New Orleans vince in volata. Altra occasione persa per gli Eagles.

Manca ancora un po’ di killer instinct ai Philadelphia Eagles per fare quel salto di qualità che potrebbe portarli a delle grosse soddisfazioni in questa stagione. Al Louisiana Superdome si consuma la prima sconfitta in trasferta e, soprattutto, la seconda in volata. Se quella con i Giants era stato un harakiri, questa ha avuto tutt’altri connotati.

I Saints partono molto forte e nel primo drive con la coppia [b]McAllister- Bush[/b] si assicurano un comodo field goal dalle 37 yds, che Carney realizza agevolmente per il primo vantaggio della partita. Si capisce subito che il talento di Reggie Bush segnerà la partita, in quanto la sua presenza sia sulle corse che sulle catch & run è un rebus di difficile risoluzione per la difesa di Andy Reid.
Il primo drive degli Eagles è piuttosto insipido, come spesso capita in questa stagione, e non porta a nessuna segnatura.
New Orleans torna a dettar legge con Drew Brees ad orchestrare un attacco ben equilibrato con il solito plus valore di Bush. Questa volta, grazie ad una penalità di 15 yds per violenza non necessaria, i Saints si ritrovano in redzone e pescano, dopo 17 partite di astinenza, un importante Td di Joe Horn, che con una pittoresca “Chicken Dance” suggella il vantaggio in doppia cifra dei suoi.
Phila non si è mai trovata sotto di due possessi in questa stagione e nonostante un attacco che nel primo tempo fatica all’inverosimile, con McNabb in scarsa vena ed una linea offensiva spesso perforata dai blitzanti, arriva una buona risposta della difesa che costringe Brees a due 3 & out e ad un intercetto firmato Sheppard. Poco prima della pausa arriva anche il “gol” che sblocca il tabellino egli Eagles con Akers dalle 47.

L’episodio che cambia il match arriva a 1.44’ dal termine del primo tempo quando Wynn commette un Muff sul punt di Weatherford a causa dello scontro con Ryan Moats. I Saints recuperano la palla e con Copper vanno in endzone, ma è tutto inutile perché i Saints ripartiranno dalle 19 di Phila poiché il muff è solamente ricopribile e non ritornabile. E’ solo questione di tempo perché Brees punisce subito la dabbenaggine dello special team phillino e manda in endzone Mc Colston per quello che sembra essere un colpo da KO tecnico (17-3).

Come spesso accade in questa stagione Phila manda in campo una squadra nel primo tempo e un’altra con dei cloni più agguerriti nel secondo.
Se si voleva rientrare in partita bisognava farlo subito dal primo drive e McNabb, dopo un lancio di assestamento, scaglia un freccia nelle mani di [b]Reggie Brown[/b] che con un TD da 60 yds accorcia le distanze e ridà morale ai suoi.
L’attacco di New Orleans sembra risentire della maggior aggressività difensiva degli avversari e colleziona due 3 & out in altrettanti possessi, andando vicino al raggio da field goal solo nella prima circostanza. McNabb torna in campo con un obiettivo: pareggiare il match. Dopo un challenge perso da New Orleans per una ricezione chiaramente regolare di Lj Smith, Phila si trova a fronteggiare un 3 e 15 molto difficoltoso, ma con il comeback da 17 yd del solito R.Brown arriva una conversione che è oro per i “verdi”. Ancora una situazione spinosa di 2-15, risolta da Mcnabb porta l’attacco sulle 4 yds. Con una play action, poi, il numero #5 pesca in endzone LJ Smith per il pareggio.
Tutta l’inerzia del mondo è per gli ospiti che dopo il TD continuano il loro momento “on fire” con il secondo intercetto di giornata a Drew Brees. L’autore questa volta è Walker che riporta la palla sino alle 15 di New Orleans, regalando un’occasione ghiottissima ai suoi per passare addirittura in vantaggio. Detto. Fatto. R.Brown realizza il suo secondo TD di giornata da 15 yds. Parziale di 21-0 per Phila e +7 proprio in apertura di quarto periodo.

Come detto, però, quando è stato il momento di affondare il coltello nella ferita degli avversari, arriva una grossa incomprensione nella secondaria che consente a Joe Horn di andare di nuovo in meta e convertire un lancio da 48 yds. Tutto è di nuovo riaperto.
Il drive di Philadelphia non porta a nulla e a 8 minuti dal termine l’attacco di New Orleans ha la palla della possibile vittoria. Sul secondo down Brees viene sackato da Trotter ma tutto viene vanificato da una penalità per 12 giocatori in campo e la conversione del terzo down diviene più agevole per l’ex Chargers.
Bush e McAllister guadagnano il primo down sulle 9 di Phila e fanno inginocchiare due volte Brees per far scorrere il cronometro fino a 3 secondi dalla fine quando entra in campo [b]Carney[/b] per un facile field goal dalle 31.
Il kicker realizza senza batter ciglio e regala il secondo dispiacere a Reid e i suoi. New Orleans vola sul 5-1, mentre Phila torna ad una sola partita di vantaggio sui Cowboys e i Giants rivali di division.

Domenica prossima gli Eagles saranno ospiti dei Tampa bay Buccaneers appena usciti vittoriosi contro i Bengals. Sarà una partita dura, ma assolutamente da vincere per mantenere la testa della division e riprendere un pò di quel’inerzia persa a New Orleans.