Circo mediatico

Terrell Owens è un depresso? O ha semplicemente perso il controllo della situazione? Oppure la pressione è troppa per un carattere fragile come il suo? Ha tentato il suicidio? La stampa ha esagerato? Probabilmente tutte queste domande sono destinate a rimanere senza una risposta ufficiale, dato che certamente nel cuore ognuno ha la verità che preferisce.

I fatti sono questi: i paramedici sono arrivati a casa di T.O. alle 8 di ieri sera 27 settembre, ed hanno condotto il giocatore dei Cowboys al pronto soccorso. Una televisione, la WFAA, ha diffuso il rapporto della polizia secondo cui l’atleta era stato ricoverato per “abuso di farmaci” (“drug overdose” il termine letterale usato, che lascerebbe spazio ad ampie interpretazioni personali) in seguito ad un tentativo di suicidio. Appena la voce ha iniziato a diffondersi, l’addetto stampa Kim Etheredge ha immediatamente spiegato che era stata una reazione allergica ad un cocktail di antidolorifici e sostanze “naturali” di tipo omeopatico.

Ma oramai il carrozzone mediatico era partito e girava a tutta velocità, alimentato oltretutto dalle parole del rapporto degli agenti accorsi sul posto, secondo cui Owens, alla domanda “Ha tentato in qualche modo di nuocere a sé stesso?” posta dai soccorritori, avrebbe risposto di si.

Ero fuori di me” ha detto T.O., “Ricordo vagamente i medici in ospedale, ma non gli agenti che mi facevano domande…“. Eh si, perchè il depresso-disperato-aspirante suicida Terrell Owens si è presentato dopo poche ore ad un’affollatissima conferenza stampa, nel tentativo di placare le voci, o forse di rinfocolare polemiche… “Non sono depresso riguardo alcunchè, ed anzi oggi mi allenerò con la squadra perchè vorrei proprio giocare domenica contro i Titans“.

Come tutti sanno, Owens si è fratturato un dito nelle prime azioni dell’incontro con i Washington Redskins, e questo ha portato ad un intervento che ha installato una placca metallica e diverse viti per favorire la guarigione della frattura. Ciò spiega la presenza degli antidolorifici (una molecola analoga al Vicodin) nell’abitazione di Owens. Il receiver si è presentato ai giornalisti con la mano priva di bende, ed ha mostrato la cicatrice dell’intervento.

Kim Etheredge, presente alla conferenza stampa, ha polemizzato velatamente con i giornalisti: “Terrell ha 25 milioni di buone ragioni per voler restare vivo” ha detto, “e sono sicuro che se questo fosse successo a chiunque altro, tutto questo carosello non ci sarebbe nemmeno stato!“. Il portavoce del Dipartimento di Polizia di Dallas, Sergente Gil Cerda, si è rifiutato di commentare le smentite di Etheredge e di Owens: “Non possiamo discutere del rapporto a causa delle leggi sulla privacy” ha dichiarato, quelle stesse leggi che sono state bellamente ignorate da qualcuno che ha fornito lo stesso rapporto alla WFAA…

Inoltre l’Associated Press ha fatto richiesta di ottenere il nastro della chiamata al 911, in ragione del Freedom of Information Act: nastro che la Polizia fornirà non prima di mercoledì; nel frattempo, T.O. ha incassato la simpatia e la stima sia dei suoi compagni di squadra che di moltissimi colleghi ed ex-colleghi della NFL, tra cui Chad Johnson e Deion Sanders. Tra quelli che lo conoscono bene (e di certo tra questi non ci sono giornalisti) la teoria del tentato suicidio non riscuote molto credito…