Sesta sconfitta
La partita di domenica scorsa contro i New York Giants può essere presa ad esempio della stagione degli Houston Texans, la squadra sembra ad un passo dal sovvertire il proprio destino di perdente ma manca quel qualche cosa per battere avversari che secondo la classifica sono molto più forti, ma che sul campo, complici alcuni infortuni, non si dimostrano migliori ma riescono a colmare le proprie lacune con più determinazione nel portare a casa la partita.
Il risultato finale è stato di 14 a 10 per New York, i punti per i Texans sono arrivati grazie ad un field goal di Brown e ad una corsa in end zone di Carr, proprio il Qb titolare da sempre della franchigia texana ha dato prova di ritrovato spirito combattivo, ad una settimana dalla prima volta in carriera in cui è stato messo in panchina durante una partita per scelta dello staff tecnico, Carr ha completato 21 passaggi su 30 tentativi e non ha concesso ne intercetti ne fumble a differenza dell’ultima volta, da segnalare che ha corso 5 volte per un totale di 24 yards oltre al già citato Td, le sue corse sono state favorite anche dell’approccio deciso dagli allenatori dei Texans, infatti in più occasioni il backfield è rimasto vuoto con “tutti fuori a ricevere” come direbbe il commentatore di Sky.
Non altrettanto successo hanno avuto le corse da parte di chi le fa per professione, Lundy reduce da due partite in cui ha stabilito e poi migliorato il proprio record di yards corse in una partita è stato controllato bene dalla difesa dei Giants, alla fine per lui 20 tentativi per complessive 43 yards, anche una corsa di 14 yards per il fullback Cook terminata però con un fumble così come è terminata con un fumble anche l’unico passaggio ricevuto dello stesso Cook che decisamente sono era in vena, Dayne non ha portato neanche una volta il pallone mentre Gado non era tra i giocatori a disposizione.
Nel settore ricevitori al solito il primo bersaglio è stato Johnson con nove ricezioni per 83 yards che gli permettono di rimanere il primo in classifica tra i ricevitori della NFL per yards guadagnate su ricezione.
Nel reparto difensivo spicca come al solito il rookie Ryans per lui ben otto tackles e un sack, l’altro sack ai danni di Manning è opera di Mario Williams che con questo porta a 4 e mezzo il numero di sack in stagione stabilendo il record di franchigia per un rookie e dimostrando di valere la prima scelta assoluta al draft, una menzione merita anche Earl autore dell’unico intercetto della partita.