattro giocatori del calibro di Darrell Jackson, Nate Burleson, Bobby Engram e Deion Branch (tutti potenziali titolari) ha permesso di schierarli anche in primi o secondi down costringendo la difesa avversaria ad adeguarsi ed ad aprirsi. Dando anche la possibilità ad Hasselbeck di trovare velocemente un ricevitore libero evitando di farsi mettere pressione dalla difesa avversaria, come confermato anche dalle dichiarazioni del DE dei Giants, il Probowler Micheal Strahan “ogni volta che Hasselback arretrava, due secondi e mezzo e aveva già passato la palla”. L’aggressiva difesa di Giants non è riuscita a mettere a segno nessun sack durante la partita.

La nuova formazione schierata inoltre ha preso gli avversari impreparati, “Non c’era modo per loro per essere preparati per quello che avremmo fatto” ha dichiarato Matt Hasselback “perché abbiamo fatto cose completamente nuove. Abbiamo corso tracce mai fatte e schierato formazioni inedite. Inoltre loro hanno una linea e dei LB molto forti ma giocando con quattro ricevitori li abbiamo costretti a togliere alcuni di questi giocatori”
“L’attacco con quattro ricevitori è molto divertente” ha aggiunto il WR Jackson “Abbiamo molte armi e ci piace aver la possibilità di essere in campo assieme. Inoltre molte difese non hanno il personale adatto a coprire questo tipo di attacco.”

La possibilità di giocare un attacco così veloce ha dato un aiuto anche alla linea di attacco: oltre ad aver perso un’importante elemento in offseason con la partenza di Steve Hutchinson , alcuni infortuni come quelli di Womack e di Chis Gary (infortunatosi al ginocchio nel secondo quarto) hanno costretto i Seahawks a schierare il rookie Rob Sims come guardia destra. Ma, come confermava Strahan, la difesa non ha avuto tempo per esercitare la pressione necessaria sulla linea offensiva.

Ieri è invece giunta la notizia che Alexander, che non ha giocato il quarto periodo della partita, è stato visitato dai medici che gli hanno riscontrato la rottura di un osso del piede, e sarà costretto a star fuori per un periodo non ancora precisato di almeno 2-3 settimane.