I Santi sconfiggono dei “piccoli” Giganti

Mi permetto di strappare queste prime righe al resoconto della partita per ringraziare, in questo mio primo articolo, Diego e Stefano, che mi hanno dato la possibilità di dare il mio contributo personale a questo sito, che unisce tutti gli appassionati di questo splendido e spettacolare sport.
Ma adesso basta con i convenevoli ed entriamo nel vivo.

Ad un anno dalle ben tristemente nota sciagura che ha colpito la città di New Orleans, è giunto per lei il tempo di prendersi i primi riscatti, anche se finora, purtroppo, solamente sportivi. Così Babbo Natale vola con slitte e renne fin sul prato del Giants Stadium e regala a Brees e soci una vittoria (e che bella vittoria gente!!) che, sommata ad una stagione di quelle che ti fanno stropicciare gli occhi, li rende ormai sicuri di potersi giocare il primo turno dei playoff.

Lo score finale è di 30-7 per i Santi che, in attacco, fanno correre la palla per un totale di quasi 250 yarde, non tralasciando però una strepitosa difesa che si è letteralmente mangiata, bevuta e digerita l’attacco dei Giganti: solo 6 first down e 142 yarde concessi, in una partita che è stata un vero e proprio incubo per Manning e compagni.

Il primo ad essere entusiasta dei risultati è proprio il QB Drew Brees, uno dei protagonisti della stagione “gigliata”, che si presenta al calcio d’avvio con oltre 4000 yarde passate fino ad ora quest’anno, a cui vanno aggiunte le 132 di Domenica. È proprio lui a sottolineare l’importanze del “fare squadra”, e il messaggio deve essere arrivato chiaro e forte alle orecchie dei compagni, che impacchettano per i Giganti la settima sconfitta nelle ultime sette partite. L’unica corsa che è stata concessa ai padroni di casa è quella per cercare di raggiungere, nell’ultima settimana, un posto come wild-card nella NFC, in compagnia di Panthers, Falcons, Green Bay e St. Louis.
Altri protagonisti del match sono il solito Reggie Bush (che ha raggiunto il suo record personale “sparandosi” la bellezza di 126 yarde e realizzando un TD) e il collega di reparto, Deuce McAllister (108 yarde e un TD), che neanche il grande Michael Strahan (che ritorna, ma si infortuna nuovamente al piede nel corso del terzo quarto) è riuscito ad arginare.

Ma entriamo nei dettagli: l’avvio sembra tutto essere in favore dei padroni di casa, che per primi passano in vantaggio: Manning (3 lanci completi su 19 alla fine della partita) spara un siluro di 35 yarde per Burress che corre per altre 20 e va in TD, approfittando specialmente del fatto che Fred Thomas, CB dei Santi, scivola su una saponetta lasciandolo praticamente solo.
Ma la partita è destinata a girare. Lo si capisce soprattutto quando i Giganti sbagliano nella ricezione di un punt: stavolta è il pallone a trasformarsi nella solita saponetta, che Chad Morton si lascia scappare. Jones recupera e Carney realizza, dalle 32, il primo field goal: 7-3.
Solo alla fine del primo quarto, però, i Saints cominciano a fare vedere belle cose in attacco: Brees imbecca Colston con un passaggio che fa guadagnare 23 yarde. Palla sulle 40 dei Giants che, nelle azioni successive, ne perdono altre otto in un first down, prima che un incompleto costringa i Santi ad un terzo down nel quale Brees imbecca Bush, ma la giocata non è valida. Il primo quarto si chiude così su un fouth & two in favore degli ospiti.

All’inizio del secondo quarto ancora Bush a condurre le danze: il RB dei Saints gudagna, con due giochi di corsa, prima 18 e poi 5 yarde, arrivando al third & five sulle 8 avversarie: Brees prova allora il passaggio per Colston, allontanato però da un attento Madison sulle 26. Sale quindi di nuovo in cattedra Mr. Carney, che realizza il field goal portando il risultato sul 7-6.
Lo spettacolo però è solo all’inizio: Brees e soci impacchettano sotto gli occhi di un incredulo pubblico il più lungo drive della loro stagione sia per numero di giocate che per la durata del possesso: 89 yarde divorate in 18 tentativi, in un tempo di 8 minuti e 39 secondi.
E la difesa non è da meno: la caccia a Manning è continua, tanto che i padroni di casa sono nuovamente costretti al punt e i Santi ripartono dalle loro 11 con ancora 10 minuti da giocare.
Tanto per cambiare ci pensa Bush a guadagnare 17 yarde nella prima giocata e, dopo un incompleto, ancora 7 su un third & three.
E ancora: Bush guadagna due yarde, Demps prova ad abbatterlo, ma i Giants perdono altre 10 yarde subendo uno screen pass.
Si susseguono quindi una serie di giocate con protagonisti Bush e Mc Allister, finché un altro quarto down è convertito in TD grazie ad un passaggio di Brees per Colston. 70 le yarde guadagnate da Bush nel drive e 13-7 NO.
Nella seconda metà i Giants sembrano perdere ogni cognizione di causa, i Santi ne approfittano per impadronirsi del terreno di gioco e Bush corona la sua prestazione con un end around trasformato in TD, che porta il risultato sul 20-7 in favore degli ospiti. Da segnalare, nel frattempo, anche un passaggio di 40 yarde di Brees per Cooper.
Nell’ultimo quarto i Saint si fanno ancora sotto, sbranando 62 yarde in poco più di cinque minuti e arrivando a condurre per 27 a 7 grazie a un TD di McAllister, che si corre le ultime nove yarde penetrando nella difesa dei Giants come un coltello caldo nel burro.

La pratica è chiusa dall’intramontabile Carney, che realizza l’ennesimo field goal da 38 yarde: 30 a 7 e tutti a casa.

La prossima settimana (ultima della regular season) i Santi ospitano i Panthers, gasati dalla vittoria contro i Falcons, ma anche protagonisti di quattro precedenti sconfitte consecutive.