Ecco i sei nuovi Hall of Famers
Michael Irvin è stato eletto alla Pro Football Hall of Fame, nonostante un passato turbolento, mentre i votanti hanno scartato l’ex Commissioner NFL Paul Tagliabue.
Il WR dei Dallas Cowboys, che ha vinto 3 Super Bowls negli anni ’90, ce l’ha fatta al terzo tentativo.
Nel 1996, Irvin ha dichiarato il no contest (cioè non ha ammesso nè contestato l’accusa) di possesso di cocaina. Quattro anni dopo, è stato arrestato per possesso di sostanze stupefacenti, accusa poi caduta.
I 40 votanti sono stati criticati da 2 ex compagni di Irvin, Emmitt Smith e Troy Aikman, per aver ignorato in precedenza il ricevitore, ritiratosi nel 1999.
Ma questa volta non è andata così.
Tagliabue è stato eliminato nel primo giro di votazioni.
Ad entrare nel ristretto novero degli Hall of Famers sono stati anche il running back Thurman Thomas, l’offensive lineman Bruce Matthews, il defensive back Roger Wehrli e 2 giocatori indicati dal Veterans’ Committee – il tight end Charlie Sanders e la guardia Gene Hickerson.
I selezionati verranno ufficialmente introdotti nel corso della cerimonia che si terrà a Canton, Ohio, il 04 e 05 Agosto prossimo.
Gli Steelers ed i Saints giocheranno la tradizionale partita della Hall of Fame.
Irvin ha terminato la carriera con 750 ricezioni per 11.904 yards e 65 touchdowns. E’ stato selezionato per 5 Pro Bowls consecutivi, e nominato nella formazione NFL degli anni ’90.
“E’ un grandissimo onore“, ha detto. “E’ un traguardo che non puoi raggiungere senza aver giocato in grandi squadre e con giocatori eccezionali. Ho cominciato a giocare qui a Fort Lauderdale. … Ho giocato all’Università di Miami. Per me è stata una benedizione giocare con i Dallas Cowboys. Non potevano esserci 3 tappe migliori nella mia carriera“, ha detto.
Thomas è stato l’MVP della Lega nel 1991, allorquando ha guadagnato più di 2.000 yards dalla linea di scrimmage. Le sue 13 con oltre 50 ricezioni (delle quali 9 consecutive), sono superate solo da Jerry Rice. Si unisce così a Jim Kelly, introdotto nella Hall of Fame nel 2002, anche lui nelle formazoni di Buffalo che hanno vinto 4 titoli AFC prima di perdere altrettanti Super Bowls.
“Wow. Non so che dire“, ha dichiarato Thomas. “E’ un giorno bellissimo per mia moglie, i miei figli, la franchigia e i tifosi dei Buffalo Bills. Come ho sempre detto, non abbiamo vinto un Super Bowl, ma questo è il mio dono da Super Bowl per i tifosi“.
Matthews, unico giocatore al primo anno di eleggibilità, ha passato 19 stagioni con la franchigia degli Oilers/Titans, giocando più partite di ogni altro giocatore di posizione nella storia della NFL, e si è ritirato nel 2001. Ha giocato come guardia, tackle e centro. Matthews non ha saltato nemmeno un incontro a causa di infortuni.
“Non ho mai dovuto crescere, sono riuscito a giocare come fossi un ragazzino, ho giocato fino a 40 anni, e ora mi state dicendo che sono nella Hall of Fame“, ha detto al telefono dal Texas. “Non ero nervoso, fino a quando non ho visto la mia famiglia, ed erano pronti ad esplodere“.
Wehrli, CB 5 volte All-Pro, ha giocato 14 stagioni con i St. Louis Cardinals, iniziando come rookie nel 1969. Una volta è stato capace di intercettare 3 passaggi di Roger Staubach in un incontro vinto contro Dallas, ed è stato selezionato per la squadra NFL degli anni ’70.
“Una cosa come questa è un degno coronamento. E’ un sogno che si avvera“, ha detto Wehrli, in collegamento telefonico da St. Louis.
Sanders ha passato un decennio con i Lions, ed è stato uno dei pochi grandi ricevitori tra i tight ends, disputando ben 7 Pro Bowls.
“Questo è stato un viaggio“, ha detto. “Gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da un grande nervosismo, non solo per me e per la mia famiglia, lo so, ma anche per i miei amici. E’ una benedizione“.
Hickerson ha giocato 15 stagioni per i Browns come principale bloccatore per ben 3 Hall of Famers – Jim Brown, Leroy Kelly, Bobby Mitchell – ed è stato eleggibile per ben 29 anni.
“Sono onorato di essere entrato in questa ristetta élite, e di essere ricordato come uno dei più grandi linemen di ogni tempo“, ha detto Hickerson.
L’eredità di Tagliabue è stata importante: nei suoi 18 anni come Commissioner, non può non ricordarsi l’opera svolta per assicurare buoni rapporti tra franchigie e sindacato giocatori, per favorire il rispetto delle minoranze quanto ad allenatori ed assunzioni dei front office, per i contratti televisivi che ora portano nelle casse della NFL oltre 25 miliardi di $, per l’espansione a 32 squadre, per la creazione del NFL Network, ed infine per una crescente presenza a livello mondiale.
Ma non è stato abbastanza per convincere i votanti, quest’anno.