I migliori Bills dell’anno piegano i Vikings

Piccoli Bills crescono.
Quella che ad inizio stagione pareva un’ armata brancaleone, oggi è una bella squadra di football.
I Bills, sotto la silenziosa guida di coach Jauron, hanno imparato a soffrire.
Contro i Vikings, per la prima volta in questa stagione, sono riusciti a giocare 4 quarti ad alta tensione e non solo grazie ad una difesa mai così competitiva, ma anche per merito di un attacco finalmente funzionale alle idee del proprio allenatore.
Il primo obiettivo cercato e raggiunto da Jauron è stato quello di limitare gli errori, il secondo quello offrire a Losman il maggior numero di alternative possibili, non solo in profondità, ma anche nel breve e medio raggio.
Infine non si può non sottolineare la crescita di una linea offensiva operaia, nella quale non brillano talenti cristallini ma una buona base di seri professionisti, finalmente motivati dalle buone giocate di Losman e McGahee.
Con i Vikings il timore era quello di non riuscire a evitare la pressione sul Qb e di subire l’efficacissimo gioco di corse.
Il primo drive ospite in effetti conferma questi timori e Brad Johnson riesce ad orchestrare un possesso molto lungo e che non pare poter essere arrestato.
Alla fine, anche grazie ad una penalità contro l’attacco, Minnesota si accontento del Fg.
Per vedere un attacco fluido di Buffalo bisogna attendere la fine del primo periodo, quando un Losman ispirato guida con sicurezza il drive che porterà al sorpasso.
Anche sotto grande pressione il Qb non rinuncia a scegliere razionalmente i suoi obiettivi, sfiancando con corse e piccoli completi una difesa molto aggressiva.
Al momento buono però Losman sa trovare la profondità, prima con Evans e poi con Royal, portando i Bills a ridosso dell’endzone avversaria, dove per McGahee è un gioco da ragazzi tuffarsi e firmare il 7-3.
L’attacco ospite non riesce più ad essere continuo e sebbene a fine partita non conterà sack subiti, la pressione di Fletcher e compagni condiziona e ostacola i tentativi dei vichinghi.
La partita durante il secondo quarto si impantana nelle maglie attente delle due difese, e nemmeno le ottime posizioni di partenza che riescono a guadagnarsi gli special team consentono di portare a casa segnature.
Per Buffalo ci pensa poi Lindell a sbagliare un fg da ottima posizione, consentendo al collega Longwell di accorciare le distanze sul 7-6 negli ultimissimi istanti di gara.
Il terzo quarto si apre col drive decisivo dell’ incontro.
Losman guida un’azione semplicemente perfetta, pescando a ripetizione Evans, Reed e Price, e chiudendo down complicati da una pioggia di penalità.
La ciliegina sulla torta però la mette il redivivo Peerles Price.
Sulle 10yd avversarie riceve un passaggino orizzontale di Losman, riesce ad evitare un placcaggio apparentemente decisivo e sfruttando gli ottimi blocchi dei compagni si invola per il Td del 14-6.
La segnatura esalta inevitabilmente la difesa, che prima costringe ad un 3efuori Minnesota e poi intercetta per ben due volte Johnson con Crowell e Fletcher.
L’attacco usufruisce così di buone posizioni di partenza e concretizza lo sforzo dei compagni con il Fg del 17-6.
Come spesso accade però ai Bills quando una vittoria pare raggiunta, inevitabilmente si sparge la paura di essere rimontati.
In 4 minuti si materializzano tutti i fantasmi delle passate sconfitte e cala il gelo sul Ralph Wilson Stadium.
Johnson sfodera tutte le sue doti e con una difesa attenta a non concedere la profondità, è anche semplice coinvolgere un Chester Taylor fino a quel momento evanescente.
Il risultato è una splendida marcatura, trovata grazie ad una miracolosa traiettoria di Brad Johnson e ad una prodigiosa ricezione in caduta di Marcus Robinson.
Minnesota fallisce la conversione da 2 punti e si resta così sul 17-12.
L’attacco dei Bills cerca di far scorrere il tempo, ma Minnesota sfrutta bene i suoi timeout, tutti gli spettatori capiscono che toccherà alla difesa difendere il risultato.
Con poco più di 1minuto e mezzo sul cronometro, l’attacco ospite comincia la sua cavalcata.
Senza esitazioni l’esperto Qb dei gialloviola trova prima C.Taylor e poi Wiggins per due ampi down, poi con parecchio pelo sullo stomaco converte un 4e3 e si affaccia sulla metacampo dei Bills.
A 39sec dal termine TravisTaylor completa altre 11yd entrando nelle 30 avversarie.
La fortuna dei Bills sta nella mancanza di timeout degli ospiti, che finiscono il loro assedio al fortino con un nulla di fatto per lo scadere del tempo.
Il pubblico festeggia scandendo il conto alla rovescia e i Bills si scoprono in corsa per una stagione non ancora segnata.
Certo domenica sul campo dei Bears non si nutrono particolari speranze, magari giusto quella di non sfigurare, ma di certo superato quest’ostacolo il calendario sembra spronare Losman e compagni a non dare niente per scontato.