New England straripa a Green Bay

Dope due sconfitte i Patriots si recavano nel Wisconsin con molti dubbi.
Prima di tutto si andava in uno stadio dove New England aveva giocato in regular season solo due volte ottenendo 2 ‘L’: 27-14 in un Monday Night del 1979 ed un secco 45-3 nel 1988.

Ci si recava dovendo fronteggiare due fenomeni storici : uno conosciuto come i fans locali (‘Cheeseheads’) carichi dalle recenti vittorie dopo un inizio di stagione opaco e l’altro conosciuto come #4: Brett Favre.

E cio’ senza dimenticare la sconfitta nel Super Bowl, era il 1996, con soli due ‘testimoni’: Tedy Bruschi e Troy Brown.

Se poi si aggiungono le altre due sconfitte per 28-10 sia nel 1997 (altro Monday Night) che nel 2002, il quadro era completo.

Solo una volta i Pats avevano battuto Favre: anno 1995. 17-16.

Ma ora sappiamo come è finita domenica scorsa…

La schiacciante, perentoria vittoria per 35-0 rivendica parzialmente quanto sopra e porta i Pats a 4 vittorie su 9 games giocati contro i Packers.

Dopo due settimane di ‘vacanza’ si puo’ affermare che si sono rivisti i veri Patriots.

E dopo aver battuto Minnesota e Green Bay si spera nel meglio anche per i prossimi game contro le due restanti squadre della NFC Central: Chicago e Detroit.

La squadra ha dimostrato di cosa è capace.
La partita praticamente non è mai cominciata e Favre è stato messo in imbarazzo.
La difesa nulla gli ha concesso, dominando la scena. Nessuna chance: zero.

E tutto cio’ senza nemeno Harrison, Samuel e Wilson, fuori per infortuni.

Il qb casalingo completava solo 5 passaggi su 15 per 73 yards.
A.Green correva solo 28 yards in 13 portate e con Ty Warren di nuovo nei ranghi il front seven dei Pats non concedeva nulla e pure Richard Seymour tornava ad essere ‘il solito’.

1 terzo down chiuso su 13: questo riusciva a combinare il team di casa.

Per di piu’ un sack provocato dal duo Banta Cain-Bruschi mandava fuori anzitempo il # 4 dei Packers.
Il suo sostituto, Rodgers, non faceva di meglio.
4 completati su 12 per 32 yards.

Dall’altra parte grande prestazione di Brady (avesse giocato così almeno contro i Jets…): 20 su 31, 244 yards, 4 TD, rating di 128,2.

E pure i 4 TD a 4 giocatori diversi (Graham, Caldwell, Watson e Maroney).

E ora, di nuovo, 2 games di vantaggio sui NY Jets e le sconfitte di Indianapolis e di Denver (che prestazione quella di San Diego…) avvicinano un po’ di piu’ i Pats alle squadre leader della AFC.

La squadra ha dimostrato di ben performare in uno stadio ostile e di saper ancora una volta vincere in trasferta.

Ma ora è tempo per i Patriots 2006 di vincere un game che conta.

Contro squadre di rango New England sinora ha perduto e l’opportunità di dimostrare qualcosa si presenta su un piatto d’argento domenica prossima quando arriveranno a Foxboro i Chicago Bears per un grande game.

Una vittoria contro di loro manderebbe i Pats sull’8-3 ma, particolare piu’ importante, li metterebbe di nuovo tra le squadre TOP e per di piu’ con l’inverno alle porte.

Non sarà facile.
Si dovrà fronteggiare una ottima difesa, una squadra ben allenata (da Lovie Smith) e con un attacco poco propenso agli errori.

Una sconfitta invece sarebbe pesante da digerire, ammettiamolo.
I play-offs sempre raggiungibili ma con poche speranze di andare avanti.

E’ ora quindi di vincere una partita del genere e giocare il football che è da ‘Patriots’: solidi special teams, efficienza nei terzi down sia in difesa che in attacco, essere fisici quattro quarti e giocare con ‘intelligenza’.

A volte quest’anno è capitato di vedere tali prestazioni (vedi Cincinnati, Minnesota e appunto Green Bay).

Accadrà cio’ anche domenica ?

Quasi quasi peccato si giochi al ‘The Razor’…

I Pats non perdono ‘on road’ dal novembre 2005 e vengono ora da ben 7 vittorie fuori-casa consecutive.
In 5 casi con vittorie di almeno 22 punti…

Una partita da non perdere.