Troppi errori si pagano

Per tutta la settimana Mike Holmgren ha avvisato la sua squadra su quanto i Cardinals siano migliorati. Tutta la settimana li ha avvisati su quanto sia ancora lunga la strada per vincere la division. Tutta la settimana ha parlato e riparlato sull’importanza di non perdere palloni in attacco, di non concedere big play in difesa e non commettere pesanti penalità.
Bene: 4 fumble, un TD pass da 56 yds nel primo gioco d’attacco dei Cardinals ed una cruciale penalità nel finale della partita hanno segnato la sconfitta dei Seahawks per 27-21 contro Arizona.
La sconfitta ha a Seattle la possibilità di competere per il secondo posto nella NFC e per vincere la division è ora assolutamente necessario vincere Giovedì contro San Francisco.
“Sapevo che sarebbe stata una dura battaglia e ho cercato di comunicarlo alla squadra” ha dichiarato Holmgren “Abbiamo trattato troppo male la palla in attacco, questa è la storia della partita secondo me. Abbiamo iniziato la partita e perso subito la palla: non puoi vincere la partita con tutti i fumble che abbiamo commesso oggi.”

Matt Hasselbeck ha giocato una buona partita con 20 passaggi completati su 28 per 244 yds e 3 TD (per DJ Hackett, Nate Bruleson e Darrell Jackson) ma lui, Alexander e Mack Stong hanno perso un pallone a testa regalando il possesso ai Cardinals. E Jackson dopo un passaggio completo per un primo down ha perso la palla che è stata ricoperta dai suoi compagni di squadra ma arretrata rispetto alla chiusura del down. Questi ed altri errori sono costati la partita, come un sack concesso nell’ultimo drive per 8 yds, che alla fine è risultato decisivo: nell’azione successiva (un quarto down) Hasselbeck ha completato un passaggio per Deion Branch ma quest’ultimo non è riuscito a chiudere venendo placcato una yard prima del mark. “Ho provato a fare quello che potevo” ha commentato l’ex Patriots “Ho fatto la ricezione, sapevo dove ero e ho provato a dare il mio meglio per conquistare il primo down. L’avevamo già fatto prima, ma non l’abbiamo eseguito al meglio”.

Dall’altra parte ottima la prestazione del rookie Matt Leinart (21 su 34 per 232 e due td: uno da 56 yds per Bryant Johnson e uno da 5 per Larry Fitzerald). Ottima anche la partita di Edgerrin James, primo RB dei Cardinals in tre anni ad avere due partite consecutive con più di 100 yds (115 in 26 corse). James è il quinto RB nelle ultime otto partite a correre almeno 100 yds contro la difesa dei Seahawks, che l’anno scorso invece aveva concesso una sola partita da oltre 100 yds (a Tiki Barber, ma contando anche l’overtime!).

La partita è iniziata subito male per Seattle, che dopo una penalità nel primo gioco dell’attacco non sono riusciti a far muovere la catena. Dopo un punt di Plackemeier da 53 yds riportato però ottimamente da Troy Walters per 37 yds, Leinart su una play action ha trovato Johnson, che era rimasto libero dopo che Marcus Trufant è caduto, e non ha avuto nessun problema nel segnare il td da 56 yds che ha aperto le marcature.

Nel drive successivo, seppure iniziato bene con un ritorno di kickoff da 50 yds di Burleson, al terzo down Hasselbeck sul sack di Darnell Dockett ha perso il pallone, poi ricoperto da Watson sulle 49. Julilan Peterson è riuscito a prevenire la seconda marcatura dei Cardinals in pochi minuti con un intercetto sulle 7 yds ma ancora Seattle ha perso palla. Questa volta, sempre al terzo down, è stato il turno di Shaun Alexander perdere il controllo dell’ovale colpito da Robert Griffith. La sefaty Adrian Wilson ha ricoperto il pallone sulle 24 e quattro giochi dopo Edgerrin James con una corsa sulla destra da 7 yds ha realizzato il secondo td di Arizona. Con meno di nove minuti trascorsi, i Seahawks erano sotto di 14 punti, avevano già commesso due fumble ed in attacco avevo totalizzato solo 35 yds.

Era giunto il momento di dimostrare qualcosa in attacco: e per far questo i Seahawks hanno avuto bisogno di soli 43 secondi. Questo perché sono bastati due giochi, due passaggi di Hasselbeck per Hackett: nel primo Hackett ha corso una deep post e Hasselbeck l’ha trovato con un passaggio da 47 yds fino alle 23 di Arizona. Sul gioco successivo ancora un passaggio per Hackett da 23 yds ha velocemente riportato il punteggio a -7 (14-7 per Arizona).

