I Bills sprecano troppo e i Jets ne approfittano
I soliti Bills, belli e spreconi a inizio partita e poi confusi e fallosi nei momenti decisivi.
A Buffalo il rammarico è grande, tre partite ben giocate, sicuramente una squadra in crescita rispetto allo scorso anno, ma anche tante occasioni sciupate, occasioni che oggi avrebbero potuto voler dire un incredibile 3-0 e che invece parlano di un 1-2 molto amaro.
A battezzare l’esordio casalingo dei Bills ci pensa subito Roscoe Parrish, che imbeccato da Losman con un passaggino di poche yard innesta la marcia superiore e corre per 51yd fino all’endzone per il 7-0 immediato.
E la difesa non è da meno.
Pennington è pressato, le corse di Barlow pressochè nulle e il risultato è una serie di possessi sterili.
Losman invece è in ritmo e pesca ancora Parrish per altre 21yd, portandosi sulle 35 dei Jets.
Seguono una serie di incompleti e a quel punto ci si aspetterebbe l’ingresso di Lindell per aumentare il vantaggio, ed invece Jauron chiama il quarto tentativo che Losman non completa…palla persa e facce perplesse tra i tifosi.
Ma l’inerzia non cambia, i Jets sono al palo e non combinano nulla in attacco, mentre i Bills sono fluidi ed anche McGahee comincia a macinare corse su corse.
Stavolta i padroni di casa arrivano sulle 19yd avversarie, ma sul 3e4 Losman non si avvede della pressione difensiva, si fa sackare e commette un fumble recuperato dalla difesa.
L’episodio potrebbe risvegliare i Jets dal torpore, ma così non è.
Altro tre e fuori e ancora Losman in campo.
A inizio secondo quarto grazie alle ricezioni di Parrish ed Evans, Buffalo è ancora nelle 30 avversarie, ma inspiegabilmente Jauron chiama per l’ennesima volta il quarto down.
Il completo per Reed è però corto, palla persa e a questo punto per i Bills inizia la ormai inevitabile legge del contrappasso…chi sbaglia paga.
Pennington trova il giovane Rb Washington con un passaggio corto e quest’ ultimo dopo una bella corsa viene fermato sulle 3yd.
Per Barlow è troppo facile entrare in endzone e segnare il TD del pareggio.
Il contraccolpo è forte per i giovani Bills che però riescono a portarsi di nuovo avanti con un Fg di Lindell per il 10-7.
Il vantaggio dura però poco, perchè negli ultimi secondi del quarto Pennington riesce a trovare Baker nell’area di meta, in seguito ad un drive parso inarrestabile.
Alla ripresa del gioco i Bills sono una squadra diversa, insicura, fallosa e ben presto demoralizzata.
Nel suo primo possesso del quarto Losman viene nuovamente sackato e nuovamente perde il pallone, che recuperato dai difensori viene ripotato in endzone…21-10 Jets.
A questo punto la luce si spegne, Losman comincia a forzare e dopo alcuni drive senza esito, finisce per farsi intercettare al termine del 3quarto.
I Jets ormai hanno ritrovato il miglior Pennington e non fanno fatica ad evitare la pressione della difesa avversaria, completando spesso e volentieri.
I Bills riescono ad accorciare le distanze con un Fg, ma in seguito ad un punt corto di Lindell e ad un ottimo ritorno di Miller, possono sfruttare una gran posizione di partenza.
A questo punto Pennington chiama in causa Barlow e Houston e i due Rb non si fanno pregare.
Dopo un drive molto prolungato è proprio Houston a varcare l’endzone per il 28-13.
I Bills però si giocano fino in fondo le proprie carte.
In 3 minuti riescono a segnare un Td con una corsa coraggiosa di Losman e riescono persino a recuperare il seguente onside kick.
La speranza regge fino a 40secondi dal termine, quando su un 4e3 Losman non riesce a trovare Reed.
Il 28-20 finale premia l’esperienza e la qualità offensiva dei Jets, più bravi nei momenti importanti e capaci di sfruttare gli errori altrui.
Per Buffalo una prestazione che lascia intravedere un potenziale interessante, ma è difficile non rimpiangere le tante opportunità perse, tanto più se si pensa alla mediocrità della AFC east.
Ora nuova gara interna con i Vikings, un avversario sulla carta proibitivo, che può però essere l’ultima occasione per cullare sogni di post-season.