Redskins buoni per un tempo…
I Washington Redskins hanno retto solo per meta’ partita lo scontro con i Colts, finora imbattuti. Troppo poco per sperare di essere i primi a far capitolare Peyton Manning e compagni. Nel RCA Dome, ad Indianapolis, Manning esplode nel terzo quarto portando i Colts alla vittoria per 36-22. La terza sconfitta consecutiva per gli uomini di coach Joe Gibbs significa un record negativo di 2-5 e l’ultimo posto nella NFC East. Segna anche l’abbandono praticamente definitivo ad ogni speranza di allungare la stagione nei playoff. Mark Brunell finisce con un 27/37 per 226 yards e 2 mete, ma nella seconda meta’ di partita non riesce a dare continuita’ ai drive pellerossa, che non segnano punti nel terzo quarto, dove si è decisa la gara. Manning invece è letteralmente salito in cattedra proprio dopo l’intervallo, finendo la giornata con 25/35 per 342 yards e ben 4 TD, tre dei quali appunto nel terzo quarto.
Nel primo quarto il vantaggio dei Colts arriva con un drive partito dalle 8 yard, guidato con passaggi precisi da Manning, per nulla arrugginito dalla settimana di riposo. Il solito lungo guadagno che castiga la secondaria di Washington, è un passaggio da 40 yards per Dallas Clark che porta Indy ad una yard dalla endzone. Lo stesso Clark, due giochi dopo, riceve in tuffo la meta del 7-0. Subito la risposta di Brunell e soci. Dopo un buon ritorno di punt di Randle El, il quarterback pellerossa si affidava ai suoi ricevitori, Santana Moss e Brandon Lloyd per arrivare sulle 18 yards in campo nemico. Dopo una penalita’ chiamata al DE Dwight Freeney per violenza sul QB, Brunell riusciva a trovare Chris Cooley (4/42) in tuffo per la meta da 13 yards del 7-7. A questo punto la difesa è riuscita a portare una discreta pressione su Manning e a fermare le corse di Joseph Addai, limitando i Colts ai 3 punti, segnati da Vinatieri dalle 30 yards. Verso la meta’ del secondo quarto due big plays portano Washington ad 11 yards dalla endzone. Un passaggio per Randle El da 30 yards, quindi la corsa piu’ lunga di giornata di Clinton Portis (12/43) da 34 yards, dopo aver trovato il varco giusto e seminato il panico, praticamente in campo aperto, nella secondaria dei padroni di casa. Ma in campo cè anche una costante, dall’inizio della stagione, che distrugge sistematicamente quei pochi drive buoni che l’attacco sembra produrre: le penalita’. Dopo un fumble di Brunell, che egli stesso miracolosamente recupera, perdendo pero’ preziose yards, Moss risponde a una mezza provocazione di un difensore avversario, urtandolo e facendolo finire a terra a gioco fermo. Il fallo personale costa 15 yards. Invece di un calcio dalle 23, Novack si trova costretto a tentare dalle 49, fallendo miseramente, considerato che al chiuso di un dome non ci sono fattori di disturbo.
La difesa regge ancora, forzando a un veloce tre e fuori i Colts. Il punt di Hunter Smith viene raccolto sulle 13, in posizione centrale,da Antwaan Randle El, che sfrutta il varco centrale e si trova velocemente in campo aperto. Saltato Smith, unico rimasto prima della meta, con un taglio, il veloce WR segna con una galoppata di 87 yards, ammutolendo il dome dell’Indiana. Redskins avanti 14-10. La tendenza ad autolesionarsi pero’ e’ sempre li. Una penalita’ per festeggiamenti eccessivi di Randle El arretra il kickoff sulle 15, un offsides di Sean Taylor costa altre 5 yards sul punto di calcio, poi la follia di Derrick Frost, il kicker, che si toglie il casco protestando contro gli arbitri, costringe i Redskins a calciare dalle proprie 5, dando una favorevole posizione di partenza agli avversari. Peyton Manning non si fa pregare e con 2 passaggi per Marvin Harrison porta i suoi sulla 1 yard line.Dopo due corse di Dominic Rhodes ben contenute dalla linea di difesa sulla goal line, Manning cerca ancora Harrison che riceve in endzone ma non tiene due piedi in campo, e dopo il review ufficiale, Vinatieri calcia dalle 19 per il 14-13 che porta all’intervallo.
Nel terzo quarto, la secondaria di Washignton cede di schianto. Shawn Spring non riesce a contenere Harrison su una veloce slant a ridosso della endzone, e successivamente Reggie Wayne riceve una bomba da 51 yard battendo nettamente Archuleta e Wright, per un’altra meta. Ancora Harrison segna sul possesso successivo,liberandosi di Mike Rumph per il terzo Td pass nello stesso quarto. Situazione ribaltata, 33-14 e discorso archiviato. Nell’ultimo periodo, ancora un field goal per Vinatierie un inutile meta di James Trash a 18 secondi dal termine fissano il risultato finale.
Ora la settimana di riposo che non poteva capitare meglio, almeno per quel che riguarda il capitolo infortuni. Oltre a Carlos Rogers, potranno recuperare anche Griffin e Salave’a. Clinton Portis è dovuto uscire per un leggero problema ad una gamba, riuscendo pero’ a rientrare. Dopo il largo margine preso dai Colts è poi stato tenuto definitivamente fuori per precauzione. Lo stop lo aiutera’ a riprendersi. L’arrivo in settimana di Troy Vincent, safety da 15 anni in NFL, ha messo in evidenza ancora una volta la pochezza del management pellerossa. Al primo problema si continua a puntare su veterani, per cercare improbabili successi immediati, invece che puntare a sviluppare giovani per cosruire basi per il futuro. Nella crisi di identita’ dell’attacco, l’unico che si integra sempre meglio negli schemi di Saunders è Cooley, che segna l’unica meta offensiva, ed è la migliore opzione per Brunell in caso di guai.E’ tempo di pensare seriamente ai giovani nomi, come Jason campbell e Rocky McIntosh, per dare una scossa alla squadra. Tra due settimane si riprendera’ al FedEx Field con la rivalita’ classica con i Dallas Cowboys. Una partita piu’ importante delle altre, da giocare al massimo.