Non è durato molto però. Leinart ancora ha condotto i Cardinals per 60 yds, consumando anche oltre 6 minuti, in una brillante combinazione di veloci passaggi e corse di James, nonostante i numerosi blitz della difesa. Rackens ha quindi calciato dalle 32 yds il Field Goal del 17-7 con circa 3 minuti rimasti all’intervallo.

Un terribile ritorno di kickoff costringeva Seattle a partire dalle proprie 9, ma Hasselbeck, con l’aiuto dell’affidabile Hackett, guidava la squadra per 91 yds in otto giochi. Un passaggio ad Hackett per 27 yds, una penalità contro Griffin per 15 yds ed una corse dello stesso Hasselbeck per altre 18 caratterizzavano il drive, chiuso da un passaggio per Burleson da 5 yds. Improvvisamente i Seahawks si ritrovavano all’intervallo sotto di soli 3 punti e in vantaggio per yds conquistate (204 – 197).

Hasselbeck all’intervallo aveva 10 su 14 passaggi completati, 141 yds e due TD, ma Leinart pure un ottimo 12 su 19 per 161 yds ed un TD e la difesa doveva trovare un modo per fermarlo. Inoltre nella seconda metà Seattle doveva trovare un modo per far correre Alexander, con già 26 yds in nove corse. E, più importante di tutti, seguire le indicazioni dell’allenatore di non perdere palloni e concedere grosse giocate agli avversari.

Subito però nel primo drive i Cardinals sono arrivati nelle 30 avversari ma una penalità li ha costretti ad un fg dalle 53 yds che è finito di lato lasciando la possibilità ai Seahawks di partire dalle proprie 43. Ancora una volta un Hasselbeck quasi perfetto ha condotto i suoi per 57 yds in 11 giochi: un passaggio da 18 yds per Jackson fino alle due yds e, dopo due giochi infruttuosi, un altro passaggio a Jackson per 2 yds hanno portato Seattle al primo vantaggio della partita ( 21 – 17 ).

Vantaggio che è durato poco: in quello che è probabilmente il gioco più importante della partita, dopo che la difesa era riuscita a resistere costringendo i Cardinals al punt, Hassebeck nel primo gioco offensivo ha trovato Strong con uno screen ma questi, colpito dal linebacker Karlos Dansby, ha perso il pallone. Arizona ha quindi avuto il possesso sulle 36 yds avversarie.

Alla prima azione dell’ultimo quarto, Fitzgerald riceveva un passaggio da 5 yds che riportava in vantaggio Arizona 24 – 21.

Come se non bastasse anche il drive successivo veniva vanificato da un fumble, anche se ricoperto da Seattle. Jackson riceveva un passaggio da 22 yds ma Antrel Rolle riusciva a fargli perdere il pallone che volava 13 yds più indietro. Con gran prontezza di riflessi era lo stesso Hasselbeck a recuperarlo ma Seattle non riusciva, nel gioco successivo a porre rimedio alla perdita di yds perché su un terzo e una yds Alexander veniva fermato senza nessun guadagno.

Toccava ancora la difesa cercare di vincere la partita, ma James, che nella prima metà aveva corso per sole 34 yds, sembrava infermabile trascinando i Cardinals alle 34 yds avversarie. Una penalità costringeva Arizona al punt e Seattle a partire dalle proprie 5. Anche Seattle veniva costretta al punt e Arizona, con l’ottima posizione di campo acquisita portava il punteggio sul 27-21 con un FG.

I Seahawks si ritrovavano ancora, come spesso in questa stagione, con un ultimo tentativo per ribaltare la partita e vincere: partendo dalla proprie 17 yds Hasselbeck (un passaggio per Jackson da 23 yds e uno per Branch da 16) e Alexander (corse da 5 e 12 yds) portavano la squadra fino alle 17 avversarie. Era però l’ex Seahawks Chike Okeafor a decidere la partita con un sack, su un terzo e 12 che costringeva Seattle a giocare un 4 down con 20 yds da conquistare. La ricezione e successiva corsa di Branch però riusciva a prendere solo 19 yds e ½ e, dopo la misurazione degli arbitri, la palla veniva assegnata ai Cardinals chiudendo definitivamente la partita.