I Colts e troppi errori sconfiggono i Patriots
Da dove partiamo ?
E’ assolutamente corretto, anzi obbligatorio, dare i giusti meriti ad Indy ed in particolar modo alla loro bistrattata difesa, stavolta aggressiva a tutto campo, a Peyton Manning, semplicemente brillante nella sua precisione ed a colpire i suoi ricevitori anche quando sembrava non potesse avere alcuna chance nel trovarli e nonostante 3 sack ed 1 INT, ma pure a Marvin Harrison, fenomenale a dir poco.
Ed i Pats ?
Partiamo con Tom Brady e purtroppo con una sua prestazione negativa, insufficiente ed opaca; una delle peggiori in assoluto nelle sue 5 stagioni NFL.
4 INT , nessun TD messo a segno, rating di 34, il suo peggiore dopo il 22,5 rimediato nell’opener NFL stagione 2002 (sconfitta 31-0 contro Buffalo).
Così dirompemte contro Minnesota la settimana prima, cosi’ mediocre contro i Colts.
Ma se c’è un giocatore a cui tutto si puo’ perdonare, tale giocatore è il # 12.
A volte ci si dimentica che pure lui in fin dei conti è un essere umano; certo: si speava che la sua peggior prestazione non arrivasse proprio in un game di tale importanza.
Pessimo l’arbitraggio.
La crew colpiva ben 5 volte in terzi down la difesa dei Patriots e contro Manning & Co tali situazioni ti rendono poi la partita impossibile.
Se poi si somma la pessima chiamata per ‘condotta anti-sportiva’ di Troy Brown (da non credere…), quella contro Vrabel nel secondo tempo e l’inesistente fallo personale dato a Colvin, il quadro è completo.
Per essere corretti sino alla fine la crew arbitrale non regalava nulla pure ai Colts quando veniva concesso un ‘generoso’ primo down a New England su un giocato quarto ed uno nel 2ndo quarto.
C’è da sperare che comunque tale crew non arbitri game di tale importanza in futuro.
Ma i Pats non hanno perduto la partita per le sfavorevoli chiamate arbitrali; sia chiaro.
Hanno meritato la sconfitta maturata in campo e che poteva prendere anche proporzioni diverse nonostante si sia arrivati poi ad un finale mozzafiato.
Nella notte del ritorno a Foxboro di Adam VInatieri, da avversario, e che sbagliava ben due field goal, New England metteva assieme una brutta esecuzione dei giochi, errori e persino, strano ma vero, un game plan quanto meno discutibile.
Risultato ? Una ‘L’ a tabellino.
A complicare il tutto l’infortunio a Rodney Harrison alla prima giocata offensiva di Indianapolis ed il suo recupero, purtroppo, a data da destinarsi.
Ed ora ?
Non è il caso ancora di ordinare i fiori per il funerale.
6-2 a metà stagione è un risultato piu’ che discreto.
La squadra è un team migliore di quanto visto domenica sera.
Un team che se la puo’ giocare piu’ avanti sia con Denver che con Indy, sempre che tali eventi si verifichino.
Storicamente i recenti Patriots sono sempre risorti dopo sconfitte e si spera che cio’ accada pure domenica dopo il 27-20 subito dai Colts.
Anche perchè il game casalingo contro i New York Jets è sicuramente importante nella corsa alla Afc East.